Ecco le parole di Morgan De Sanctis ai microfoni di Roma Tv, Sky, in mixed zone al termine di Roma-Sampdoria 0-2.
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Roma-Sampdoria, De Sanctis: “Momento negativo, ma noi non abbiamo alibi”
"Sotto l'aspetto tattico quasi tutti ci aspettano. Non fanno la partita, cercano di chiudersi ordinatamente, bloccare gli spazi e non concedere ripartenze" ha spiegato l'estremo difensore giallorosso
DE SANCTIS A ROMA TV
E' difficile fare delle domande.. Mi descrivi il momento della Roma?
E' negativo soprattutto per i risultati, nel primo tempo un'ottima partita ed anche all'inizio del secondo. Poi abbiamo subìto gol alla prima occasione, neanche tanto pericolosa, ma sul calcio d'angolo potevamo comportarci meglio. Ha prevalso la sfortuna. Peccato perchè avevamo creato tanto. Andare in vantaggio sarebbe stato ottimo. E' vero che giocavamo dopo 4 giorni quindi ci poteva essere un calo fisico, ma nel secondo tempo dopo aver preso gol ci voleva un'altra situazione di risultato per tirar fuori la vittoria.
Sembra che la squadra, subìto il colpo, si lasci cadere.
Non credo che sia la riflessione giusta. Se c'è una cosa che abbiamo dimostrato è che dopo una leganata sappiamo reagire. In questo caso non c'è stata, anche per la Sampdoria che è stata brava e fortunata a segnare. Ma la squadra ha sempre dato uno scossone. Oggi è difficile trovare le parole per descrivere questo momento di fronte ad una sconfitta in un momento decisivo e determinante del campionato. Dobbiamo trovare velocemente la strada della vittoria.
Importante è mandare un messaggio ai tifosi della Roma. Ora vanno rassicurati.
Sì, i tifosi possono essere certi che ce la stiamo mettendo tutta. E' chiaro che contano molto i risultati perchè nessuno può dire molto sul fatto che questa squadra si sta impegnando al massimo. Sudiamo la maglia. Al di là delle chiacchiere, noi soprattutto ci aspettiamo di fare di più. I tifosi devono star certi che continueremo a mettercela tutta. E noi dobbiamo svoltare iniziando a vincere le partite. Potrebbe essere necessario magari giocare peggio di oggi ma vincere. Adesso abbiamo bisogno di risultati.
Le squadre avversarie sono preparate sul gioco della Roma, sanno come metterla in difficoltà. Ma il problema è più tecnico-tattico o mentale?
Sotto l'aspetto tattico quasi tutti ci aspettano. Non fanno la partita, cercano di chiudersi ordinatamente, bloccare gli spazi e non concedere ripartenze. Questo, per le caratteristiche dei nostri attaccanti, è funzionale agli avversari. Ma oggi nel primo tempo quell'atteggiamento ci ha fatto costruire 4 o 5 palle gol nitide. Poi se non le sfrutti, se c'è il portiere in giornata, la squadra non prende gol e si affida a situazioni occasionali come un angolo per fare risultato contro di noi. E' amaro ma è così. Un pressing alto ci mette in difficoltà, ma ci permette le ripartenze. Ma da qui a fine campinao giocheranno tutte così. Ci dovremo preparare, appena abbiamo le occasioni la mettiamo dentro in modo da portare la partita su binari a noi congeniali.
DE SANCTIS A SKY
Come si esce fuori da questa situazione?
E’ evidente che non c’è sorpresa per il tipo di reazione che ha avuto il nostro pubblico a fine partita. Dal punto di vista dei risultati non stiamo facendo niente per non meritarci questi fischi. Forse qualcosina di meglio è successo dal punto di vista del gioco, perché nei primi 60 minuti abbiamo creato diverse situazioni per poter segnare. Forse il filo tattico della partita sarebbe cambiato e sarebbe diventato più congeniale a noi. Peccato perché non ci riesce questo ma non possiamo adesso permetterci altri passi falsi. Ripartiremo dalla prestazione del primo tempo perché i risultati arrivano solo se fai prestazione però a questo punto cercheremo di guardare anche al risultato in maniera ancora più determinata e pragmatica
Adesso avete la Lazio a un solo punto, diventa più difficile difendere il secondo posto?
E’ evidente che indipendentemente da chi ci sta dietro, chi si avvicina e chi si allontana, se noi continuiamo a non vincere prima o poi qualcuno ci raggiungerà e ci supererà, quindi per noi conta soprattutto quello che dovremo fare a Cesena e quindi dovremo sicuramente vincere
Cosa è successo alla Roma negli ultimi mesi?
Noi abbiamo avuto delle circostanze sicuramente non dipendenti da noi stessi che non hanno permesso a questo gruppo di esprimersi al massimo. Mi riferisco a una serie di assenze che ci sono dall’inizio della stagione e a una serie di situazioni ripetute durante l’anno per molti giocatori. Questa è una premessa che bisogna fare, detto questo negli ultimi tre mesi la squadra non ha ottenuto dei risultati quantomeno auspicabili, ma va detto che quando siamo scesi in campo avevamo le condizioni per far meglio
Siete sempre il gruppo unito a cui eravamo abituati?
Il gruppo c’è, ma se si fa riferimento all’anno passato mancano troppi elementi per paragonarla a quella di quest’anno. E’ una squadra diversa, questo ragionamento non si può fare. Sono i risultati a determinare una visione un po’ diversa di quello che c’è.
Garcia vi sembra ancora molto “figo” come sembrava una volta?
Il mister è una persona di un’intelligenza superiore, non gli è mai sfuggita di mano la situazione. Continua a non sfuggirgli ed è il primo degli ottimisti e noi lo seguiamo. Ci rendiamo conto da tempo che dobbiamo fare qualcosa in più, ce lo diciamo tutti i giorni. Questo qualcosa in più non viene e non produce risultati positivi, e questo è un po’ disarmante perché non vanno trovati alibi. La squadra che è scesa in campo a Verona con il Chievo, o con l’Hellas, con il Parma, con l’Empoli, era una squadra che poteva far meglio e vincere le partite. E non c’è riuscita da tre mesi a questa parte, ci riuscirà da qui fino alla fine del campionato
Crollo nervoso, altrimenti sarebbe un problema più profondo. I giocatori sono concentrati ma è finito il tempo di pensare ai motivi per cui non si vince. Da domani devono tornare in campo convinti di vincere la prossima partita. Ormai il tempo per sbagliare è finito.
DE SANCTIS IN MIXED ZONE
Vi siete dati una spiegazione? E vi sentite di dare una spiegazione all'esterno?
Il problema sono i risultati. Quando non vinci da più di 3 mesi in casa, perdi il margine che avevi sulle inseguitrici, quando ti allontani dal vertice della classifica, quando non fai prestazioni buone con squadre inferiori dal punto di vista tecnico, non puoi sperare di passarla liscia in un ambiente come Roma. Ci sono momenti in cui nell'occhio del ciclone entra un attaccante, poi il portiere, poi l'allenatore, ma il vortice coinvolge tutti quanti. Noi possiamo cambiare il trend di risultati ottenendo risultati positivi, già da giovedì. In campionato non abbiamo più margine d'errore, conserviamo un punto sulla terza e l'unica cosa che sorride è la classifica. Se vediamo i risultati di questo periodo, siamo ancora secondi ed è una cosa piccolissima che ci lascia positività.
Sta diventando un problema giocare all'Olimpico?
Non sono sorpreso dall'atmosfera, quando non vinci da 3 mesi in casa non puoi pesare di trovare 50mila tifosi che non mugugnano. E'normale. Non posso fare una considerazione diversa. Non vedo differenza tra le partite in casa e quelle fuori. Tutti gli avversari giocano nella stessa maniera, forse il Feyenoord se l'è giocata di più, altrimenti fanno la loro partita attenta senza subire, poi se fanno gol portano uno o tre punticini a casa. Le prestazione positive portano risultati, ma baderei più al sodo. Non giocare benissimo ma vincere.
E dunque che cosa succede?
Oggi non è successo perchè non concretizziamo le occasione del primo tempo. Alla prima occasione pericolosa loro ti fanno gol. Entri nello sconforto, poi ti fanno il secondo. E questo è oggi. Poi se andiamo a ritroso c'è sempre una motivazione tattica. Ma dal nostro punto di vista potrei parlarti di infortuni, di giocatori che non ci sono ma sarebbero alibi e non servono perchè noi possiamo fare qualcosina in più e farla meglio
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