Proseguono le vicende legate all'iter per la realizzazione del nuovo stadio della Roma a Pietralata. Nella giornata di oggi, i comitati di quartiere contrari alla costruzione dell'impianto hanno rilasciato un nuovo comunicato stampa:
news as roma
Roma, nuovo comunicato dei comitati contrari allo stadio: “Danno alla collettività”
"PRONTI A PRESENTARE NUOVI ESPOSTI ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
Roma 24 agosto - "L’area ex SDO individuata dalla A.S. Roma S.p.A. per la realizzazione
del “Nuovo Stadio della Roma” è stata indicata come di proprietà di Roma Capitale.
Si tratta dell’area che nel 2001-2003 è stata oggetto delle Ordinanze Sindacali di esproprio per la realizzazione del Sistema Direzionale Orientale. Un progetto, di fatto, mai realizzato e che negli anni a seguire, sulla base dei successivi progetti di pianificazione urbanistica, ha previsto che l’intera area fosse destinata a “verde pubblico” (Parco di Pietralata).
Il disinteresse dell’Amministrazione Comunale verso l’area si è anche tradotta nella mancata trascrizione degli espropri, cosicché numerose particelle non sono mai state “intestate” a Roma Capitale….se non negli ultimi mesi!
E’ emerso, infatti, che il Comune di Roma si sia "ricordato" di essere il proprietario di parte di questa area solo nel periodo aprile/maggio del 2023 (ben 21 anni dopo!), allorquando alcuni dei possessori storici delle aree, con l’ausilio del proprio legale, l’Avv. Luca Zerella, hanno deciso di far valere il possesso ultraventennale domandando l’usucapione delle aree (causa iscritta al ruolo nei giorni scorsi).”
"Questi atti di sciatteria e non curanza della cosa pubblica, per i quali stiamo valutando dipresentare un esposto alla Procura della Repubblica, hanno di fatto impossibilitato la presa in carico e la cura dell area verde destinata a PARCO PUBBLICO impedendo al contempo, a qualsiasi Giunta susseguitasi negli anni, di dare seguito ad attività di PROGETTAZIONE, MANUTENZIONE E GESTIONE delle aree, che sono quindi state lasciate COLPEVOLMENTE in uno stato di ventennale abbandono".
"Il danno alla collettività è pertanto pari alla spesa per gli espropri delle aree, effettuati con soldi pubblici, alle mancate attività di manutenzione, programmazione e attuazione dei progetti previsti, che ne hanno comportato, in ultimo, un mancato uso da parte della
cittadinanza".
"Quanto in nostro possesso consente anche a tutti i proprietari o ai semplici possessori delle particelle in oggetto, di valutare azioni giudiziarie volte alla tutela delle loro proprietà e dei loro interessi legittimi e legittimati da questa illogica mancanza".
OGGI DIAMO GIUSTIZIA A TUTTI I CITTADINI CHE HANNO CURATO NEGLI ANNI
QUELLE AREE E CHIUDIAMO DEFINITIVAMENTE LA NARRAZIONE POLITICA CHE PARLA DI AREE ABBANDONATE PER MANCANZA DI FONDI O DI PROGETTI.
QUALORA CE NE FOSSE ULTERIORMENTE BISOGNO È OGGI ANCOR PIU' EVIDENTE CHE IL PROGETTO STADIO CELA INTERESSI CHE NULLA HANNO A CHE FARE CON LE REALI NECESSITÀ DELLA COSA PUBBLICA, PER CUI SINO AD ORA C’È STATO SOLO DISINTERESSE E TRASCURATEZZA.
SI AL PARCO - SI ALL'OSPEDALE
NO ALLO STADIO
Arci Pietralata
Comitato Popolare Monti di Pietralata
Cdq Tiburtino Nord e Pietralata
Comitato Cittadino Pietralata Tiburtini
Comitato Pratone di Torre Spaccata
Comitato NO STADIO Lanciani/Nomentana
Comitato Stadio Pietralata, NO GRAZIE
Comitato Villa Blanc"
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Roma senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Forzaroma per scoprire tutte le news di giornata sui giallorossi in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA