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Fonseca: “Kalinic sarà utile. Questione societaria? Sono tranquillo” – AUDIO – FOTO – VIDEO

LaPresse

Queste le parole del tecnico: "E' un problema quando la squadra non ha tempo per recuperare. Kluivert pronto dopo la Juve, Under deve lavorare"

Redazione

Archiviata la sosta e le feste, la Roma torna in campo. Domani alle 20.45 all'Olimpico il fischio d'inizio della partita contro il Torino di Mazzarri: l'obiettivo è cominciare il 2020 con il piede giusto e restare nelle posizioni più nobili della classifica. Dopo la rifinitura di questa mattina, il tecnico Paulo Fonseca ha presentato la sfida in conferenza dalla sala stampa di Trigoria.

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Si è conclusa di fatto la sosta natalizia, con la squadra ha ripreso a lavorare da circa una settimana: come ha trovato il gruppo?

"L'ho trovato bene. Abbiamo fatto una delle migliori settimane di lavoro, La squadra sta bene. Il gruppo è motivato ed è importante iniziare bene l'anno. Sarà importante fare una buona partita domani e vincere".

Il Torino ha perso contro la Spal prima della sosta e sta vivendo una stagione altalenante. Che squadra si aspetta di trovare?

"E' sempre difficile giocare con il Toro. Nelle ultime tre partite fuori loro hanno vinto due volte e pareggiato una volta, non hanno perso. Ci aspettiamo una squadra forte e motivata, aggressiva. Sono sicuro che sarà una partita difficile".

Nell'intervista rilasciata ieri il diesse Petrachi ha parlato di Kalinic e Bruno Peres. Ha tolto dal mercato Kalinic e ha spiegato che darete una chance a Bruno Peres. Come pensa di rigenerare Kalinic, che ha segnato un solo gol nel 2019, e che idea si è fatto di Bruno Peres in questi 2-3 giorni?

"Kalinic sta lavorando bene e sta migliorando settimana dopo settimana. Penso che può giocare di più in questa parte finale della stagione. Ho sempre detto che non è facile nel mercato di gennaio trovare giocatori giusti. E' importante che Kalinic rimanga con la squadra e credo che possiamo avere il suo aiuto. Bruno Peres è un nostro giocatore, ha finito il prestito e Petrachi lo conosce bene. Abbiamo parlato di lui e ha iniziato a lavorare con noi questi ultimi due giorni. Vedremo se potrà aiutare la squadra, ma ora non sta bene fisicamente. Deve imparare e deve migliorare fisicamente. Poi vedremo".

Volevo poi un suo parere su un grande ritorno che c'è stato in Italia, quello di Zlatan Ibrahimovic. Secondo lei cosa può portare mediaticamente e come valori tecnici al campionato italiano?

"Non mi piace mai parlare di giocatori di altre squadre. Ibra è un grande giocatore ed è sempre positivo che possa giocare nel nostro calcio. E' importante per la visibilità del campionato, avere questo tipo di giocatori".

Secondo Petrachi questa rosa non è facilmente migliorabile in questa sessione di mercato. In una recente intervista alla Gazzetta dello Sport lei ha detto che servirebbe un giocatore per reparto per vincere qualcosa. Con queste premesse è possibile ambire a un trofeo già quest'anno?

"Non è giusto creare aspettativa su questa squadra. Stiamo migliorando piano piano e la squadra deve pensare solamente alla prossima partita, quella con il Torino. Dobbiamo vincere questa sfida".

Nello slide show di qualche giorno fa ha parlato di Zaniolo, un talento acerbo che nel frattempo aveva imparato a gestire meglio spazi e tempi di gioco. Che margini di crescita ha e che percentuale di talento ha sfruttato fino a questo momento?

"Ogni giocatore può migliorare. Zaniolo non era un giocatore che tatticamente pensava molto bene. Adesso è un giocatore che cerca e trova lo spazio nel momento giusto. Deve imparare meglio i tempi di decisione, ma penso che ha margini per migliorare molto. E' un talento enorme: per me, come ho già detto, può essere uno dei migliori in Italia".

Come state vivendo nello spogliatoio e come vive lei questo imminente cambio di proprietà che sta vivendo la Roma? 

"No, non abbiamo parlato di questo".

Lei personalmente si informa, si interessa, chiede ai dirigenti?

"Io sono l'allenatore. Devo dire che parlo molto con Guido Fienga. So cosa succede e sono tranquillo riguardo questa questione".

Under l'ha delusa rispetto all'inizio, al di là dell'infortunio. E' un giocatore su cui punta ancora? Oppure se dovesse esserci l'occasione potrebbe lasciarlo andare?

"In questo momento non penso di perdere nessuno dei nostri giocatori, perché Under è uno della squadra. Possono giocare solo 11 poi e Zaniolo è in un buon momento. Deve lavorare per giocare bene quando avrà l'occasione".

Volevo sapere qualcosa sulle condizioni di Kluivert e Pastore? Ieri poi Petrachi ha detto che spesso le persone non vanno allo stadio perché l'Italia vive un momento difficile, per caso state pensando con la società a una politica diversa rispetto ai biglietti, visto che il costo è abbastanza alto?

"Non so cosa dire riguardo a questo. Non parlo di queste questioni con Petrachi o con Fienga. Il mio focus è solo sulla squadra. In tutti gli stadi abbiamo molte persone. Sì, possiamo fare meglio, ma abbiamo molti tifosi. Kluivert ha iniziato a lavorare con noi, ma con lo staff medico abbiamo visto che non sta bene e non voglio rischiarlo. Ha bisogno ancora di una settimana. Dopo la Juventus può essere pronto. Pastore ha una situazione diversa. Il problema è che si tratta di un trauma osseo, un problema più difficile da risolvere. Abbiamo bisogno di più tempo per recuperarlo, ma sta lavorando bene".

Alla fine Kluivert cosa aveva, perché l'infortunio si è prolungato?

"Un problema muscolare".

Siamo stati abituati in Italia a sentire polemiche inerenti a orari di partite e a chi gioca prima e chi dopo. La Roma sta per giocare molte partite con un orario serale, con un clima che non sarà troppo amico. Si giocherà addirittura a Parma alle 21.15. Lo ritiene un fattore che può influire sulle prestazioni della squadra, o per lei queste polemiche non esistono?

"Non mi piace quando abbiamo 72 ore di riposo tra le partite. Abbiamo giocato molte partite così, ma è una questione televisiva. Questo è il problema. Non è positivo quando i giocatori non possono recuperare per la partita successiva e questo non mi piace".

Il Toro è una delle squadre più fallose del campionato e Mazzarri è maestro nell'arte dello spezzettare il gioco. Per questo in trasferta hanno un grande rendimento, visto che aspettano molto l'avversario. Lei è soddisfatto della fase senza palla della sua squadra soprattutto quando decidono di fermare l'azione?

"Sì, ma non sto promuovendo i falli. E' importante però quando si perde palla avere una reazione, specialmente quando non si ha possibilità di recuperare la palla. Quindi è importante fare fallo in queste circostanze".

In questi ultimi 4 mesi di campionato ha fatto cose importantissime lasciando tutti a bocca aperta. Si chiede mai cosa avrebbe potuto fare se avesse avuto in alcuni momenti tutta la rosa a disposizione, visto che la Roma è a 7 punti dalla vetta? Se avessi avuto tutti i giocatori disponibili, specialmente quando si giocava ogni 3 giorni, poteva essere una classifica più importante?

"Non guardo al passato. La situazione è questa e in molte partite non abbiamo avuto molti giocatori. Ma in molte di queste partite abbiamo giocato bene e vinto con i calciatori che avevamo. Non mi piace trovare scuse. Penso che nel momento di difficoltà, chi era disponibile ha lavorato bene e giocato bene. Non mi piace parlare degli scenari possibili. Non voglio pensare al futuro o al passato, ma al presente. E il presente è la partita con il Toro".