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Juric: “Pellegrini è un esempio. Sto parlando molto con Ghisolfi, c’è un bel rapporto”

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Le parole del tecnico croato alla vigilia dell'impegno casalingo contro il Venezia: "Speriamo di inserire Hummels il prima possibile. Le Fée ha le caratteristiche giuste per il mio centrocampo. Kone e Pisilli mi stuzzicano molto"
Redazione

La conferenza stampa di Ivan Juric alla vigilia di Roma-Venezia che si giocherà domenica 29 settembre alle 15:00. Il tecnico risponde alle domande dei cronisti e presenta la gara contro i veneti a partire dalle ore 14. I giallorossi cercano la seconda vittoria consecutiva in campionato dopo l'impegno di giovedì contro l'Athletic Bilbao.

JURIC IN CONFERENZA STAMPA

Partendo dal presupposto che il Bilbao è una squadra forte che ha reagito, c'è stata comunque una differenza di rendimento tra primo e secondo tempo. Lei di questa differenza che idea si è fatto? "Sintesi è che il secondo tempo abbiamo corso meno del primo il che vuol dire che la parte fisica non c'entra niente, contro squadre così non puoi dominare per 90 minuti. Il Bilbao non ha avuto occasioni, Svilar non ha fatto mai una parata. Vuol dire che erano tutti molto concentrati e intensi su tutto. Dove dobbiamo migliorare è in quelle situazioni, dobbiamo avere più possesso. Dobbiamo aprirci meno mentalmente, come Hermoso che era stanco. O la mentalità di portare il risultato a casa, lì c'è materiale per crescere. Le statistiche dicono comunque che abbiamo corso tanto però vogliamo fare più partite come il primo tempo".

Il campo dice che la squadra sta assorbendo bene ciò che fate in allenamento, il fatto di giocare ogni 3 giorni può aiutare? La sensazione è molto positiva, sono molto partecipi e si divertono. Ho la sensazione che vogliono giocare il prima possibile anche dopo la partita le sensazioni che abbiamo sono molto positive, questo ti porta ad affrontare le partite con grandissimo entusiasmo"

Pellegrini è uno dei simboli di questa squadra, come deve reagire considerando che è un giocatore che negli ultimi 5 anni ha fatto 46 gol e 44 assist? "Ha un comportamento eccezionale, ha lavorato a parte tutti questi giorni, oggi vuole provare ad allenarsi col gruppo. Ha tanta voglia di giocare, estremamente. Un po' di dolorino ce lo ha, però vuole esserci. Il suo comportamento mi pare esemplare, con tanta voglia di dimostrare chi è, di giocare e dare il suo contributo".

Lei ha comunciato la prima partita con un solo giocatore nuovo come Dovbyk, nella seconda partita ha iniziato ad inserire qualcuno di nuovo. Ne mancano due, Hummels e Dahl, volevo sapere quante possibilità hanno di entrare nelle rotazioni. "Hummels il prima possibile, secondo me deve ritrovare la condizione giusta perché non ha fatto il ritiro. Vogliamo che lavori tanto per arrivare ad un buon livello. Stiamo spingendo, sta lavorando tanto, speriamo di inserirlo il prima possibile. Dahl è un ragazzo giovane che donbiamo valutare bene. Sono ragazzi che hanno caratteristiche ma bisogna essere lucidi nelle scelte poi".

Il problema degli infortuni muscolari si sta facendo sentire in molte squadre anche in Italia, lei cosa sta facendo per prevenirli?"Celik e Dybala non hanno niente. Sono escluse lesioni e altri problemi. Celik oggi vuole allenarsi, anche Paulo vuole provare, era sono una sensazione. In quel senso siamo a posto per adesso. Qui abbiamo trovato uno staff di livello molto alto. Anche Trigoria ti offte il massimo come recupero dei giocatori. Nel mondo si stanno sviluppando molte tecniche per il recupero e lavoriamo anche su quello. Secondo me bisogna avere la squadra di 20 giocatori che riesci a cambiare, e quando non giocano si allenano. A lungo andare giocare e basta non fa bene. È importante lavoro sul campo anche in allenamento. Bisogna essere intelligenti, andare forte, pensare bene al recupero ma anche sulla gestione della rosa. Cercare di includere più giocatori possibili. Una squadra come la Roma deve giocare con intensità sempre, non puoi giocare al 70%. Bisogna giocare sempre al massimo per ottenere i risultati".

Ci può descrivere il suo rapporto con Ghisolfi "Stiamo comunicando molto come è giusto che sia tra direttore e allenatore. Condividendo tutto. Mi ha accolto veramente bene, è un rapporto molto professionale, che va anche verso il lato umano. Per adesso sono molto soddisfatto perché possiamo dirci le cose in faccia, senza nascondere niente. Per adesso molto bene, sono contento".

Come sta Le Fée e a livello di caratteristiche dove lo vede, sulla trequarti oppure a centrocampo?"Le Fée sembrava essere pronto, ma sente ancora un po' di fastidio. Spero di vederlo almeno la prossima settimana con la squadra. Io lo vedo come centrocampista, quello che ho visto in Francia. Lo vedo come un giocatore che entra perfettamente nel mio modo di giocare, di come deve essere un centrocampista. Sia tecnico sia molto dinamico. Vedo anche che lavora bene in fase difensiva perché ha avuto allenatori in passato che gli hanno inculcato questa cosa".

Se non dovesse farcela Celik, Abdulhamid le darebbe garanzie oppure preferisce un giocatore adattato con più esperienza come El Shaarawy? "E' un giocatore che viene da un altro mondo. Ha caratteristiche giuste ma ci vuole tempo per adattarsi. L'altro giorno l'ho inserito per vederlo in partita, per crearmi una idea. Con il tempo migliorerà. Dobbiamo stare attenti su alcuni giocatori come Hermoso, non ha giocato tanto tempo e potrebbe essere un rischio farlo giocare in due partite di fila. L'idea è vedere bene questo ragazzo e dargli tempo, darò un giudizio più in avanti".

Ha già delle coppie in mente a centrocampo? Koné e Pisilli possono giocare insieme in futuro? "Ci sto pensando, ora ho l'allenamento. Koné e Pisilli in generale mi stuzzicano molto per le caratteristiche, perché hanno voglia di crescere e migliorare che è fondamentale. Adesso già, ma hanno grandissima prospettiva, oggi voglio vederli in allenamento, se giocheranno subito dall'inizio. Mi piace lavorare con ragazzi come loro".