Chi semina raccoglie, non è il caso della Roma che in questa stagione ha buttato al vento diverse partite con errori sotto porta e occasioni fallite. Nel calcio moderno le statistiche sono importanti per valutare le gare, soprattutto con l’avvento degli Expected Goals che sono una misura di quanti gol una squadra o un giocatore avrebbe dovuto realizzare, al di là del risultato, e vengono per questo definiti ‘Goal Previsti’. Vengono analizzati tantissimi tiri all’interno di una sola partita. Dai dati riportati da Opta si evince che se le partite di Serie A si fossero concluse in base agli xG, la Roma avrebbe 15 in più in classifica. Sarebbe terza in classifica, dietro a Inter a Napoli, con 66 punti contro i 51 conquistati fino ad oggi. Questi dati testimoniano che l’attacco giallorosso non riesce a seminare quello che raccoglie.
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Roma, quante palle-gol sprecate: 15 punti potenziali persi in classifica
I giallorossi in questa stagione non hanno sfruttato al meglio tutte le occasioni per segnare, complice anche un attacco che, Abraham a parte, segna molto poco. Negativo anche il dato sulla fase difensiva
Abraham a parte, nessun altro calciatore del reparto offensivo supera i 2 gol in campionato. Anche il centravanti inglese, nonostante la bellissima stagione, ha le sue responsabilità. E’ primo per big chance fallite (16) davanti a Lautaro (15). In questa classifica vengono anche evidenziati gli errori difensivi con gli xGa. Gli Expected Goal Against rappresentano dunque la produzione offensiva della squadra avversaria. Servono dunque per misurare la prestazione difensiva di una squadra. La Roma con meno errori nei singoli avrebbe potuto subire molti meno gol.
Karsdorp è il giocatore che ha creato più grandi occasioni in Serie A
Nonostante una stagione ricca di alti e bassi, Karsdorp si sta ritagliando uno spazio nella Roma e alcune statistiche lo certificano. Il terzino olandeseha già creato 8 big chance (le stesse di Cuadrado e Zappacosta) e 38 volte un suo compagno di squadra è arrivato al tiro dopo un suo passaggio, quinto tra i difensori per passaggi chiave, primo tra quelli che non calciano i corner. Un punto fermo nella Roma che è terzo per minuti giocati dietro a Abraham e Mancini. Inoltre l’ex Feyenoord è il sesto esterno basso per xA: la probabilità che un passaggio diventi assist, dunque che il giocatore che riceve il passaggio segni un gol.
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