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Roma, più pressing ma meno gol e fisicità: la metamorfosi tra Mou, De Rossi e Juric

Roma, più pressing ma meno gol e fisicità: la metamorfosi tra Mou, De Rossi e Juric - immagine 1
Rispetto allo scorso anno è migliorata anche la capacità di ripartire in contropiede. Preoccupano i numeri sui gol realizzati
Redazione

La Roma, nelle ultime due stagioni, è stata protagonista di un vero e proprio cambiamento, sia in panchina che in campo. Il grafico radar di DataMB che mette a confronto le prestazioni della squadra tra la stagione 2023/24 e quella attuale, la 2024/25, evidenzia in modo netto le differenze e le evoluzioni. La squadra ha visto ben tre allenatori succedersi: José Mourinho, che ha iniziato la stagione 2023/24, prima di essere sostituito a gennaio da Daniele De Rossi, il quale è rimasto alla guida fino allo scorso 18 settembre, quando la panchina è stata affidata a Ivan Juric. A questi cambi di guida tecnica si aggiungono numerosi cambiamenti nei componenti della rosa, fattori che si riflettono chiaramente anche nei dati e nelle prestazioni sul campo.

Tre gestioni nel corso di una stagione: cosa è cambiato nella Roma

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Durante la gestione Mourinho, la Roma era una squadra più difensiva, orientata alla compattezza e alla solidità, come dimostrano i dati del percentile difensivo (69.1) nella stagione 2023/24. Anche la fisicità era un punto di forza, con un percentile del 49.6, che rifletteva un gioco fisico tipico del tecnico portoghese. Tuttavia, sotto la gestione di Mourinho, la capacità offensiva era meno incisiva del previsto, con un attacco che registrava solo un 49.6 rispetto al 74.6 attuale. L’arrivo di De Rossi a gennaio 2024 ha segnato una transizione verso un gioco più dinamico e propositivo. Questo cambio di rotta ha portato i risultati ad una svolta significativa nel breve termine, con la squadra che segnava di più rispetto a quanto produceva. L'ex capitano giallorosso ha cercato di portare freschezza e idee nuove, ma non è riuscito a risolvere i problemi strutturali, soprattutto a centrocampo dove nella passata stagione mancava quel giocatore con la capacità di strappo. Con l’arrivo di Ivan Juric alla guida della Roma (ormai quasi un mese fa), si è assistito a una rivoluzione nello stile di gioco. La squadra ha abbracciato un calcio più aggressivo, come dimostrato dall’aumento impressionante del pressing, che è passato dal 37.4 dello scorso anno e all’87.0 con Juric. Dall'altra parte però, questo pressing intenso ha portato con sé alcune debolezze: la fisicità della squadra è calata drasticamente (35.1), suggerendo che i nuovi interpreti puntano più sull’aggressività che sulla forza fisica. Uno degli aspetti più evidenti del cambiamento tra le due stagioni è il possesso palla. Sotto la guida di Juric, la Roma è diventata una squadra che tiene di più il pallone, con un aumento nel percentile di possesso dal 70.7 al 87.2, segno di una squadra che ora cerca di dominare la partita. Tuttavia, nonostante il maggior possesso, la capacità di concretizzare sotto porta rimane una grande incognita: il percentile dei gol realizzati è crollato dal 75.6 della stagione 2023/24 al 40.5 attuale, evidenziando una difficoltà nel trasformare le occasioni create. La Roma 2024/25 è quindi una squadra in piena evoluzione, un cantiere aperto che ha abbandonato la filosofia propositiva di De Rossi per abbracciare il pressing e il possesso palla di Juric. La strada è ancora lunga, e il tecnico croato dovrà lavorare molto per trovare il giusto equilibrio, e di tempo non ce n'è molto visto che domenica sera allo Stadio Olimpico arriva l'Inter campione d'Italia.

Valentino Poggio