Roma, Tsimikas prepara il sorpasso: ecco perché con Gasp può superare Angeliño

Arrivato come ultimo colpo della campagna acquisti targata Massara, Kostas Tsimikas potrebbe diventare un nome familiare per i romanisti molto prima del previsto. Gian Piero Gasperini inizierà a conoscerlo da questo pomeriggio (dopo il rientro dalla sosta nazionali) e già contro il Torino potrebbe avere minuti importanti a disposizione sulla fascia sinistra. Intensità, corsa e spinta offensiva: il terzino greco ha tutte le carte in regola per scavalcare Angeliño nelle gerarchie di Gasp nel corso delle prossime settimane

Dopo Klopp e Slot arriva Gasp

Olympiakos, Willem (in prestito), Olympiakos, Liverpool e ora Roma. Quella in giallorosso è l'opportunità per Tsimikas di tornare ad essere un titolare in una squadra con grandi ambizioni. I cinque anni passati con la maglia dei Reds - partendo spesso dalla seconda linea come sostituto di Robertson - non possono essere un caso. Massara lo sa bene e, nonostante sia un colpo fuori dalla linea tracciata dai Friedkin (tra i nuovi è il giocatore più "anziano" della rosa a soli 29 anni), Gasperini aveva disperatamente bisogno di un profilo come il suo sulla corsia di sinistra. L'idea - soprattutto sulle fasce - è quella di cambiare spesso interprete dopo 60 o 70 minuti giocati con grande intensità. Le zone laterali del campo sono fondamentali per il gioco di Gasperini e con Tsimikas l'obiettivo è quello di riproporre la pericolosità di Wesley anche dall'altra parte - seppur con un approccio più conservativo, dato che spesso sarà il brasiliano quello più alto dei due.

Con una linea a tre alle sue spalle avrà la possibilità di spingere senza troppi pensieri e di sfruttare il suo mancino letale per le difese. Un cross teso, molto complicato da leggere per le difese e che per anni è stato marchio di fabbrica di Jurgen Klopp (con i Reds veniva anche spesso incaricato di battere i corner). Tsimikas è stato uno dei terzini più pericolosi in tutte le sue stagioni disputate in Premier League: non è mai sceso sotto gli 0,15 xA (assist attesi ogni 90 minuti), e negli 800 minuti giocati con Arne Slot ha toccato anche quota 0,25. Per fare un paragone: nella scorsa stagione Angeliño si è fermato solo a quota 0,11 in Serie A.

E quindi... perché il Liverpool lo ha lasciato andare? Il motivo ha un nome e un cognome: Milos Kerkez. Classe 2003 con un valore di mercato vicino ai 50 milioni (i Reds ne hanno sborsati ben 47) e le qualità per diventare il migliore del mondo nel suo ruolo. Ora il secondo lì a sinistra è Andy Robertson, non proprio l'ultimo degli arrivati.

A Roma per convincere Gasp e tornare tra i titolari

Nell'ultimo match contro il Pisa, la soluzione più cercata da Gilardino nel primo quarto d'ora è stata il lancio lungo sistematico su Touré nella zona di Angeliño. Negli ultimi mesi, soprattutto dal punto di vista fisico (non certo per le qualità tecniche), il terzino spagnolo è stato l'unico mismatch per diverse squadre che hanno affrontato la Roma. Un punto debole (difensivamente) di una squadra che nelle prime due uscite non ha sbagliato praticamente nulla, sia come approccio mentale che tatticamente. Con Tsimikas l'obiettivo sarà quello di non dare punti di riferimento agli avversari (finora la Roma ha attaccato molto di più sulla fascia di Wesley) ed essere meno vulnerabili quando si giocherà contro esterni molto rapidi e più strutturati. In attacco, la sovrapposizione interna (con Dybala o Bailey) verrà provata spesso per mandare Kostas sul fondo e mettere in grande difficoltà la linea avversaria. Dalla trequarti, invece, pioveranno cross che Ferguson e Dovbyk dovranno sfruttare al massimo per rendere la macchina di Gasperini ancora più efficace.