(corsport.it - R.Maida) Più che un insegnante, ragiona da studente. Anche se la Roma ha la possibilità di scavalcare in un colpo solo Napoli e Inter e rientrare nella zona europea, Luis Enrique rimanda il momento dei bilanci:
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Roma, Osvaldo dall'inizio. Marquinho, debutto rimandato
(corsport.it – R.Maida) Più che un insegnante, ragiona da studente. Anche se la Roma ha la possibilità di scavalcare in un colpo solo Napoli e Inter e rientrare nella zona europea, Luis Enrique rimanda il momento dei bilanci:
«Non penso al piazzamento finale e nemmeno alla squadra del prossimo anno. Noi ci prepariamo per gli esami ogni giorno. E il prossimo esame è il Parma, il professore è il pubblico che giudica. E le pagelle si faranno all’ultima giornata, la classifica adesso non mi interessa». TRANSIZIONE? - Eppure Walter Sabatini, nella lunga conferenza stampa infrasettimanale, aveva indicato la Champions League come un traguardo raggiungibile. «A me interessa vincere le partite - ribatte Luis Enrique - applicandomi al massimo ad ogni allenamento. E così devono fare i giocatori. E’ l’unico modo per diventare grandi. Altrimenti resteremo sempre la squadra che siamo: brava in alcuni momenti e meno brava in altri». Una squadra discontinua, capace di rifilare quattro gol all’Inter e di perdere a Siena senza mai tirare in porta. Perché? Nel giorno dello show di Celentano a San Remo, Luis Enrique si prende una lunga pausa prima di rispondere: «Noi facciamo sempre la solita proposta di calcio. A volte riusciamo a giocare meglio degli avversari, a volte sono loro a crearci delle difficoltà. E’ una questione di intensità, a prescindere dai moduli di gioco e dai movimenti. Il Siena lunedì aveva più fame della Roma. E se la Roma non riesce ad eguagliare la fame dell’altra squadra, incontra dei problemi». NERVOSISMO - In conferenza stampa la platea insiste sul mercato della Roma del prossimo anno. Luis Enrique a un certo punto sbotta: «Non so chi resterà e chi se ne andrà, non mi interessa. Conta solo il Parma. Siamo tutti sotto esame, anche io. In Spagna c’è un proverbio: “Quando la barba del tuo vicino inizia a perdere peli, metti la tua in ammollo"». Luis Enrique intende dire che se la squadra non ottiene risultati, lui non può non essere chiamato in causa come responsabile: «E’ questo il messaggio che voglio trasmettere. E’ inutile fare altri ragionamenti quando mancano quindici giornate alla fine del campionato». FORMAZIONE - Contro il Parma, escluso Burdisso, giocherà la Roma titolare. Osvaldo dovrebbe essere in campo dall’inizio, due mesi dopo la trasferta di Bologna. Al suo fianco Totti e Lamela. Ancora rimandato invece il debutto di Marquinho: «Deve ancora capire i meccanismi della squadra, non è al cento per cento» spiega Luis Enrique, che evidentemente non è stato incantato dal brasiliano venuto dal mercato invernale.
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