Contestazione all’Olimpico. Gli ultimi pareggi collezionati dalla Roma non avevano certo fatto piacere ai tifosi giallorossi, ma questa sconfitta ci vorrà un po’ per dimenticarla. Lo 0-2 interno contro la Sampdoria sancisce la rottura definitiva tra i tifosi giallorossi e la squadra, anche oggi priva di personalità e che si è fatta schiacciare alla prima difficoltà. Già durante i primi minuti della gara il pubblico aveva mostrato il suo disappunto.
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Roma-Sampdoria, la Curva Sud contesta la squadra. Fischi e cori contro i giallorossi
E' rottura tra i tifosi e la squadra. Il pubblico ha contestato per tutto il secondo tempo e al fischio finale ha esploso tutta la sua rabbia
Accoglienza fredda per i giocatori all'ingresso in campo ai quali non è stato riservato il solito boato. Anche la lettura delle formazioni ha subito una variazione. Lo speaker dello stadio ha letto la lista dei giocatori senza invitare il pubblico a gridare il cognome degli stessi come avviene di consueto durante le gare in casa della Roma. La situazione si è evoluta nel secondo tempo. Dopo la rete del raddoppio di Muriel è esplosa la rabbia dei tifosi che ha iniziato a intonare cori contro la squadra come “Tifiamo solo la maglia” e “Andate a lavorare”. Ma la contestazione non è rimasta generica. Non solo rivolta alla squadra, ma anche ai singoli rei di un’altraprova deludente, a tratti vergognosa. I più bersagliati sono stati Gervinho, lontanissimo parente del giocatore devastante ammirato nella scorsa stagione, e Pjanic che anche oggi ha fornito una prova gravemente insufficiente. Al fischio finale la squadra, che nel finale ha rischiato anche di subire il terzo gol, ha raggiunto gli spogliatoi accompagnata dai fischi e dai cori di tutti lo stadio.
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