Nei giorni scorsi, nel quartiere Torre Maura di Roma, è stato imbrattato lo storico murales dedicato al giovane tifoso della Roma, Antonio De Falchi, scomparso il 4 giugno del 1989. L'opera, infatti, è stata rovinata da alcune sigle chiaramente di sponda laziale ("SSL"). Il dipinto, però, è stato immediatamente ripristinato proprio dall'artista che lo aveva realizzato tempo fa. La Curva Nord, tramite i propri account social, ha preso subito le distanze da questo gesto: "Nel quartiere Torre Maura qualche balordo ha sfregiato il murales dedicato ad Antonio De Falchi con sigle che facevano riferimento a noi Laziali. Il rispetto per i morti è ciò che ci ha sempre contraddistinto, questi gesti infami non appartengono ai Laziali e, per questo motivo, abbiamo provveduto a ripristinare il disegno che ricorda un ragazzo che ha pagato a caro prezzo la sua fede calcistica. Questi gesti non li abbiamo mai tollerati e mai li tollereremo, chi pensa di infangare i nostri principi ci troverà pronti a difenderli con ogni mezzo! Rispetto per Antonio De Falchi e per tutti coloro che hanno perso la vita seguendo la loro passione!"
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Roma, sigle laziali sul murales dedicato a De Falchi. La Nord prende le distanze
L'opera è stata già ripristinata, ma lo zoccolo duro del tifo biancoceleste tuona: "Questi gesti non appartengono ai laziali. Non li abbiamo mai tollerati e mai lo faremo. Rispetto per Antonio"
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