"Ci siamo un po' addormentati e l’unica possibilità che abbiamo per riaprire il campionato è vincere lunedì sera". Daniele De Rossi sveglia la sua Roma facendo capire che è tempo di interrompere quel sonno e quel torpore, fisico e mentale, che l'ha così allontanata dal vertice della classifica, facendola scivolare a meno nove a suon di pareggi. "Anche noi avevamo immaginato un divario in classifica diverso per non so, magari superarli o raggiungerli o allungare un po' le distanze - ha detto De Rossi in un'intervista a Sky Sport - visto che fino a due mesi fa stavamo a uno, due o tre punti di distacco". E' infatti il bilancio del 2015 a far riflettere: otto gare di campionato, due vittorie, sei pareggi, nessuna sconfitta, 12 punti conquistati ed altrettanti persi. Il tutto certamente a vantaggio della Juventus. "Ci sono stati degli errori di gioco e anche tecnici da parte nostra - ha ammesso il numero 16 giallorosso - ma alcune partite dovevamo vincerle anche non stando in condizioni ottimali, anche senza giocare bene e vincendole saremmo stati ad un passo dalla Juve".
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Roma svegliati. De Rossi: “Lunedì riapriamo il campionato”. Pallotta: “Nessuna vendetta contro la Juve”
De Rossi carica la Roma per il big match di lunedì, per dare continuità alla vittoria di Rotterdam, per diminuire il distacco dal vertice della classifica, per tornare alla vittoria all'Olimpico. Si prepara il pubblico delle grandi occasioni...
Coppa d'Africa, infortuni, risultati insoddisfacenti, ma non è tempo di cercare alibi: "Dobbiamo andare avanti, senza cercare colpevoli, perchè paradossalmente se vinci lunedì sera stai a sei punti dalla Juve e poi dopo si vedrà". La Roma, vincendo contro la Juventus, avrà la doppia occasione di tornare alla vittoria all'Olimpico, dopo tre mesi di digiuno, e di provare a riaprire il discorso scudetto. Tre punti lunedì porterebbero i giallorossi a meno sei, il che certamente non renderà più facile il cammino verso la testa della classifica. Ciononostante, ridurre il distacco, e gioire di nuovo davanti al proprio pubblico per una vittoria interna, è l'obiettivo che la Roma intende raggiungere per dare continuità alla vittoria di Rotterdam. "Dovremo continuare a galoppare, senza fermarci più nemmeno per un pareggio - la carica di De Rossi - ma questa cosa a noi ci stimola molto, soprattutto dopo giovedì sera dove ci siamo portati avanti in una competizione a cui teniamo molto". Per riprendere la metafora usata ad inizio stagione da Garcia, si chiude momentaneamente il Libro Europa League, e si riapre il Libro Campionato, con il capitolo più interessante da scrivere, a quasi cinque mesi di distanza dalla tanto discussa gara di andata.
"NESSUNA VENDETTA" -James Pallotta ormai conosce la rivalità tra Roma e Juventus; era presente allo Juventus Stadium lo scorso 5 ottobre e sarà in tribuna allo stadio Olimpico anche lunedì. Non intende perdersi il big match tra le prime due della classe e non vuole ripensare al passato: "Non guardo alla partita contro la Juve come occasione di rivalsa, di rivincita, di vendetta. Ci sono stati errori nella partita di Torino - ha ricordato Pallotta ai microfoni di Roma Radio - ma possono succedere. Ero lì in tribuna la squadra ha fatto una buona partita e potevamo vincere e abbiamo dimostrato di essere alla loro altezza. Non guardo questa partita come possibilità di rilanciare la corsa allo scudetto o di difendere il secondo posto. Se la squadra giocherà come sa credo che sarà una partita aperta. Daranno seguito all’ottimo risultato di Rotterdam". Questo dunque l'augurio del presidente, che sarà uno dei 55mila presenti all'Olimpico lunedì sera, ma tra gli auspici e la realtà ci sono i novanta minuti, più recupero, da giocare. E Pallotta li vivrà così: "Forse lunedì ruberò qualche sigaretta in più a Walter Sabatini".
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