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Roma, non solo brutta e cattiva: tanta qualità negli ultimi gol dei giallorossi

Roma, non solo brutta e cattiva: tanta qualità negli ultimi gol dei giallorossi - immagine 1

Si parla poco del bel gioco espresso dalla squadra di Mourinho, anche il tecnico lo aveva evidenziato dopo la trasferta di Genova

Daniele Aloisi

Brutta, sporca e cattiva ma anche bella e spumeggiante nel costruire le azioni. E’ questo il mix perfetto che ha cambiato la Roma negli ultimi 4 mesi. Mourinho non è un “giochista” ma bensì un pragmatico e lo ha anche ribadito nel post gara contro il Bodo: “Giocare bene e vincere è perfetto, fantastico. Giocare bene e perdere non mi piace, va bene per quelli che si difendono con la scusa della filosofia e dell'identità e poi non vincono nulla”. Ma questo non significa che la sua squadra giochi male, anzi le ultime uscite hanno dimostrato il contrario nonostante l’impegno del giovedì. Lo Special One ha dato un’identità e una mentalità ad una squadra che l’anno scorso ha sofferto a livello psicologico ogni big match. Lo scorso anno a questo punto della stagione erano 11 i punti che separavano i giallorossi e la Juventus, nonostante la differenza sostanziale tra le due rose e qualche errore arbitrale di troppo la distanza si è dimezzata grazie al tecnico portoghese (5).

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Dal derby al gol di El Shaarawy: i gol della Roma non sono banali

Mourinho dopo la gara con la Sampdoria è stato molto polemico: “Il gol? Si parlerebbe di calcio fantastico con un altro allenatore”. Impossibile dare torto allo Special One, il gol di Mkhitaryan a Marassi è stata la ciliegina sulla torta di un’azione nella quale tutti hanno toccato il pallone per 42 volte complessive, ad eccezione di Sergio Oliveira. La qualità del gioco espressa dalla Roma è migliorata in maniera esponenziale. Il secondo gol di Abraham al derby o il secondo di Zaniolo al Bodo testimoniano la crescita della squadra. Fino ad arrivare alla serie di passaggi che hanno portato al pareggio di El Shaarawy in pieno recupero contro il Napoli. Velo di Felix, colpo di tacco di Tammy e destro sul primo palo del numero 92. Non si tratta di coincidenza ma di una manovra di gioco preparata nei minimi dettagli. Il nuovo assetto tattico ha dato brillantezza alla squadra, attenta in fase difensiva e organizzata quando c’è da offendere.