Pallotta ha lasciato Roma nel primo pomeriggio. Una settimana intensa quella del presidente, culminata con la cena con le alte cariche dirigenziali e con Spalletti, Baldini e Alex Zecca. Il numero uno di Trigoria ha dato al tecnico un segnale di fiducia sul futuro: nessun tema relativo alla gestione societaria o al contratto - assicurano da Trigoria - ma solo una serata per salutarsi e darsi l’arrivederci a fine stagione, scrive Gianluca Lengua su ilmessaggero.it. Spalletti, infatti, ha ribadito la sua volontà di restare ad allenare solo se riuscirà a portare a casa un trofeo che può essere la Coppa Italia o il secondo posto con la qualificazione diretta in Champions League.
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Spalletti: un mese per definire il futuro
Ieri la cena con Pallotta, il contratto è ancora in stand by, ma il tecnico ha ricevuto un segnale di fiducia, ribadendo la sua volontà di restare solo se riuscirà a vincere qualcosa. Per lui sarà determinante il progetto societario
Un’unione d’intenti certificata dall’abbraccio di Pallotta a Lucio a fine serata davanti alle telecamere. Dal canto suo, però, il tecnico non si ferma solo ai piazzamenti in campionato o in Coppa. Per lui sarà determinante anche il progetto societario: Spalletti non vuole ritrovarsi a giocare il prossimo campionato con una rosa corta e senza calciatori determinanti come Nainggolan, Ruediger, Manolas o Strootman, tutti alla ricerca di un adeguamento contrattuale. La risposta dell'allenatore arriverà tra poco più di un mese, quando l’andamento della stagione sarà pressoché definito.
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