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Roma, si crede ancora nel progetto, ma quanta amarezza

(di Daniele Scasseddu) – Il giorno dopo lo stato d’animo è ancora più cupo. A mente fredda, analizzando l’opaca prestazione fornita dalla Roma contro il Siena ci si rende conto di come rispetto alla trasferta milanese ci sia stata...

Redazione

(di Daniele Scasseddu) – Il giorno dopo lo stato d’animo è ancora più cupo. A mente fredda, analizzando l’opaca prestazione fornita dalla Roma contro il Siena ci si rende conto di come rispetto alla trasferta milanese ci sia stata un’evidente involuzione sia nel gioco, sia nell’atteggiamento messo in campo.

La squadra giallorossa sembra essere in difficoltà nell’assimilare le idee di gioco del tecnico asturiano. Nonostante l’astinenza di risultati, però, c’è ancora piena fiducia nel progetto americano anche se urge un immediato e repentino cambio di rotta già da domenica sera contro il Parma.

AVANTI CON LUIS - Stavolta è finita tra i fischi. Sacrosanti, perché una Roma così brutta li meritava. La tifoseria nonostante questo ha dimostrato di essere ancora accanto alla squadra e di credere ancora nella realizzazione del progetto del tecnico spagnolo. Mr. DiBendetto, dal canto suo, è uscito un'altra volta deluso dall'Olimpico, ma continua a lasciare ai dirigenti la massima libertà di azione: saranno Sabatini e Baldini a dover trovare le contromisure per superare questa situazione nel più breve tempo possibile. Quindi, Luis Enrique pur perdendo certezze non ha perso la fiducia della società: si andrà avanti con lui. A tutti i costi. Dopo il fischio finale il tecnico ha riunito il suo staff e i giocatori nello spogliatoio. Ha sottolineato come ci sarà tanto da lavorare per trovare incisività e soprattutto velocità, concetti che ha ribadito anche questa mattina a Trigoria. L’allenamento prima previsto per il pomeriggio odierno è stato spostato alla mattina proprio perché Luis Enrique, da buon iron man, vuole immediatamente far pressione sullo stato d’animo dei giocatori affinchè, già da domenica sera si giunga ad una concreta risposta in campo.

La Roma dell’Olimpico ha peccato soprattutto per la velocità d’esecuzione; per mettere in atto il gioco richiesto dal tecnico c’è bisogno, non solo di passaggi stretti e ben calibrati, ma anche della capacità di accelerare la manovra di gioco nel momento in cui si supera la metà campo, altrimenti si va incontro a quelle situazione viste ieri sera: si perde palla in attacco e puntualmente ci si espone al contropiede avversario. La strada da percorrere sembra essere ancora lunga, ma già a Parma tutti si aspettano qualcosa di diverso.

 

STOP TEMPORANEO AL CARNET - Meritevole di «analisi più approfondite» . Erano già pronti i «bigliettini» fuori dai Roma Store, e si stavano formando anche le prime file. Ma il carnet valido per 16 gare all'Olimpico, che sarebbe dovuto essere in vendita da stamattina, resterà soltanto un'idea. Almeno per ora, perché la Roma - che ha deciso di bloccare temporaneamente l'emissione dei carnet - andrà avanti nonostante gli ammonimenti del Casms di invalidare eventuali scelte future. Il club giallorosso «si riserva di comunicare le proprie decisioni a margine del Cda che si terrà il 27 settembre». Sarebbe stata determinante la pressione delle tre Grandi della Serie A. Lo stesso Carlo Feliziani, responsabile della biglietteria romanista si è espresso con rammarico circa l’evoluzione di tale vicenda: "Siamo rimasti molto sorpresi dal comunicato dell'osservatorio riguardo la nostra idea di proporre ai tifosi un carnet di biglietti per le partite casalinghe della Roma. Sinceramente siamo rimasti spiazzati della loro risposta perchè il nostro Carnet detiene tutte le caratteristiche di sicurezza che si richiedono, compreso il codice univoco che permette di identificarne il possessore, possiamo quindi equipararlo alla Tessera del Tifoso. Non abbiamo intenzione di aggirare in nessun modo la "Privilege card", che rimane uno strumento importantissimo per la fidelizzazione dei nostri tifosi, inoltre chi la possiede sa che grazie ad essa può usufruire di alcune agevolazioni".

Il paradosso di questa storia è che la componente dell’Osservatorio legata alle forze dell’ordine era d’accordo con la Roma. Ad affossare la proposta della società di lanciare un pacchetto di 16 partite all’Olimpico è stato il mondo dello sport. La Lega Pro non è stata disponibile al dialogo, ma pure la Lega di A si è messa di traverso. Milan, Inter in prima fila, e la Juve subito dietro, avrebbero fatto sapere, nelle opportune sedi, che erano contrarie all’iniziativa della Roma. La risposta della Roma non si è fatta attendere: vendita del carnet sospesa «per spirito di responsabilità». C’è la possibilità di ricorrere d’urgenza al Tar. C’è chi in seno all’Osservatorio glielo ha caldamente sconsigliato. Suggerendo invece di passare per la Lega e il Consiglio Federale. Una strada, però, lunga e tortuosa.

 

STADIO NUOVO E NUOVE IDEE –DiBenedetto non si ferma un secondo. Dopo l’incontro con Alemanno dal quale ha ottenuto il “via libera” ed un forte appoggio per quanto riguarda la costruzione del nuovo stadio, Mr. Tom è atteso da una serie di incontro per cercare di accelerare la realizzazione di tale progetto. Oggi c’è stato un incontro con l’architetto Sergio Zavanella , con l’uomo che disegnò il progetto dello stadio Franco Sensi. DiBenedetto si è calato molto rapidamente nei panni del presidente della Roma. Che lo stadio sia vitale per le società calcistiche ne è convinto anche Tullio Camiglieri presidente della Open Gate Italia (società che si occupa, tra l'altro della comunicazione della As Roma) secondo il quale «è necessario trovare altre fonti di ricavi, a cominciare dagli stadi»."Lo stadio - sottolinea - può diventare oltre che la casa della squadra, un luogo di aggregazione all'interno del quale ci possono essere elementi di attrazione per la collettività, oltre ad essere una fonte di ricavo per i club». Secondo Camiglieri la questione stadi è prioritaria e fattibile. «L'operazione Juventus può essere fatta anche altrove - sottolinea - ed in maniera più avanzata, ma i sindaci sono sordi. Ora speriamo che a Roma si riesca. Vedo grande disponibilità sia da parte del sindaco Alemanno sia del presidente della Provincia, Zingaretti». “Dobbiamo fare un salto di qualità e lo stadio è un elemento importante. È ora di superare il concetto degli stadi che vivono solo 90' minuti”.

Il progetto della nuova Roma ha sì, lo stadio di proprietà in cima alla lista degli obiettivi da raggiungere, ma anche nel marketing e nella comunicazione ci saranno delle novità. Nel marketing si è già mosso qualcosa, tanto che i tifosi già trovano negli AS Roma Store della città i completi nuovi e la possibilità di far mettere dietro alle spalle anche i nomi dei nuovi acquisti. Dal punto di vista della comunicazione sono allo studio diverse possibilità per offrire ai tifosi giallorossi più organi di informazione ufficiali. Attualmente ci sono Roma Channel, la rivista ufficiale ed il sito internet. Su quest’ultimo gli americani ci hanno messo subito le mani e tra pochi mesi sarà già on-line una versione nuova più accattivante e più completa rispetto all’attuale. La rivista subirà pochi ritocchi, mentre per Roma Channel ci potrebbero essere alcune novità sostanziali. Nell' ambito della ristrutturazione della comunicazione della nuova Roma, è anche venuto in mente a qualcuno di far nascere una Radio ufficiale ed un quotidiano.

DIBENEDETTO DALL'AMBASCIATORE GIAPPONESE - In serata Thomas DIBenedetto, accompagnato da Joe Tacopina, Baldissoni,Fenucci e Bruno Conti, ha fatto visita all'ambasciatore giapponese presso la sua residenza. Visita che rientra nella splendida iniziativa di solidarietà dell'AS Roma che ha ricevuto ieri all'Olimpico e oggi a Trigoria una squadra Under 14 giapponese di Sendai, città colpita dall'ultimo tremendo terremoto. Nella conferenza stampa DiBenedetto ha rinnovato parole di fiducia nei confronti di Luis Enrique.