Karsdorp fa il suo esordio con la maglia della Roma dopo mesi di attesa e la mattina successiva arriva la notizia che non ti aspetti: rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. L’ennesimo crociato rotto in casa Roma, per la precisione il 12esimo in 3 anni e mezzo (che diventano 13 contando anche Tumminello, oggi in prestito al Crotone dopo un’estate di preparazione con la Roma). Tanti, decisamente troppi per parlare solo di sfortuna e non provare a cercare una causa. Oggi sul banco degli imputati dei social e delle radio giallorosse ci sono loro: Darcy Norman ed Ed Lippie, i due preparatori atletici arrivati a Trigoria per diretta richiesta del presidente Pallotta. Escludendo i primi due interventi di Strootman (su tre), tutti gli altri giallorossi si sono infortunati al crociato proprio con i due nordamericani in carica. Una lista lunghissima: Capradossi, Ponce, Nura, Ruediger, Mario Rui, Florenzi (due volte), Emerson, Luca Pellegrini e ieri Karsdorp.
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Roma, troppi crociati ko: Norman e Lippie sul banco degli imputati
Dodici infortuni ai legamenti del ginocchio in 3 anni hanno messo sotto accusa i due preparatori atletici nordamericani, arrivati a Trigoria nel 2015 per diretta volontà del presidente Pallotta
NORMAN, IL SERGENTE CANADESE - Ma chi sono Norman e Lippie? I due sbarcano a Trigoria nell’estate del 2015 per sostituire Paolo Rongoni, il fidato preparatore atletico di Rudi Garcia. La direttiva arriva dall’alto, direttamente dal presidente Pallotta, intenzionato a cambiare le cose - dopo una stagione in cui la preparazione di Rongoni è finita più volte sotto accusa - imponendo al tecnico francese la presenza dei due. Già nel ritiro di Pinzolo i tifosi giallorossi arrivati in Trentino assistono ad un vero e proprio ‘Norman show’: il canadese distribuisce ordini di lavoro in stile marine e nel frattempo chiama l’applauso del pubblico, che puntualmente arriva. Tutti ne sono folgorati. D’altronde il suo curriculum parla chiaro: preparatore della Germania campione del Mondo nel 2014, preparatore del Bayern Monaco di van Gaal dal 2008 al 2010 e un passato pieno di successi anche nel ciclismo. Originario dell’Alberta del Nord, Norman si è trasferito a Washington dove si è laureato in biologia e chinesiologia, specializzandosi successivamente come preparatore atletico. Da sempre il canadese ha quattro punti fissi per il suo metodo di lavoro: atteggiamento mentale, movimento, nutrizione e recupero. Questo è il suo poker vincente. Senza dimenticare un fattore fondamentale: “Nel calcio moderno, le attività di un calciatore fuori dal campo possono essere cruciali quanto quelle sul terreno di gioco per il suo successo e quello della squadra”, racconta Norman in un’intervista alla CNN, dove parla anche delle sue regole: niente alcool, 8-10 ore di sonno a notte e anche un po’ di meditazione. A Trigoria ha introdotto nuove tecnologie e nuovi macchinari, stravolgendo la palestra dei giallorossi. Investimenti pesanti, che dimostrano come Norman (che guadagna circa 500mila euro a stagione) e Lippie abbiano avuto carta bianca su tutto, nonostante i dubbi di Garcia che più volte ha manifestato la sua contrarietà all'arrivo dei due. "Un errore imporre i preparatori a Roma - ha dichiarato l'ex tecnico giallorosso appena arrivato al Marsiglia - Spero che non accada più: se è così, è meglio andare via. Risparmi tempo quando lavori con persone competenti, di cui ti fidi". Poi con l’arrivo di Spalletti le cose sono cambiate. “Ascolto tutti, ma poi decido io”, parola del toscano, che di fatto riesce ad ottenere quello che era stato negato al francese: comanda lo staff tecnico, meno potere a Norman e Lippie.
LIPPIE, IL FILOSOFO DEL FITNESS - Ed Lippie è meno noto del collega Norman, ma è altrettanto importante nella rivoluzione attuata dal presidente Pallotta nel 2015. “Sono l’head of performance. Assieme a Darcy Norman ho la responsabilità dello stato fisico dei calciatori. Facciamo in modo che i ragazzi stiano sempre in forma e ci impegniamo per prevenire gli infortuni”, le sue parole pubblicate sul sito della Roma. Lippie nasce nel 1973 a New York, fonda la EWL (Exercise, Wellness, Lifestyle) Fitness e dirige la sezione “Salute e Fitness” del Raptor Group. In America lo definiscono un vero e proprio “filosofo del fitness”. D’altronde ha lavorato per ben 9 anni alla Mike Boyle Strenght and Conditioning (MBSC) - palestra numero 1 in America secondo la rivista Men’s Health - ed ha allenato atleti professionisti di NFL, NHL, NBA e MLS. Nella sua carriera ha adottato un approccio olistico all’allenamento, concentrato sulle strategie di esercizio correttivo, sul miglioramento della forza, della flessibilità e della mobilità, e sugli allenamenti ad alta intensità. Un uomo di fiducia del presidente Pallotta. “Trasferirsi da Boston a Roma è stata una decisione difficile per Ed e per me, costretto ad ingrassare perché non potrò più allenarmi con lui”, disse ironicamente il numero uno americano due anni fa in una lunga conferenza. “Penso che vedrete una notevole differenza su come faremo le cose dentro e fuori dal campo”. Le cose sono cambiate, è vero, ma nel frattempo gli infortuni ai crociati a Trigoria si sono letteralmente moltiplicati. E sul banco degli imputati ci sono proprio i due uomini del presidente.
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