Roger Ibanez sta vivendo una rapida parabola discendente. L'errore contro l'Inter è solo uno dei tanti pasticci che hanno portato la Roma a leccarsi le ferite e a lasciare punti per strada. Il pensiero va immediatamente ai suoi ripetuti disastri con la Lazio, costati ai giallorossi diversi derby. Eppure, solo qualche mese fa, in molti lodavano una crescita costante del brasiliano. Lo stesso Mourinho lo ha sempre difeso: "Serve rispetto per chi ha dato sempre tutto. Lui ci ha messo sempre la faccia, per me è un intoccabile". Gli sbagli, le incertezze, la sorpresa Llorente, che ha convinto tutti in poco tempo e lo ha portato ad accomodarsi in panchina, forse, hanno portato il centrale difensivo ad aumentare la pressione sulle spalle e a perdere lucidità. A questo bisogna aggiungere che con l'assenza di Smalling sembra perdere molta sicurezza, così come l'intero reparto difensivo giallorosso. Nella classifica degli errori decisivi in Serie A, Roger è a quota due, in compagnia di Caldara e Ferrari come difensori. Facendo una stima dei potenziali passi falsi in campionato, ci attesteremmo almeno sui 9 punti persi a causa delle sue disattenzioni. Dotato di una gran velocità ed irruenza, il brasiliano, a volte, eccede di confidenza. Come con Lukaku ieri, come con Felipe Anderson prima, ma anche nella sconfitta di Bergamo dove è stato spesso troppo precipitoso, la maggior parte delle "frittate" di Ibanez derivano, probabilmente, dalla voglia di dimostrare di essere all'altezza, di meritare il posto e di spegnere le critiche.
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Roma, quanti punti persi con Ibanez: da fedelissimo a uomo mercato
I risultati, però, fanno scaturire l'effetto contrario e ora il futuro è in bilico. Il tecnico portoghese, viste le assenze attuali, non può fare a meno che dare la maglia da titolare al numero 3, ma, nelle gerarchie, il 24enne ex Atalanta, non è più in cima alla lista. A questo punto, non è escluso un suo addio nel mercato estivo. In passato, alcune sirene erano arrivate dalla Spagna, con l'Atletico Madrid, e dalla Premier League, con gli Spurs e il Newcastle interessati. Con questo rendimento, però, le pretese economiche della Roma non possono essere altissime. Se prima il club poteva pensare ad una valutazione vicina ai 35 milioni, adesso la società potrebbe lasciarlo partire anche con qualche sconto sul prezzo. È pur vero che la stagione non è ancora finita e che le occasioni per cercare di riparare la situazione ci sono, però, la sensazione è che Ibanez sia arrivato ad un punto di non ritorno. Ha messo in evidenza le sue, indubbie, qualità, ma anche tutte le sue, ripetute, lacune. Troppi alti e bassi e poca continuità.
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