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Roma-Verona, il web gialloblù: “Giallorossi esaltati da Spalletti, si potrebbe non giocare?”

La trasferta dell'Olimpico si prospetta durissima e non c'è nemmeno Toni: "A noi l'Oscar della sfortuna"

Mirko Porcari

Le congiunzioni astrali sembrano aver preparato un destino durissimo alla squadra guidata da Del Neri: infortuni, pochi punti e tanti dubbi in un inizio di 2016 che sembra aver preso la stessa strada degli ultimi sei mesi dello scorso anno. E, come se non bastasse, la Roma nel momento sbagliato, con una cambio di allenatore che pare aver rivitalizzato l'ambiente capitolino e fatto riscoprire una voglia di riprendere in mano le redini del proprio futuro.

"Come ti sbagli, non poteva capitarci avversaria peggiore" la sensazione è diffusa, lo smarrimento tra i tifosi veronesi si percepisce anche tra le stringhe di internet: "Ma non possiamo passare oltre?" chiudere gli occhi e non pensare alle difficoltà di una partita che rischia di rappresentare un ostacolo troppo massiccio da superare per le attuali condizioni del Verona "ma come si può sperare di fare risultato all'Olimpico? Si potrebbe non giocare?"

Il punto cruciale è proprio l'avvicendamento sulla panchina della Roma, per chi covava in silenzio la timida speranza di un colpaccio in trasferta ci sono da rivedere piani ed ambizioni: "Se prima avevamo un briciolo di speranza, con l'addio di Rudi Garcia non pensateci nemmeno" la storia insegna che gli stimoli si trovano in funzione delle occasioni ed il ritorno di Spalletti "è il colpo di grazia a chi pensava di fare qualche cosa di buono. Dalle parti di Trigoria sono tutti esaltati."

Nessuno riesce a pronunciare la parola "vittoria", se i tre punti sono sfuggevoli come un miraggio, il minimo indispensabile chiama ad una prova di orgoglio la compagine veneta: "Se fossi in Del Neri andrei in campo con Rebic, Ionita e Pazzini" un attacco totale per scacciare le paure di un viaggio da incubo. Non ci sarà Toni, un'assenza che toglie ulteriore spazio ai sogni di gloria: "Certo che se ci fosse un oscar per la sfortuna, noi lo avremmo vinto di certo."

La realtà parla chiaro, le distanze di classifica non permettono di guardare al domani con la tranquillità dei tempi migliori: "Se i giocatori si mettono in testa di remare tutti dalla stessa parte..." una considerazione che lascia sospesi i giudizi di una stagione nata male e continuata peggio, nonostante le numerose difficoltà ad unire la tifoseria c'è l'orgoglio di un pubblico sempre vincente. "Sono contento per le parole del Presidente" la figura di Setti al centro dei dibattiti sul rapporto tra dirigenza e curva, le dichiarazioni del numero uno - "i nostri tifosi sono un pregio. Se serie B sarà, ripartiremo da loro" - hanno riportato un clima sereno dopo le contestazioni del novembre scorso.

Si spera senza piangersi addosso, se si contano sulle dita di una mano le persone che pensano ad una domenica pomeriggio di festa - "Tutto sommato non abbiamo niente da perdere, giochiamocela" - i più tentano già di proiettarsi verso quella che sembra essere la realtà del prossimo futuro: "Non siamo un pubblico da Serie B, su questo non ci sono dubbi. Speriamo di fare una dignitos seconda parte di campionato e poi vedremo cosa ci riserverà questa squadra..."