- CALCIOMERCATO
- PRIMAVERA AS ROMA
- FEMMINILE AS ROMA
- GIOVANILI AS ROMA
- COPPA ITALIA
- INFO BIGLIETTI
- FOTO
- REDAZIONE
news as roma
Getty Images
Gian Piero Gasperini ha parlato ai microfoni di Dazn al termine del match vinto contro la Cremonese. Queste le sue parole:
Sull'esultanza sfrenata al gol di Ferguson. "Siamo contenti per Ferguson e poi il gol era importantissimo. Era una partita che stavamo giocando bene con situazioni pericolose. Il secondo gol ci ha dimostrato che potevamo vincerla".
Oggi i cinque cambi sono stati fondamentali, i neoentrati sono stati decisivi. "I cambi servono e li utilizzo tutti, ne avessi di più li utilizzerei. Personalmente per il calcio non mi entusiasma, è proseguita dopo il Covid. Il calcio è fatto di resistenza e le squadre più preparate vengono fuori, con i cambi la partita diventa più equilibrata".
Per cosa era più arrabbiato oggi dal punto di vista arbitrale? "Un po' tutto nei dieci minuti finali del primo tempo che sono stati pesanti per noi. Nel secondo tempo non ho detto niente sul fallo di Mancini. Il quarto uomo poteva dirmi qualcosa sul rigore non concesso, ma non dopo. Hanno fatto due errori molto grossolani: se doveva fare qualcosa lo doveva fare nel primo tempo. Una pessima presenza vicino all'area, in questo caso si sono comportati veramente male".
Le è piaciuto Baldanzi? "Moltissimo. Siamo stati molto pericolosi e ci siamo mossi molto in attacco. Siamo partiti sbagliando i passaggi ma poi abbiamo giocato con qualità e creato parecchio. Baldanzi molto fastidioso e pericoloso, il ruolo di centravanti lo può fare anche con queste caratteristiche. Ha fatto molto bene e sono molto contento per noi è una risorsa. Quando fai dei gol come il terzo vuol dire che svolti. Abbiamo più sicurezza e più fiducia e più convinzione di poter fare gol".
Sul murale alla Garbatella. "Sembro un incrocio tra mago Merlino e la befana ma è bellissimo. Mi trovo completamente d'accordo con gli ingredienti: grinta, cuore e sudore ... speriamo di aggiungerci spezie e sale. Ora è giusto sognare quando sei in queste situazioni, difficilmente si avverano ma è bello viverlo. Finché si può facciamo finta di svegliarci e di allungare il sogno un altro po'".
GASPERINI IN CONFERENZA STAMPA
Se dovessimo usare un aggettivo potremmo dire che è stata una prestazione completa?
"Stiamo crescendo, abbiamo fatto un ulteriore passo avanti. Ultimamente abbiamo fatto delle ottime partite: con l'Udinese ma se vogliamo anche a Milano con il Milan. Oggi, però, c'è stata una crescita: abbiamo giocato bene in attacco, con bei movimenti, giocando di reparto e sempre con pericolosità. C'era sempre la sensazione di creare pericoli, questo non succedeva qualche settimana fa. È un grande merito di questi ragazzi, che sembra abbiano svoltato: il primo gol è bello, il terzo è di qualità e il secondo negli spazi. Quando fai un gol come il terzo significa che hai fiducia e hai fatto un passo avanti".
Qualche tempo fa disse che bisognava pestare l'area di rigore, in questo senso il pomeriggio di oggi ha confermato l'evoluzione. "Sicuro, abbiamo anche le caratteristiche di essere più precisi: tante volte siamo andati molto vicino sbagliando l'ultimo passaggio o qualche volta c'è stata imprecisione nella scelta. Ma ne abbiamo fatte tante buone, oltre ai gol siamo stati pericolosi tante volte. In linea di massima, al di là degli errori che ci possono stare, ho la sensazione che sia accesa la luce in tanti: arriviamo con parecchi giocatori con lucidità e scelte giuste".
L'espulsione? "Sono stato espulso perché... i 10 minuti finali del primo tempo sono stati assurdi: nelle scelte, dall'ammonizione di Ziolkowski a quella di Wesley che stava andando in porta, i falli laterali, il rigore assegnato. È stata tutta una sequenza di episodi che mi hanno fatto protestare. Forse in quell'occasione ci poteva essere un provvedimento, anche se gli episodi in sequenza sono stati molto strani. Ma nel secondo tempo non c'era niente, proprio zero. C'è stato un fallo su Mancini ma non ho aperto bocca, ho fatto un gesto di disappunto ma come lo può fare chiunque in tribuna. È intervenuto il IV uomo, è diventato protagonista e sono stato espulso".
È una Roma sempre più bella: l’inserimento di El Aynaoui e l’arretramento di Cristante è stata la mossa decisiva? In cosa ha svoltato questa Roma? “Quel cambio è stata una necessità. El Aynaoui sta benissimo, è in ottime condizioni. Ho preferito far entrare lui e arretrare Cristante non per demerito di Ziolkowski, ma perché con mezzo fallo sarebbe andato fuori. Era veramente a rischio espulsione. La squadra ora gioca con più sicurezza, quando arriva vicino all’area vede più situazioni in cui muovere palla e scambiare meglio e quindi creiamo di più”.
Consapevolezza? "Sì. Vedo tanti giocatori in grado di segnare e di fare passaggi importanti, che poi mettono in condizione i giocatori di essere pericolosi”.
C’è un giocatore per cui va particolarmente fiero? “No, farei torto ad altri. La mia fortuna in questo momento sono i calciatori, è la cosa più forte che ho trovato in questi mesi. Poi c’è l’entusiasmo che ci circonda e ci dà una mano. Se giochi nella Roma sei sempre ipermotivato perché hai sempre tanto pubblico alle spalle, quindi non puoi essere mai distratto. Questi ragazzi stanno crescendo, ci credono e si divertono. Hanno rotto gli argini del divertimento, di giocare e di allenarsi anche al di là dei risultati che non saranno sempre così”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA