“E’ sempre rotto”, diceva qualcuno. “Colpa della dieta vegana”, era sicuro qualcun altro. Una vita fa. Perché Chris Smalling oggi è il secondo giocatore di movimento ad aver giocato di più tra coppe e campionato di tutta la serie A. L’inglese con un totale di 2672’ si piazza alle spalle del solo Di Lorenzo che lo precede di appena 7 minuti. Ben distanziato il terzo in classifica, ovvero il laziale Marusic con 2490’. Una stagione di solidità fisica ma anche di prestazioni per Smalling che è spesso risultato il migliore del pacchetto arretrato. Un inamovibile per Mourinho, ovviamente anche in vista della sfida di domani sera col Salisburgo. All’andata l’ex United era riuscito ad annullare l’attacco austriaco guidando una difesa quasi perfetta. Poi la distrazione fatale di Matic.
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Roma, Smalling vegano d’acciaio: solo Di Lorenzo ha giocato di più
Inter più lontana, rinnovo più vicino
—Al fianco di Smalling in questi primi mesi del 2023 sono cresciuti molto sia Ibanez sia Mancini come testimoniano i numeri: 5 clean sheet e appena 5 gol subiti in 8 gare. Un trittico difficilmente sostituibile, a discapito di Kumbulla (flop con la Cremonese) e del neo arrivato Llorente. E che non andrebbe smantellato, ma semmai rafforzato. La paura, infatti, è che Smalling possa non esercitare la clausola unilaterale per il rinnovo automatico del contratto. E andare così via a giugno a parametro zero regalando un’altra beffa a Pinto dopo Mkhitaryan. In realtà in questi giorni Smalling sembra essersi riavvicinato anche perché l'Inter sembra orientata su profili più giovani. Resta l'ipotesi Premier ma con poche possibilità. Discorsi rimandabili, almeno per qualche ora. Domani, infatti, c’è da impartire un’altra lezione di inglese a Okafor e compagni. Stavolta senza distrazioni.
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