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Roma-Parma, il web gialloblù: “Roma ti prego, fermati! Ma è proprio necessario giocare…?”

“Potrebbe essere l'ultima partita prima del fallimento...” parole che suonano come una condanna per il Parma, vista dagli occhi dei tifosi la crisi societaria assume i contorni della tragedia sportiva

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C'è stato un tempo in cui il calcio era sinonimo di svago, divertimento e avventure memorabili: anni di soddisfazioni e di vittorie, uscendo dalla provincia e legando il proprio nome ai fasti del panorama internazionale. Sembra passata più di una vita, eppure il Parma è stato anche questo, una cenerentola capace di stupire in Italia e di volare all'estero: “Meglio non pensarci...” si chiudono così i ricordi di epoche lontane, i graffi del presente non fanno altro che lacerare la pelle di chi, da sempre, segue con passione le vicissitudini del club emiliano.

“Potrebbe essere l'ultima partita prima del fallimento...” parole che suonano come una condanna per il Parma, vista dagli occhi dei tifosi la crisi societaria assume i contorni della tragedia sportiva: il web gialloblù apre le porte allo sconforto, andando a pescare tra i pensieri più neri per disegnare un futuro dai contorni indefinibili.

“Lunedì arrivano gli stipendi...speriamo” c'è chi si appiglia alle rassicurazioni dei vertici, da Pietro Leonardi alla viva voce del presidente sono in tanti a scongiurare lo spettro del fallimento: “Fino ad ora tante parole, ma di fatti davvero pochi...Dire che ho paura è poco...” un'incertezza che ha minato il percorso degli uomini di Donadoni, stretti nella morsa delle difficoltà a tutti i livelli.

“Contro la Roma faremmo meglio a non presentarci, perdere a tavolino non mi dispiacerebbe...” la sintesi è la scarsa voglia di pensare al campo, ad un pallone che da tempo non rotola più dalla parte giusta e che in stagione ha portato continui dolori: “Campionato? Perché, giochiamo ancora?” in molti la buttano sulla satira, provando ad esorcizzare la paura per una trasferta che si annuncia difficilissima. “Non gioca Totti, almeno abbiamo evitato la tripletta del capitano...” segnali che in altri momenti avrebbero aiutato il pensare positivo, ma Roma contro Parma adesso è sinonimo di una sfida da lacrime e sangue.

“Vi prego, staccate la spina...” l'appello accorato è di quelli struggenti, oltre al rettangolo verde c'è un'agonia da sopportare che ha poco da spartire con la passione e l'amore: l'Olimpico potrebbe figurare come la tappa ultima di una via crucis sportiva, dove il risultato scala in secondo piano nonostante l'impegno della squadra. “Spero nella pietà dei giallorossi...lo spero davvero...Lo scorso anno, con la squadra in palla, abbiamo perso 4-2. Non oso pensare cosa possano farci in questa situazione...” considerazioni fatali che la dicono lunga sullo stato d'animo della tifoseria crociata, una profonda depressione che nemmeno l'orgoglio di qualcuno (“tridente pesante Coda-Belfodil-Ghezzal e vinciamo...Immaginate quanto i romanisti ci rimangano se perdessero contro l'ultima in classifica...”) riesce a mitigare.