Roma, Pallotta alla Sloan Sports Analytics Conference: il presidente contro le radio romane – FOTO

Riecco Pallotta. In attesa di vederlo nella capitale, presumibilmente per il ritorno degli ottavi di Champions il 13 marzo, il presidente della Roma è stato tra gli ospiti della Sloan Sports Analytics Conference che si è tenuta al MIT di Boston. Dopo l'intervento a Londra per l'evento Leaders in Sport, il numero 1 giallorosso è ancora protagonista in un evento che riunisce figure di spicco nell'ambito del business, della tecnologia e dell'analisi sportiva. Nello specifico, Pallotta ha preso parte alla conferenza dal titolo "The Beautiful Game’s Global Reach", per parlare dello sviluppo del calcio e delle attività manageriali delle società calcistiche in Europa.

Insieme a lui anche Javier Sobrino, direttore del piano strategico e delle innovazioni del Barcellona, Kesey Keller, analista ESPN, Charlie Stillitano co-fondatore e presidente esecutivo di Relevent Sports, oltre che presentatore radio sulla ormai celebre Sirius XM, dove Pallotta è spesso intervenuto e Grant Wahl. giornalista di Sports Illustrated che lo ha intervistato lo scorso settembre.

A riportare alcune battute della conferenza è Ted Knutson, tramite il suo profilo Twitter. Il numero 1 giallorosso ha aperto la discussione parlando della Roma e dell'uso delle machine learning, le famose banche dati che aiutano gli scout a scoprire i talenti in base alle statistiche. Il presidente ha svelato che la Roma ha 2 gruppi di machine learning, dei quali fanno parte anche 2 donne. Pallotta ha poi parlato dello sviluppo dei media del club e del bisogno di avere una radio ufficiale, per combattere le altre 9 radio romane "che sparano m***a tutto il giorno". Poi una curiosità sulle scuole calcio affiliate negli States. La Roma ha 12 accademie che comprendono 20mila ragazzi.

Pallotta è stato già ospite della SSAC nel 2016, quando ha fatto scalpore per alcune parole dette su Totti. "La situazione con Francesco è davvero difficile, vorrei che entrasse a far parte del management, ma lui preferirebbe continuare a giocare" la frase riportata e prontamente smentita dal tycoon di Boston, salvo poi essere confermata da un video.