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Roma, tra Montella e Ancelotti puntando alla Champions

(Ansa) Mentre negli Stati Uniti sta per delinearsi il futuro assetto societario, nella Capitale si fanno i conti con gli impegni di campo e le voci di mercato. La Roma si appresta ad affrontare il Palermo con la consapevolezza di non poter fallire...

Redazione

(Ansa)Mentre negli Stati Uniti sta per delinearsi il futuro assetto societario, nella Capitale si fanno i conti con gli impegni di campo e le voci di mercato. La Roma si appresta ad affrontare il Palermo con la consapevolezza di non poter fallire l'appuntamento con i tre punti.

Non battere i rosanero cancellerebbe del tutto le residue speranze del gruppo di Montella di centrare alla fine della stagione il quarto posto che vale i preliminari di Champions League. Obiettivo questo che interessa, in prospettiva, anche Carlo Ancelotti: il manager del Chelsea è diventato il candidato numero uno per prendere il posto dell'ex aeroplanino sulla panchina della Roma. Abramovich, a causa del flop in Premier e, soprattutto in Champions, non dovrebbe infatti riconfermarlo coi Blues. E, se dovesse arrivare l'esonero, Ancelotti farebbe volentieri le valigie per tornare nella Capitale. A farlo desistere, però, potrebbe essere da un lato proprio la mancata qualificazione di Totti e compagni all'Europa che conta, e dall'altro una eventuale chiamata da Madrid nel caso in cui Mourinho non dovesse proseguire la sua avventura al Real.

Al momento tutte ipotesi, che però potrebbero subire una netta accelerazione col passaggio di proprietà alla cordata americana guidata da Thomas DiBenedetto. La trattativa dovrebbe volgere alla conclusione a Boston dove tutte le parti in causa, compresi i vertici di UniCredit, sono riunite per firme e strette di mano. Una volta chiuso l'affare, infatti, dovrebbe delinearsi in maniera più chiara la linea d'azione della nuova Roma, con Franco Baldini (che però dovrà prima liberarsi dal ruolo di general manager dell'Inghilterra, ndr) e Walter Sabatini pronti ad uscire allo scoperto per l'allestimento della nuova squadra. E proprio quello che dovrebbe essere il futuro direttore sportivo giallorosso oggi ha incontrato nella Capitale il presidente del Palermo, Zamparini: «Ma non per parlare di Pastore - le parole del patron rosanero in riferimento all'interessamento della Roma per l'argentino -. Quando Walter avrà un presidente, quando diventerà operativo potremo anche parlare di mercato».

E in attesa della nuova proprietà è anche la squadra che intanto dovrà cercare a tutti i costi di continuare la rincorsa al quarto posto. Per farlo non potrà fallire la sfida interna col Palermo che, però, verrà affrontata con un reparto arretrato rimaneggiato. Dovendo fare i conti con le assenze forzate di Mexes (infortunato) e Juan (squalificato), Montella sta pensando di schierare Loria al fianco di Nicolas Burdisso, con Cassetti e Riise sulla fasce. Per Loria si tratterebbe della terza presenza stagionale, la prima da titolare. Il centrale, infatti, ha giocato sinora appena 44' minuti in occasione delle trasferte in casa di Inter e Genoa: nella prima, persa per 5-3, segnò anche una rete, mentre in Liguria non brillò nel 4-3 finale che provocò poi le dimissioni di Ranieri. Rispetto alla trasferta di Udine, poi, saranno confermati De Rossi e Pizarro sulla mediana, mentre potrebbero esserci altre novità sulla linea dei trequartisti. Dei titolari scesi in campo al Friuli, l'unico confermato potrebbe essere Rosi, con Menez (e non Brighi o Perrotta) alle spalle di Totti, e Taddei sulla sinistra. Se le prove tattiche di Trigoria dovessero quindi essere confermate, sabato sera all'Olimpico Vucinic e Borriello si ritroverebbero a dover partire dalla panchina.