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Roma, passi avanti per il nuovo stadio: depositata relazione agronomica

Redazione
Il commento dell'assessora: "Il lavoro completato da Uniformi conferma quanto era già in parte emerso dalla precedente indagine agronomica"

In attesa del match di questa sera all'Olimpico contro l'Inter, la Roma fa passi in avanti in ottica nuovo stadio. Come riportato da una nota ufficiale pubblicata sul sito di Roma Capitale, il club giallorosso nella giornata odierna ha depositato la relazione agronomica per la realizzazione dell'impianto di Pietralata. La relazione, redatta dal presidente dell'Ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali (CONAF), Mauro Uniformi, era stata richiesta dal dipartimento Tutela ambientale di Roma Capitale per verificare la presenza di zone boscate all’interno dell’area di circa 27 ettari individuata a Pietralata. Nella nota sono presenti anche le parole dell'assessora Sabrina Alfonsi: "Così come già comunicato durante la prima fase in cui erano state indagate le aree oggetto di indagini archeologiche oltre 23 dei 27 ettari totali, e quindi la maggior parte dei sedimi analizzati, sono caratterizzati da aree agricole, aree urbanizzate con immobili e giardini privati e aree con vegetazione arbustiva e/o erbacea comunque non riconducibili a bosco secondo quanto previsto dalla legge regionale 39 del 2002 e nella più restrittiva ed aggiornata definizione prevista dalla normativa nazionale. Una porzione dell'area costituita da varie particelle non contigue tra loro e distribuite in tutto il perimetro di indagine, che insieme raggiungono 3.47 ettari, rientrano invece nella definizione di area boscata". Queste le prime parole di Sabrina Alfonsi che poi prosegue: "Come già noto, l'area boscata rilevata, che nel documento tecnico viene definita 'di scarso valore vegetazionale e naturalistico in quanto derivante da un ex coltivo/frutteto, invaso da vegetazione per lo più pioniera, sinantropica ed infestante, con qualche inserzione di esemplari autoctoni', potrà essere trasformata in altra destinazione mediante la realizzazione di imboschimento compensativo". L'assessora ha poi concluso: "Il lavoro completato da Uniformi conferma quanto era già in parte emerso dalla precedente indagine agronomica finalizzata alla realizzazione delle indagini archeologiche e cioè che si tratta di vegetazione di scarso valore naturalistico che potrà essere compensata con la messa a dimora di piante di maggiore pregio e qualità sia negli stessi ambiti di progetto che già prevedono, tra le altre, la realizzazione di un nuovo parco centrale che abbraccerà lo Stadio e che sarà costituito da una grande area di verde attrezzato e fruibile di circa 7 ettari e di nuove aree naturalizzate per più di 3 ettari, sia in altre aree agricole della città per ulteriori 2 ettari". Della relazione ha parlato anche Maurizio Veloccia, assessore all'Urbanistica di Roma Capitale: "La consegna della relazione da parte del dottor Uniformi, presidente dell'ordine degli Agronomiconferma una situazione già evidenziata dalla prima indagine vegetazionale e, tra l'altro, visibile anche a occhio nudo: la maggior parte delle aree interessate dal progetto per il nuovo stadio della AS Roma sono in uno stato di abbandono e degrado e le particelle riconducibili ad aree boscate sono di scarso valore vegetazionale e naturalistico. Queste aree quindi possono essere trasformate e compensate altrove. Andiamo dunque avanti con il nuovo Stadio, un progetto che consentirà la riqualificazione di tutta l'area e la realizzazione di un enorme parco verde attrezzato di 11 ettari, 3 dei quali destinati a aree rinaturalizzate".