Intervista post partita per Federico Guidi, tecnico della Roma Primavera, al termine della sfida contro la Sampdoria valevole per la quinta giornata di campionato. Vittoria importante che permette ai giallorossi di accorciare su Milan e Inter, attualmente in testa, a quota 13 punti, 10 i punti conquistati dalla Roma. Di seguito le sue parole ai canali del club:
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Roma Primavera, Guidi: “Vittoria importante, nelle difficoltà i ragazzi reagiscono”
Anche oggi una gara a due volti. Primo tempo così e così, tutt’altra Roma nel secondo tempo.
“Come avevo detto prima della partita, affrontavamo una squadra che ha idee, organizzazione, linee di passaggio. Se non pressi insieme e arrivi tardi, concedi spazi che non dovresti concedere. Nel primo tempo eravamo un po’ in ritardo sulla pressione. Non arrivavamo con i tempi giusti, cosa che poi abbiamo sistemato nel secondo tempo. Detto ciò, l’approccio non è stato sbagliato. Volevamo fare una prestazione energica, di qualità, nelle occasioni che abbiamo avuto, abbiamo costruito con qualità. Nel secondo tempo abbiamo meritato il risultato del campo. Abbiamo giocato nella loro metà campo, abbiamo costruito occasioni, siamo stati pericolosi, recuperati tanti palloni in zona alta. È un gruppo che sta passando dal punto di vista della mentalità, nelle difficoltà reagisce e non si abbatte. Questo è un merito da sottolineare”.
Quanto è importante che la panchina sia decisiva?
“È importantissimo. È l’atteggiamento con il quale entrano in campo i giocatori che partono fuori. Con cinque cambi, hai possibilità di cambiare il 50% dei calciatori di movimento. Non prepari la partita per 11, ma per 16 calciatori. Chi entra ha la responsabilità e l’opportunità di poter incidere sulla partita. Faccio io i complimenti a chi è entrato oggi in campo, mettendo quantità e qualità”.
Quando è stato costretto a sostituire Louakima è andato D’Alessio terzino. C’era anche l’opzione Mannini. Il vice Louakima è quindi D’Alessio?
“Non c’è un vice. I ragazzi sanno interpretare bene più spazi e posizioni. Oggi pensavo che il dinamismo e la pressione di Mannini per andare sulla loro prima costruzione fosse più necessaria rispetto alle caratteristiche di Francesco. In quella posizione ha giocato grandissime gare. Mi fido ciecamente di lui e di Mannini, in base alla strategia di gara che vogliamo attuare”.
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