(di Mirko Porcari) - Ancora poche ore e sarà Juventus.
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Roma: verso la Juve tra mille dubbi. E De Rossi…
(di Mirko Porcari) – Ancora poche ore e sarà Juventus.
L’ennesima prova decisiva si presenta nel momento forse peggiore della Roma, falcidiata da infortuni e squalifiche: lunedì, mai come ora, Luis Enrique potrà dare libero sfogo alla creatività nella composizione dell’undici iniziale. Senza dimenticare Totti, ovviamente.
ESPERIMENTI – Rosi centrale è un’ipotesi durata solo poche ore: la candidatura dell’esterno è scemata di fronte alla logica e all’eventualità di sottoporre l’ex senese ad una brutta figura (più o meno lo stesso discorso di può fare per il giovane Carboni, uno dei pochi interpreti “naturali” del ruolo messo in pre-allarme da Luis Enrique). C’è stata una speranza, anch’essa durata pochi minuti, data dall’allenamento mattutino: Marco Cassetti ha provato, i problemi fisici che ne hanno minato le ultime settimane sono però ancora una realtà con cui fare i conti. Dopo mezz’ora appena, il bresciano è stato costretto ad uscire, lasciando intatta la candidatura di Daniele De Rossi nel cuore della difesa, un arretramento già sperimentato a Firenze e unica soluzione praticabile dato il momento. Con Capitan Futuro spostato indietro di qualche metro, resta da capire se, per la terza maglia in mediana, l’asturiano risolva il dubbio in favore di Greco oppure, come viene ipotizzato da diversi giornali, ci sia il rilancio di Viviani, uno dei giovani che maggiormante hanno impressionato l’allenatore nei primi mesi romani.
Dubbi portati dall’abbondanza ci sono in attacco: esclusi Bojan e Borini, lo spagnolo può contare su tutti i big del reparto, una gamma di soluzioni che, come al solito, verrà decisa a poche ore dalla gara. Terminati i tempi degli esperimenti, è ora di puntare su qualcosa di più concreto e, in questo senso, sembra fisiologico l’impiego di Francesco Totti dal primo minuto: tra chi spera in un cucchiaio, l’ennesimo, ai danni di Buffon e chi vorrebbe il capitano al centro della manovra, ci sono le scelte e le convinzioni di Luis Enrique, tutt’altro che convinto a riproporre il numero dieci come prima punta.
A VITA ? – Ieri la notizia, ottima, riportata da tutti i giornali: “Voglio rimanere alla Roma” il virgolettato richiamava le dichiarazioni di Daniele De Rossi a FourFourTwo, una testata inglese, una conferma dei passi avanti fatti verso il rinnovo contrattuale ( a proposito, nelle prossime quarantotto ore ci potrebbero essere novità in merito). Oggi, però, la doccia fredda: “Non ho mai rilasciato quelle dichiarazioni a FourFourTwo” ha fatto sapere il centrocampista dal profilo Twitter ufficiale della società. Nuove nubi, insomma, in attesa di capire quale sarà il suo futuro. Intanto, l’ex presidente Rosella Sensi, analizza il perché dei ritardi nelle operazioni di rinnovo: “Io spero che Daniele rimanga, ne stavamo parlando quando le vicende societarie hanno rallentato tutto quanto.”
Proprio di futuro si dovrà parlare nelle segrete stanze di Trigoria: c’è da pianificare un mercato e una campagna acquisti-cessioni che aiuti la Roma a fare il salto di qualità. Gennaio è ad un passo e con lui le opportunità di rafforzamento della rosa: Otamendi è un nome che si ripropone ciclicamente nella difesa capitolina, l’argentino non ha mai nascosto di volersi confrontare con un campionato più competitivo di quello portoghese, ma trattare con il Porto regala sempre incognite assolute. Dieci milioni è la base di partenza della trattativa ma, guardando all’età (24 anni) e al valore del sudamericano, la cifra rappresenta uno sforzo notevole che racchiude in sé sia la certezza che l’investimento a lungo termine, due parametri molto in voga nella Roma del momento.
Dal Brasile, tanto per rimanere in tema, rimbalzano voci che vorrebbero Casemiro in rotta con il San Paolo: il talento carioca, è cosa nota, da tempo ha stregato Sabatini e Baldini, tanto da essere considerato uno dei pochi elementi per cui fare “follie”. Il costo, però, resta “esagerato”, 20 milioni per iniziare a trattare uno dei calciatori più appetiti a livello mondiale.
TAGLI – Il ridimensionamento passa anche (soprattutto) dalle cessioni: nella sessione invernale molti elementi saluteranno la Roma, in particolar modo gli “epurati” dal tecnico e quelli che, per motivi diversi, non rientrano nei piani societari ( a proposito di società: ci saranno movimenti tra le cariche ufficiali del Cda dopo l’uscita di scena di Ruane e D’Amore ).
Il caso emblematico è Marco Borriello: sempre lui al centro delle indiscrezioni e dei rumors di mercato, la sua è una situazione paradossale, una caduta verticale verso l’anonimato in un 2011 sportivamente da dimenticare. Dopo i tentativi fatti in estate per piazzarlo, le prime uscite in campionato lo hanno relegato a quinta scelta in attacco, una posizione che potrebbe cambiare solo in caso di cessione: c’è il Genoa in prima fila, con Psg e Inter che rimangono in attesa di sviluppi.
Aria di smobilitazione anche per Juan, Cicinho e Pizarro, tutti calciatori dall’alto profilo e dall’ingaggio pesante: data l’età e la tenuta fisica, non c’è molto mercato per loro, la soluzione che potrebbe rappresentare la strada più breve da percorrere sarebbe quella della lista gratuita, magari con una buonuscita in puro stile Doni-Liverpool.
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