(di Alessio Nardo) Nona in classifica, immersa nell'anonimato pi? totale, appesa ad un solo sogno e ad una sola data: il 17 aprile, semifinale di ritorno di Coppa Italia con l'Inter. Per la finale, per il derby, per il trofeo, per l'Europa. La Roma non vive un periodo magico e si accontenta di quel che passa il convento, sperando che Andreazzoli (archiviata la delusione di domenica a Genova) possa dare la tanto attesa scossa. L'attenzione ? rivolta al presente, con uno sguardo inevitabile al futuro. Baldini e Sabatini, qualora decidessero di restare ai loro rispettivi posti di comando, dovranno progettare la terza rivoluzione in tre anni. Ingaggiando un nuovo tecnico e molti nuovi giocatori. Dell'attuale gruppo, chi merita di restare? Proviamo a scoprirlo, analizzando caso per caso.
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Roma verso la terza rivoluzione: chi resta e chi va
(di Alessio Nardo) Nona in classifica, immersa nell’anonimato pi? totale, appesa ad un solo sogno e ad una sola data: il 17 aprile, semifinale di ritorno di Coppa Italia con l’Inter.
STEKELENBURG: a lungo separato in casa sotto la gestione Zeman, ? stato ad un passo dal trasferimento al Fulham il 31 gennaio. E' rimasto a Roma controvoglia, ma il destino gli ha riservato una sorpresa. L'esonero del boemo e l'arrivo di Andreazzoli hanno riconsegnato al portierone olandese il posto da titolare. Debutto "bis" a Genova bagnato con tre gol al passivo. In Italia non sta bene, non si ? mai integrato nel gruppo ed ? molto probabile che a fine stagione le strade di Stek e della Roma si dividano. Senza rimpianti reciproci. Probabilit? di restare: 4/10.
GOICOECHEA: uno dei due pupilli del Maestro, difeso e protetto oltre ogni logica. Il semisconosciuto portiere uruguaiano, prelevato a fine agosto dal Danubio, ha tolto (quasi per inerzia) il posto a Stekelenburg ad inizio ottobre, inanellando prestazioni altalenanti. Tecnica approssimativa, gravi difficolt? nelle uscite alte e discreta abilit? in quelle basse. Restano soprattutto negli occhi le gigantesche papere nel derby (su punizione di Candreva) e nel match di dodici giorni fa contro il Cagliari. A meno di sorprese, l'avventura di Goico a Roma ? finita qui. Probabilit? di restare: 3/10.
LOBONT: tra i due litiganti, il terzo non gode. Eppure, tra Goicoechea e Stekelenburg, in molti avrebbero preferito l'opzione alternativa, ovvero il vecchio Bogdan, giunto ormai alla sua quarta stagione nella Capitale (tra i veterani della rosa, assieme a De Rossi, Totti, Taddei, Perrotta e Burdisso). Portiere non straordinario ma certamente freddo ed esperto. Quest'anno non ? mai sceso in campo, ma ? molto apprezzato dai compagni. Ha un contratto fino al 2014 e non ? escluso che possa restare a fare il secondo al nuovo titolare. Probabilit? di restare: 6/10.
PIRIS: uno degli acquisti pi? controversi del mercato estivo. In pochi lo conoscevano, in tanti hanno iniziato a conoscerlo pian piano. Disastroso in avvio, vero punto debole della difesa a quattro di Zeman. Sempre colpito e affondato dagli avversari. Il boemo ha creduto in lui e il paraguaiano ha mostrato buoni miglioramenti nel tempo. Restano le lacune difensive, ma ? migliorata la personalit? e la predisposizione ad offendere, con preziosi cross donati ai compagni. Andreazzoli, al momento, lo ha spedito in panchina. Ma il ragazzo ? giovane e forse merita un'altra chance, magari non da titolare fisso. Probabilit? di restare: 7/10.
TOROSIDIS: l'oggetto misterioso con la O maiuscola. Fin qui ? impossibile dare un giudizio sul terzino greco, sbarcato a gennaio a titolo definitivo dall'Olympiakos. Di lui si ha negli occhi il solo spezzone di Bologna (peraltro condito da qualche errore di troppo), poi Zeman lo ha escluso dal naufragio interno col Cagliari e Andreazzoli ha fatto lo stesso a Genova. Il ragazzo, esperto e dal buon curriculum, ha firmato un triennale e sembra destinato a rimanere. Gi?, ma con Torosidis e Piris, la Roma a destra pu? dirsi sufficientemente garantita? Probabilit? di restare: 7/10.
BURDISSO: un altro di quelli che con Zeman hanno avuto pi? di un problema. L'argentino, di questa Roma, si ? sempre sentito un titolare, faticando (per un lungo periodo) ad accettare la panchina in favore del duo brasiliano Marquinhos-Cast?n. I rapporti si erano logorati, tanto da paventare una possibile cessione del Bandito a gennaio. Tutto ? rientrato, Burdisso ? tornato a giocare con maggior frequenza e risultati non eccelsi. L'et? avanza (32 anni da compiere ad aprile), il peso del grave infortunio di quindici mesi fa si fa ancora sentire. Se Nico rester? o no, dipender? in gran parte dal giudizio del futuro allenatore. Probabilit? di restare: 6/10.
MARQUINHOS: anche nelle stagioni pi? grigie, dure e nefaste, non possono mancare le note positive. In mezzo a questo disastro tecnico, i tifosi della Roma possono certamente godersi un gioiello puro. Una delle perle (non moltissime, ahinoi) di Walter Sabatini in questi due anni in giallorosso. Classe '94, il baby ex Corinthians sbarc? in estate, in Italia, in punta di piedi. Apparentemente destinato ad un'annata in panchina, ad imparare, da buon allievo. A Zeman ? bastato poco per intuirne le qualit? e spedirlo in campo. Classe, testa, tempismo, freddezza. Un centrale coi fiocchi, da tenere a tutti i costi. Nonostante il pressing dei grandi club europei. Probabilit? di restare: 9/10.
CASTAN: Sabatini, parlando di lui per la prima volta in conferenza stampa, non gli fece certo un favore, arrivando quasi ad accostarlo a Piqu?. No, Cast?n non ? Piqu?, ma ? certamente un difensore solido e di spessore. Dotato di qualit? tecnica, fisico e personalit?. Un problema c'? ed ? la rapidit? sul breve, per questo (e non solo) l'intesa con Burdisso non ? mai stata trovata. Molto meglio la coppia tutta brasiliana con Marquinhos. Nelle giornate migliori, Cast?n ? piaciuto molto. L'impressione ? che in una squadra organizzata sul piano difensivo, egli possa fare la sua figura e recitare un ruolo di rilievo. Da confermare. Probabilit? di restare: 8/10.
ROMAGNOLI: sognava una scalata alla Marquinhos, invece il giovanissimo centrale ex Primavera (classe '95) si ? dovuto accontentare di far parte del gruppo. Poche, pochissime presenze (una gara da titolare in Coppa Italia, una comparsata col Milan in campionato), comunque importanti per fargli assaporare un po' di grande calcio. Ha qualit?, ma solo 18 anni ed una concorrenza notevole. Restare un altro anno senza giocare non sarebbe produttivo per la sua crescita. Meglio spedirlo altrove, in prestito. Senza perderne le tracce. Probabilit? di restare: 5/10.
BALZARETTI: forse, per molti, la delusione pi? grande tra gli acquisti dell'estate. La piazza di Roma, al sol udire il suo nome a luglio, si entusiasm? a tal punto da credere di aver a che fare con una sorta di controfigura di Roberto Carlos. In realt?, Balzaretti in carriera ? sempre stato questo. Un terzino generoso, di corsa. Un lottatore, privo di straordinarie qualit? tecniche. Non ? il top, ma considerando la difficolt? nel reperire (sul mercato) grandissimi esterni, la Roma farebbe bene a tenerlo in rosa, magari provando ad acquistare un concorrente pi? affidabile di Dod?. Probabilit? di restare: 7/10.
DODO': il primissimo acquisto della seconda stagione romanista a stelle e strisce. Un ragazzo sbarcato in Italia gi? con l'etichetta di "infortunato cronico", reduce da una lunga convalescenza successiva ad un brutto infortunio al ginocchio rimediato nel novembre 2011. Zeman non ? mai riuscito a svilupparne il talento con calma, a causa dei continui stop dovuti a dolori pregressi. Il ragazzo si ? impegnato, trovando un po' di spazio, mostrando qualit? tecniche e di spinta, ma anche molti limiti sul piano tattico. Il potenziale c'?, la scommessa di Sabatini non ? persa del tutto. Ma in vista della prossima stagione, la Roma necessita di un titolare che sia pi? pronto ed affidabile. Da non escludere la cessione in prestito. Probabilit? di restare. 6/10.
BRADLEY: il suo acquisto non va certo motivato con spiegazioni tecniche. Michael Bradley ? arrivato a Roma per questioni di...nazionalit?. Alla societ? serviva un uomo immagine per le tourn?e (estive ed invernali) negli States. Alla fine, tra i giocatori americani disponibili sul mercato, ? stato scelto il migliore. O se vogliamo, il meno peggio. Del calvo mediano denotiamo generosit? e grande impegno, ma i limiti sono piuttosto evidenti. Deficit sul piano tecnico e della velocit?. A molti ricorda il primo Tommasi, ad altri il paragone non convince. Data per scontata la necessit? di un interditore pi? forte, Bradley dovrebbe comunque restare a far parte della rosa. Probabilit? di restare: 8/10.
DE ROSSI: ? il Caso, da due anni. E continuer? ad esserlo. Prima la bega del rinnovo contrattuale (siglato un anno fa), poi i difficili rapporti con Zeman e la tanta panchina. Ora, la problematica gestione del feeling con una parte della tifoseria che non gli perdona presunte manovre losche per far cacciare il boemo. Inutile nascondersi dietro un dito, non pochi tifosi romanisti faticano a vedere in De Rossi un simbolo, un personaggio in cui riconoscersi ed identificarsi. In citt? si arriva persino all'illazione, alla voce maligna, all'indiscrezione perfida. La situazione non ? semplice da gestire. Di certo qualsiasi allenatore, aldil? del recente rendimento di Daniele (non eccezionale), farebbe carte calse pur di trattenerlo a Roma. L'auspicio ? che Capitan Futuro, sul campo, possa rispondere a tutti. Tornando a fare il titolare, il campione, il De Rossi. Probabilit? di restare: 7/10.
FLORENZI: un ragazzo di cuore e di gamba, di quelli che in una squadra ambiziosa fanno sempre comodo, e che gli allenatori tendono ad apprezzare. Zeman lo ha tenuto sempre in grande considerazione, utilizzandolo da intermedio e in rarissime occasioni anche da punta esterna. Florenzi si ? mostrato maturo, dedito al sacrificio. Ha lavorato sodo, togliendosi anche qualche soddisfazione importante, realizzando quattro gol. Non ? un fenomeno, ha molti limiti tecnici sui quali ? chiamato a lavorare. Ma per la Roma del futuro parliamo di una certezza. Probabilit? di restare: 9/10.
PJANIC: sulla carta, un big. Sul campo, fin qui, un incompiuto. Delle qualit? oggettive di Miralem Pjanic in pochi sembrano disposti a discutere. Il ragazzo ha doti tecniche evidentissime. Per?, c'? un per?. Manca il resto. L'umilt?, la tigna, la determinazione, la voglia di emergere, la personalit?. Doti che il bosniaco ha messo in mostra in rarissime occasioni. L'et? parla ancora per lui, ma il tempo ? prezioso e non va sprecato. La Roma vuole attenderlo ancora, gli dar? fiducia, ma serve una sterzata imponente, quel salto di qualit? che pu? davvero portare Pjanic nell'olimpo dei grandi centrocampisti d'Europa. Attendiamo fiduciosi. Probabilit? di restare: 8/10.
TACHTSIDIS: eccolo, l'altro pupillo di Zdenek. L'uomo pi? discusso e chiacchierato della stagione, accusato (senza colpe oggettive) di aver tolto il posto da titolare a San De Rossi. La responsabilit?, semmai, ? stata di Zeman, che (come per Goicoechea) si ? letteralmente innamorato del giovane regista greco.. Le buone prove nelle amichevoli estive hanno lasciato spazio ai disastri in campionato. Taxi ? sempre apparso timido, lento, mai in grado di reggere il peso della regia di un'importante squadra di Serie A. In poche parole, ? sembrato inadeguato. Con l'addio del boemo, ? difficile ipotizzare un futuro di Tachtsidis a Roma. Probabilit? di restare: 4/10.
MARQUINHO: il brasiliano fa parte di un particolarissimo elenco di giocatori. Gli ottimisti li chiamerebbero "versatili", "eclettici", "capaci di adattarsi a varie situazioni di gioco". I pessimisti, o forse i realisti, li denominano pi? semplicemente "senza ruolo". Elementi dalla collocazione tattica indefinita e indefinibile. Cos'? Marquinho? Un centrocampista? Un intermedio? Un esterno? Non si sa. Sembrava adatto al 4-3-3 di Zeman, ma il mister di Praga lo ha utilizzato col contagocce. Andreazzoli a Genova lo ha piazzato sulla fascia, alla Candela, in una posizione che francamente non sembra adatta alle sue caratteristiche. La permanenza o meno di Marquinho dipender? dal rendimento che avr? da qui a fine stagione. Ad oggi, ? pi? probabile un arrivederci. Probabilit? di restare: 5/10.
TADDEI: una vita alla Roma, conclusione del percorso in giallorosso lenta ed ingloriosa. Tutto risale al rinnovo fino al 2014 firmato tre anni fa. Una delle ultimissime operazioni siglate dalla vecchia gestione. Il contratto di Taddei, di fatto, ? un peso per la societ? che fatica a liberarsi di un elemento ormai fuori dai programmi tecnici. Luis Enrique seppe riciclarlo da terzino sinistro (con risultati neanche malvagi), Zeman lo ha totalmente estromesso dal suo piano, concedendogli giusto qualche minuto ad inizio stagione e nel quarto di finale di Coppa Italia con la Fiorentina. A fine stagione verr? trovata una soluzione: cessione o risoluzione anticipata del contratto. Probabilit? di restare: 3/10.
PERROTTA: fine della corsa anche per Super Simo, che a differenza di Rodrigo non ha neanche un ultimo anno di contratto al quale appigliarsi. Un'altra storia che sta finendo un po' malinconicamente, se si esclude l'attimo di gioia del 2 dicembre scorso, al Franchi di Siena, quando la Roma riusc? a sbloccare il risultato all'87' proprio grazie ad un gol di Perrotta, impegnato in una delle sue rarissime apparizioni stagionali. Ragazzo serio, che non ha mai fatto polemiche, defilandosi lentamente dalle prime pagine e preparandosi ad una nuova carriera da dirigente sportivo. Ultimi mesi da calciatore, poi l'addio. Un in bocca al lupo anticipato, ? d'obbligo. Probabilit? di restare: 1/10.
LAMELA: fin qui, assieme a Marquinhos, ? la nota pi? lieta dell'anno. Il salto di qualit? del Coco c'? stato. Parlano i numeri, le prestazioni, i gol. Sono undici fin qui, non pochi per un ragazzo considerato (fino a qualche mese fa) troppo lezioso e assai poco concreto. Zeman ci ha lavorato su, trasformandolo in esterno letale e prolifico. Nonostante abbia le caratteristiche del trequartista "alla Kak?", Erik si ? trovato pienamente a suo agio sulla fascia. E' migliorato nell'uno contro uno e nello smarcarsi in piena area. Le tante reti realizzate non sono una casualit?. Ha ancora molti difetti da correggere e migliorare. Speriamo possa farlo a Roma e diventare un top player a tutti gli effetti. Probabilit? di restare: 8/10.
TOTTI: ogni anno ci tocca parlare anche di lui. La Storia, semplicemente la Storia. Non fa notizia quando d? spettacolo, ne fa molta di pi? se sbaglia un paio di partite (con i soliti furbastri che escono dal buio dandogli del "finito"). Certo, gli anni passano. A settembre saranno 37. Totti sarebbe un caso unico, se non esistesse Zanetti (40 anni ad agosto, titolare fisso e irrinunciabile dell'Inter). Quest'anno le ha praticamente giocate tutte, mostrando una costanza ed una tenuta atletica di primo livello. Fatica a rendersi pericoloso quando la squadra non gira. Ma se attorno ha gente che si muove e gioca per lui (com'? accaduto, ad esempio, nelle gare di campionato con Fiorentina e Milan), Francesco sa ancora essere spettacolare e decisivo. La Roma, in attesa di capire se rinnovargli o meno il contratto (in scadenza tra un anno) ha il dovere di regalare al suo Capitano compagni forti e degni. Sarebbe ora. Probabilit? di restare: 10/10.
OSVALDO: a giugno si parler? molto di De Rossi, ma non solo. L'impressione ? che anche il nome di Osvaldo possa riempire le prime pagine dei quotidiani sportivi, in tema di mercato. I recenti comportamenti del calciatore (indolente, presuntuoso, sufficiente) hanno insospettito i tifosi della Roma, che ormai con l'italoargentino vivono un rapporto di amore e odio, simile a quello avuto a suo tempo con Mirko Vucinic. Il ragazzo, secondo molti, sarebbe attratto dall'ipotesi Juventus o comunque dall'idea di giocare in un club di maggior prestigio. Vedremo se il rapporto con l'ambiente Roma torner? a funzionare, da qui a tre mesi. Ora come ora, Osvaldo lontano dalla Capitale ? qualcosa in pi? di un'ipotesi. Probabilit? di restare: 6/10.
NICO LOPEZ: difficile dare un giudizio su un ragazzo intravisto appena. Di lui si ricorda la perla del 26 agosto contro il Catania e qualche spezzone privo di guizzi. Il Sudamericano Under 20 (che lo ha visto laurearsi capocannoniere) ne ha fortemente rilanciato le quotazioni, ed ora i tifosi si augurano di ammirarlo con maggior frequenza. Il Conejo ha qualit?, ? una seconda punta rapida e tecnica. Zeman ha preferito tenerlo in naftalina, Andreazzoli probabilmente lo utilizzer? di pi?. Il futuro ? un rebus. La Roma non se lo lascer? scappare, ma il dubbio ? se tenerlo (ancora) da riserva, o spedirlo altrove a farsi le ossa. Probabilit? di restare: 7/10.
DESTRO: di Mattia ? quasi vietato discutere. L'investimento pesante fatto a luglio ? un chiarissimo segnale di quanto la Roma punti sul ragazzo di Ascoli. Non ? facile per nessuno presentarsi in una citt? importante a soli 21 anni, con l'etichetta di "nuovo bomber del calcio italiano" ed imporsi sin dal primo momento. Destro ha vissuto fasi complicate, di scarso feeling con la porta avversaria. Ma in taluni momenti ha saputo accendersi, segnando gol importanti e decisivi (a Pescara, a Siena, tre in altrettante gare di Coppa Italia). Un infortunio lo sta tenendo fuori, ma Andreazzoli gi? non vede l'ora di poterlo valorizzare. Il futuro dell'attacco romanista ? indissolubilmente legato al suo nome. Probabilit? di restare: 9/10.
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