È già passato un anno dalla maledetta finale di Budapest. Dal sogno del gol di Dybala all’incubo dei rigori e di un arbitraggio che ancora oggi fa discutere. Oggi, 365 giorni dopo, è cambiato quasi tutto. Non c’è più Mourinho (che ripartirà dalla Turchia) e metà dei componenti di quella rosa sono andati via o stanno per lasciare la Capitale. Hanno già fatto le valigie Matic, Wijnaldum, Tahirovic e Ibanez. Rui Patricio e Spinazzola saranno i prossimi a salutare: i loro contratti scadranno il 30 giugno del 2024. Poi ci sono tante posizioni in bilico. Una su tutte Paulo Dybala. L’argentino ieri ha messo paura con le dichiarazioni a The Atlhetic: “Sono incuriosito dalla Liga e dalla Premier League”.

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Roma, un anno dopo Budapest: dal sogno alla rifondazione. Metà squadra cambierà
La Joya si trova bene alla Roma, ma senza un progetto chiaro e con prospettive di vittoria potrebbe lasciare. Sul piede di partenza ci sono anche Abraham e Smalling: non convincono il club e non è esclusa una partenza di entrambi. Tammy può tornare in Premier League (c’è il Leicester su di lui) mentre per l’ex United si attendono offerte dall’Arabia. Tagliato fuori dal progetto anche Karsdorp che dopo il grave errore col Bayer non ha più visto il campo. Celik ad oggi è il titolare sulla destra, ma Ghisolfi è a caccia di nomi nuovi e se dovesse arrivare una buona proposta anche l’ex Lille andrà via. Inoltre torneranno dai prestiti anche Belotti e Solbakken, ma dovranno cercare nuove sistemazioni. Il ‘Gallo’ ha deluso anche a Firenze e ha perso la seconda finale europea. Il norvegese piace al Molde.
Roma, degli 11 di Budapest sicuri di rimanere solo Mancini, Cristante e Pellegrini
—Della formazione scesa in campo alla Puskas Arena, il prossimo anno rischiano di rimanere alla Roma solamente Mancini, Cristante e Pellegrini. Il blocco italiano, salvo stravolgimenti del mercato, dovrebbe restare. Nella finale di Budapest oltre a Belotti e Wiijnaldum entrarono anche El Shaarawy, Bove, Zalewski e Llorente. Sul ‘Faraone’ pochi dubbi, resterà a Trigoria. Mentre i due prodotti del settore giovanile non sono sicuri della permanenza. Edoardo dopo un primo periodo complicato con De Rossi ha ritrovato spazio nel finale di stagionale. C’era stato un interessamento del Leeds, ma il club inglese ha mancato la promozione in Premier League e difficilmente affonderà il colpo. Nicola è tra i giocatori che la Roma può sacrificare per fare plusvalenza e rispettare i paletti della Uefa. Capitolo Llorente: il giocatore piace, ma ad oggi deve ancora essere riscattato e ieri ha parlato del suo futuro: "Non so cosa mi riserverà, ma la Roma resterà sempre nel mio cuore". Metà squadra a distanza di un anno può cambiare totalmente.
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