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Roma, processo a Monchi. Ecco difesa e accusa al ds: poca pazienza o mercato sbagliato?

Redazione

 

Tre partite, quattro punti, cinque gol subiti. Un inizio così in salita non se lo aspettava nessuno a Roma, tantomeno Monchi, arrivato 17 mesi fa nella Capitale e accolto al grido di ‘Re Mida del calcio’ e di ‘Direttore sportivo più bravo del mondo’. La semifinale di Champions ormai è lontana, il processo ai colpevoli è già partito e il primo imputato è proprio lui: Ramon Rodriguez Verdejo detto Monchi. Di motivi per dare fiducia alla sua Roma, però, ce ne sono.

Le cessioni importanti dell’ultima estate - Nainggolan,Alisson e Strootman - lo hanno messo sulla graticola dopo appena tre partite di campionato. La squadra di Di Francesco non ha ancora ritrovato la sua identità, ma d’altronde è ancora troppo presto per dare giudizi definitivi. Monchi è davvero convinto di aver costruito una squadra forte e con una rosa profonda, in cui ogni ruolo è coperto da almeno due pedine di livello. È vero, a centrocampo sono partiti giocatori fondamentali come Strootman e Nainggolan (e anche Gerson è andato via in prestito), ma chi è arrivato a Trigoria per rimpiazzarli non è sicuramente da meno: su tutti il neo-campione del mondo come Nzonzi e il talentuoso Pastore, senza dimenticare Cristante, considerato il miglior centrocampista italiano della scorsa stagione, e i giovani Zaniolo - appena convocato da Mancini nella Nazionale maggiore - e Coric. Alisson è volato a Liverpool, ma va anche detto che la difesa è l’unico reparto che Monchi non ha voluto toccare per dare maggiore sicurezza al nuovo arrivato Olsen. L’attacco è sempre nelle mani di Dzeko, che ora può essere innescato da ali come Under, Kluivert ed El Shaarawy. In attesa della definitiva esplosione di Schick.

Con lo sbarco a Trigoria del d.s. spagnolo e Di Francesco, l’atmosfera in casa Roma sembrava cambiata. “Prima finiva l’anno e tanti dicevano: “Me ne vado” - dichiarava capitan De Rossi al termine della scorsa stagione - Adesso no, c’è gente che sta bene”. Poi il mercato ha stravolto le carte in tavola, con Monchi che ha rivoluzionato la squadra con 12 nuovi acquisti, generando allo stesso tempo plusvalenze da record. Una rivoluzione voluta e cercata proprio da Monchi, che ha condiviso le sue scelte con Di Francesco. “Se non vinco me ne vado”, parola del ds alla fine del calciomercato. Il processo è già cominciato, ma ora serve pazienza per permettere al tecnico di trovare la quadra con la nuova Roma di Monchi.

A cura di Melania Giovannetti

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