(di Mirko Porcari) - Preparazione non solo fisica, ma anche mentale, in vista del derby:
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Roma, verso il derby con qualche certezza in più. Ma Totti…
(di Mirko Porcari) – Preparazione non solo fisica, ma anche mentale, in vista del derby:
due settimane in cui la Roma potrà lavorare con serenità alla stracittadina, forte di nuove certezze acquisite grazie alla bella vittoria interna con l'Atalanta, senza sottovalutare le condizioni di Francesco Totti, l’unico uscito malconcio dalla sfida di sabato contro i nerazzurri.
NUOVA LINFA – Non solo i tre punti ma un gioco e una grinta assolutamente convincenti: così i giallorossi si sono riproposti in campionato, scalando una classifica deficitaria dopo le prime giornate. Le statistiche parlano di meno possesso palla rispetto alle partite passate, un dato che coincide con il cinismo mostrato in occasione delle conclusioni a rete nella gara contro gli uomini di Colantuono: Luis Enrique è cambiato, c’è poco da fare, anche se non lo ammetterà mai la sua idea di calcio “refrattario” ai cambiamenti esterni, ha subito influenze derivanti da piccoli accorgimenti, apportati grazie all’analisi degli errori fatti nel recente passato.
La prima, e più evidente, mini-rivoluzione, è stata data dall’utilizzo dei giocatori nei propri ruoli naturali: è finito il tempo degli esperimenti, dalla crescita collettiva anche l’asturiano ne ha tratto giovamento, smussando alcuni tratti di un carattere che rischiava di sbattere contro la realtà dei risultati negativi. La rosa a disposizione permette un ampio turn-over, una situazione in cui tutti sono tenuti costantemente sotto tensione, regalando sorrisi a calciatori come Aleandro Rosi ( a proposito, per l’esterno si parla insistentemente di Nazionale, motivo di orgoglio per il procuratore del calciatore che, ai nostri microfoni, ha sottolineato quanto Rosi sia concentrato sui giallorossi pur essendo lusingato che il suo nome venga accostato ai papabili azzurri di Prandelli, cerchia in cui potrebbe rientrare anche PabloOsvaldo, bomber italo argentino del momento) e Fabio Simplicio, interpreti provenienti da un’estate dalle fortune quantomeno alterne.
ANSIA – Degli ultimi tre derby vinti, Francesco Totti è stato protagonista di uno soltanto (quello dello scorso anno vinto con una sua splendida doppietta) a causa di infortuni più o meno lievi: chiamatela sindrome da stracittadine, chiamatela semplicemente sfortuna, fatto sta che il capitano rischia di dare forfait anche il 16 ottobre. La notizia mette ansia al popolo giallorosso, abituato a vedere il numero 10 sempre in campo in questo primo scorcio di campionato, senza contare la centralità della sua figura nel computo del progetto di Luis Enrique.
“Sto bene, ce la farò” l’ottimismo del dopo Atalanta vanificato dalle risposte della risonanza magnetica di ieri: “lesione muscolare al flessore della coscia destra” recitava il bollettino medico, una diagnosi che prevede dai 10 ai 15 giorni di stop forzato per il pieno recupero. Teoricamente, quindi, l’attaccante dovrebbe guardare la gara contro i biancocelesti dalla tribuna, ma i tifosi si aggrappano alla speranza e ai ricordi di recuperi lampo, specialità di casa Totti.
Fisioterapia, massaggi e lavoro specifico: questa è la ricetta per cercare di rimetterlo in piedi in tempi brevi, comunque lo staff giallorosso sta già programmando lo schieramento nel caso non si possa contare sulla classe e sul carisma del capitano. Osvaldo resta il punto fermo, la boa centrale che sta rispondendo al meglio alla richiesta di gol della squadra, di contorno Bojan ( lo spagnolo ha ricevuto i complimenti degli ex compagni del Barcellona, con il gol ai bergamaschi ha cominciato a ritrovare la fiducia nei propri mezzi) e un terzo che verrà fuori nel corso delle prossime sessioni di allenamento: Lamela scalpita, l’infortunio alla caviglia sta pian piano rientrando ma resta da vedere se il tecnico deciderà di farlo esordire in una gara delicatissima come quella con la Lazio, Borriello e Borini (“attendo il derby con impazienza, ma evito di fare pronostici…”)continuano a lavorare per mettere in crisi Luis Enrique, un dubbio che verrà sciolto solo poche ore prima del fischio d’inizio. Chi ci sarà, senza discussioni, è Marteen Stekelenburg: tornato abile e arruolato dopo l’infortunio alla testa patito a San Siro, l’olandese ha risposto alla chiamata della sua nazionale, l’ennesima conferma di una condizione ritrovata al cento per cento.
SOCIETA’ – Mentre si attende l’arrivo di Franco Baldini, previsto intorno al 15 ottobre, si continua a lavorare per cambiare pelle al futuro giallorosso: quote rosa nel nuovo Cda, con l’ausilio della figura di Benedetta Navarra, idee nuove per il web con l’innesto di Andrea Gabrielle, italo-americano esperto dei contenuti nel cyberspazio. Passi avanti nell’interazione con i tifosi grazie all’apertura ufficiale della pagina Facebook societaria, un tentativo per stabilire una simbiosi ancora più forte tra tutte le componenti del mondo romanista, primo passo verso quella rivoluzione multimediale che è uno dei capisaldi della svolta americana.
Guardando al lato puramente sportivo, invece, tiene sempre banco la questione del rinnovo contrattuale di Daniele De Rossi: all'interno del progetto è uno dei punti cardine, non passa giorno senza che qualcuno della dirigenza non lo ricordi ("ci sono differenze da limare ma siamo sicuri di poter arrivare ad una conclusione positiva" ha dichiarato oggi Fenucci). L'impressione è che il gioco delle parti stia superando quella fase di stallo registrata nelle ultime settimane, la necessità di chiudere il prima possibile si fa sempre più pressante, soprattutto se si ricorda che gennaio è vicino e con lui tutta una serie di strade che potrebbero portare Capitan Futuro lontano dalla capitale.
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