Red Bull ha messo le ali, a squadre come Lipsia e Salisburgo che negli anni sono diventate una immensa cantera di talenti e un modello per bilanci sani e qualificazioni in Champions (con pochi trofei). Da quel mondo arriverà (forse) Angelino, che a dire il vero è cresciuto nelle giovanili del Manchester City ma che nella scuderia di Dietrich Mateschitz ha trovato le sue stagioni migliori. Una coincidenza? Difficile crederlo. In questi giorni, infatti, i Friedkin sono alla ricerca di un dirigente giovane che conosca bene quel mondo e che possa portare le sue conoscenze per esportare il modello anche a Roma. Quindi giovani, scouting, plusvalenze e una rete di partnership. Lo dimostra l'interesse per Baldanzi, e non solo.
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Roma: scouting, giovani e prospettive. Il progetto Red Bull prende piede a Trigoria
Non è un caso che in pole nella scelta del prossimo ds ci siano proprio due dirigenti che hanno gravitato nel mondo Red Bull ovvero Paul Mitchell e Christopher Vivell. Il primo è passato nel 2018 nella galassia Red Bull, per volontà di Rangnick. Mitchell ha collaborato con il Lipsia, poi si è dedicato anche alla formazione degli altri due progetti, New York e Bragantino, formazione brasiliana sempre di proprietà della Red Bull. In questa fase ha lanciato altri calciatori del calibro di Dani Olmo , Christopher Nkunku, Dayot Upamecano e Matheus Cunha. Successivamente il passaggio prima al Bruges e poi al Monaco, dove ha trascorso gli ultimi mesi di attività fino ad ottobre scorso. Vivell lo anticipato. E' datato 2015 l'ingresso nella galassia Red Bull, col passaggio al Salisburgo come responsabile dell'area scouting, per salire, 5 anni dopo, al piano più alto, quello del Lipsia, rientrando in Bundesliga. E qui si incrocia la strada con Nagelsmann che all'arrivo di Vivell era alla guida della squadra già da un anno. Entrambi under 40 come Marco Neppe, ex Bayern Monaco. Anche lui con forte propensione allo scouting. Un panorama anticipato da Mourinho in una delle sue ultime conferenze stampa in cui si era detto "disponibile a lavorare coi giovani", ma anche predetto dalla Ceo Souloukou in un'intervista al Sole24ore. La Roma si appresta quindi a sfruttare molto il vivaio locale, peraltro già forte di suo, ma anche a lavorare sui giovani provenienti da altri lidi con l'obiettivo di rinforzare la squadra e sfruttare l'effetto plusvalenze.
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