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Roma, non solo Volpato e Bove: come la Primavera “salva” Mourinho

Roma, non solo Volpato e Bove: come la Primavera “salva” Mourinho - immagine 1

Senza i gol e le prestazioni dei giovani, i giallorossi avrebbero cinque punti in meno in campionato

Redazione

La Roma chiama, anzi José Mourinho chiama, i giovani rispondono. Nonostante lo stesso Special One ritenga che “la Primavera non prepara alla Serie A”. I numeri, però, parlano di altro. In principio era stato Felix Afena-Gyan, primo 2003 a segnare una rete nel nostro massimo campionato, a spaccare le partite, ieri è stato il turno di Cristian Volpato e Edoardo Bove, che hanno regalato ai giallorossi un pareggio contro l’Hellas Verona che a fine primo tempo sembrava quasi un sogno.

In tutto, Mourinho, tra campionato e coppe, ha impiegato sei ragazzi di Alberto De Rossi quando la sua squadra si trovava in difficoltà, non solo dal punto di vista del gioco, ma soprattutto degli uomini - tra indisponibili e squalificati, contro i veronesi, mancavano nove giocatori. E loro lo hanno ripagato portando almeno cinque punti in più alla Roma, perché anche se Felix non ha segnato a Cagliari, la sua entrata in campo ha consentito ai giallorossi di ribaltare la partita. E non può essere una casualità, anzi. Perché anche contro il Genoa, la doppietta del ghanese è stata provvidenziale per portare a casa i tre punti.

Lui è stato sicuramente il più utilizzato, e si può dire che sia quasi diventato un titolare per il portoghese: 501 minuti giocati in Serie A e 65 in Coppa Italia per Felix, decisamente di più rispetto agli altri. Nicola Zalewski è il secondo ad aver macinato più campo con i grandi: 57 minuti in campionato, 22 in Conference League e 4minuti contro il Lecce agli ottavi della coppa nazionale. Poi c’è Bove, uno che i suoi compagni definiscono devastante, che ha giocato 44 minuti in campionato e 57 in Europa.

Molto di più di Volpato, il prodotto sponsorizzato da Francesco Totti, che in 28 minuti è riuscito anche a mettere la palla in rete, e sicuramente molto di più di Filippo Missori, quello che, scherzosamente, Mourinho ha detto di essere andato a prendere a scuola: 11 minuti in Conference League per lui in stagione, e di Dimitrios Keramitsis, che ha giocato un minuto contro il Cagliari all’Olimpico.

Giovani e di belle speranze, i “ragazzini” tengono la Roma al settimo posto. Senza di loro, sarebbe dietro il Verona, la stessa squadra che ieri stava per complicare non poco l’avventura di Mourinho nella Capitale, e per la seconda volta.