Roma, ora la difesa soffre. E con Bremer sono 12 i gol subiti di testa

Un buon punto, ma che non basta. Il pareggio della Roma contro la Juve si potrebbe riassumere così, tra la soddisfazione di una prestazione positiva poche ore dopo la batosta col Bayer e l'amarezza per due punti sfumati che rishiano di diventare decisivi nella corsa Champions. Senza contare che i giallorossi sono tornati a subire gol su una situazione di gioco che in questa stagione ha rappresentato un costante tallone d'Achille: il colpo di testa. Dopo il vantaggio di Lukaku, la Juve ha infatti trovato il pari con una rete di Bremer che ha staccato imperioso su Llorente e Kristensen, che se lo sono perso in marcatura. Vero è che il brasiliano è forse il migliore della Serie A in questo fondamentale e il gesto tecnico (anzi fisico) dell'Olimpico è stato di alto livello, ma di certo ha avuto vita facile con una difesa abbastanza ferma. Un vecchio problema per la Roma, che in questa stagione ha subito ben 12 reti di testa ed è tra le peggiori in tutta la Serie A.

Così ai vari Ranieri, Paixao, Kastanos, Zapata e Acerbi, di recente si è aggiunto Gabbia (in Europa League) e ora appunto Bremer. Se in zona offensiva da una parte la Roma è letale di testa e sui calci piazzati in generale (14 gol, seconda dopo la Fiorentina), dall'altra subisce anche parecchio. Già in passato De Rossi ne aveva parlato come situazione su cui lavorare in maniera importante, ma ancora evidentemente resta qualcosa da mettere a posto. Così ad esempio è sui gol concessi da cross, altro aspetto in cui i giallorossi sono tra le squadre peggiori di tutto il campionato. Nelle ultime partite la Roma ha sicuramente patito di più rispetto al passato, visto che dopo una serie di quattro partite senza gol al passivo, ne sono arrivate sei consecutive in cui la porta di Svilar è stata invece bucata. Era già successo tra dicembre e gennaio, tra Mourinho e le prime due di De Rossi (sette in totale). Una serie comunque ancora aperta, che interrompere a Leverkusen sarà molto complicato. Eppure la Roma è squadra anche molto fisica, tra le prime della Serie A per altezza ma non per duelli aerei vinti: basti pensare che tra i primi 48 giocatori di questa classifica l'unico presente è Cristante, 17esimo con 71.

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