00:27 min
forzaroma news as roma Roma, partenze in salita: il dato sui gol subiti in avvio dà ragione a Dybala

news as roma

Roma, partenze in salita: il dato sui gol subiti in avvio dà ragione a Dybala

Marco Di Cola
Marco Di Cola Collaboratore 
Più della metà dei gol presi dai giallorossi in stagione sono arrivati nella prima parte di gioco. Ieri il confronto a distanza tra Gasp e la Joya

Oltre ai pochi gol fatti, per la Roma di Gasperini iniziano ad affiorare problemi di diversa natura. Due su tutti l'approccio e la cattiveria, concetti espressi da Dybala nel post partita di ieri: "Entriamo male in campo, prendiamo due gol e diventa difficile. Se sottovaluti le partite succedono queste cose. E' mancata cattiveria. Siamo entrati mosci. È brutto dirlo perché ci prepariamo ma ultimamente non lo stiamo facendo". Non è però d'accordo Gasperini che pochi minuti più tardi ha risposto un po' stizzito: "D'accordo con Paulo? No, la squadra ha lottato fino alla fine. Non credo che sia una questione di essere mosci". La realtà però è che forse, tra le due, le dichiarazioni più attendibili sono quelle della Joya. E non si tratta di schierarsi da una o dall'altra parte (non è il momento di creare fazioni o spaccature) ma semplicemente di analizzare le partite. La concentrazione della Roma e le sue prestazioni sono direttamente proporzionali alla qualità dell'avversario. Quando la forza degli altri scende, cala anche l’attenzione dei giallorossi. È accaduto non solo nelle sconfitte (Torino, Lille, Plzen), ma anche in alcune vittorie (Pisa e Verona), in cui la Roma ha faticato maledettamente a portare a casa il risultato. In entrambe è servito il miglior Svilar per evitare il solito “psicodramma giallorosso”: col Pisa nega a Meister il vantaggio dopo appena 9 minuti; col Verona neutralizza tiri per 1,39 xG. Nelle altre tre, il portiere serbo non è invece bastato. Il minimo comune denominatore, rivedendo le gare, è proprio la mancanza di cattiveria.

L'approccio alle partite

—  

L’altro tema è l’approccio iniziale. La Roma ha spesso subito gol nei primi venti minuti: dei sette gol incassati in stagione, quattro sono arrivati nella prima frazione. È successo ieri con Adu (il raddoppio di Souaré al 23’), con l’Inter dopo 6 minuti (Bonny), con la Fiorentina dopo 14 (Kean) e con il Lille dopo 6 (Haraldsson). A questi si aggiunge Simeone nei primi 20 minuti della ripresa.Dati in controtendenza rispetto allo scorso anno: nel 2024/25 i giallorossi avevano subito appena tre gol nei primi 20 minuti del primo tempo e quattro in avvio di secondo, meglio solo Napoli e Inter. Numeri che fotografano con chiarezza la difficoltà degli approcci. Da notare che solo il gol di Kean non è stato decisivo: contro i viola infatti è arrivata l’unica rimonta stagionale. In tutte le altre occasioni, una volta sotto, la Roma non è mai riuscita a recuperare lo svantaggio, nonostante la mole di gioco prodotta. Il lavoro di Gasperini non è finito, anzi. La posizione in campionato non deve e non doveva far pensare ad un'annata di svolta. La speranza c'è, perché gli obiettivi sono ancora tutti alla portata. Quello che serve però è un cambio di passo, nella cattiveria e nella voglia di vincere le partite fin dal primo minuto.