Tra sogno e realtà. La Roma si avvicina alla partita dell’anno del Camp Nou sul filo sottile che separa la consapevolezza dalla voglia di stupire il mondo intero. Il Barcellona ha esultato quando dall’urna sono usciti i giallorossi, Monchi e Totti invece avranno maledetto la mano di Shevchenko. Basterebbe questo per commentare una partita che sulla carta avrebbe pochissimo da dire. Troppo il divario tecnico, d’esperienza e di blasone che divide Roma e Barcellona.
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