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Roma, Nelsson si presenta: “Ranieri una leggenda. Il mio obiettivo è vincere”

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Le sue prime parole da calciatore giallorosso: "Ringrazio la famiglia Friedkin per l'opportunità. Sono un difensore bravo con la palla. Mi piace difendere forte nei duelli e poi mi piace vincere"
Redazione

Victor Nelsson, neoacquisto della Roma, ha rilasciato la sua prima intervista ai canali ufficiali del club. Queste le sue parole:

Quali sono le tue prime sensazioni? "Innanzitutto grazie. E' una bellissima sensazione. Gli ultimi 3-4 giorni sono stati un po' stressanti ma ora sono qui e non vedo l'ora di iniziare".

Prima di tutto, ritrovi Angelino. Ha giocato anche lui nel Galatasaray. Cosa ne pensi? Sei felice? "Sì, ho giocato con lui al Galatasaray, è un mio amico. Ovviamente è sempre bello ritrovare qualcuno che conosci bene quando arrivi in un nuovo club. Lo vedrò presto, insieme agli altri miei compagni. Come ho detto, è un amico".

Quali sono i tuoi obiettivi e le tue prospettive con l'AS Roma? "Penso che in un grande club come la Roma gli obiettivi sono chiari: vincere più partite possibili e competere per qualche trofeo in questa stagione. Questi devono essere gli obiettivi in un club come questo".

Stai per compiere 27 anni. Pensi che sia arrivato il momento del definitivo salto di qualità? "Ovviamente è un grande passo in avanti per la mia carriera. Voglio migliorare, voglio giocare nella Roma. Ho avuto questa opportunità e ora sono qui".

Troverai un allenatore molto esperto, Claudio Ranieri. Cosa pensi di lui? "Ovviamente lo conosco, è una leggenda del mondo del calcio. Non vedo l'ora di lavorare con lui e con il resto dello staff tecnico, insieme ai miei nuovi compagni. Ripeto, non vedo l'ora".

Puoi descriverti e spiegarci che tipo di difensore sei? "Sono un difensore bravo con la palla. Mi piace difendere forte nei duelli e poi mi piace vincere".

Giocherai allo Stadio Olimpico. Che effetto ti fa una sensazione come questa? "E' uno stadio molto famoso, e ovviamente per me giocarci per la prima volta con la mia nuova maglia sarà speciale. Ci ho giocato un paio di anni fa, contro la Lazio, per cui è uno stadio che conosco già, ma sarà speciale giocarci con la maglia della Roma".

Indosserai il numero 25, per quale motivo? "Non c'è un vero e proprio motivo. L'ho indossato nei miei club precedenti, il Copenaghen e il Galatasaray e adesso lo porterò anche qui. E' un numero che mi piace ma non c'è nessun motivo".

Sapevi che qui il calcio è sentito in un modo incredibile, come una religione? Lo sapevi?

"Ne ho sentito parlare. So che le persone e i tifosi qui hanno grande passione per la squadra quindi per me è un aspetto positivo. Vincere qui ha un significato speciale. Penso che sia simile al mio club precedente e penso di esserci abituato. E' un club grande come la Roma dove hai l’obbligo di vincere".

Come immagini vivere a Roma? "Ho sentito solo cose positive sulla città. Anche un amico ha giocato qui lo scorso anno, Kristensen, e mi ha parlato bene della città. Non sono mai stato a Roma, nemmeno in vacanza ma ho sentito solo cose positive. Non vedo l'ora di scoprirla di più".

Tanti dei tuoi compagni sono campioni come Hummels, Dybala, Paredes. Cosa significa giocare con loro? "Sono dei grandi giocatori, molto esperti che hanno vissuto molte esperienze nelle loro carriere. Spero ci aiutino a vincere le partite. Per me è molto importante giocare con calciatori così. La loro presenza è molto importante per il club e per me".

Chi vuoi ringraziare per il tuo arrivo? "Prima di tutto la famiglia Friedkin per l'opportunità e per avermi portato qui. Poi la mia famiglia, la mia fidanzata, il mister e il direttore sportivo".

Hai già imparato qualcosa in romano? "Forza Roma".