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Getty Images
La Roma ha cominciato la stagione 2025-26 come aveva terminato la 2024-25, vincendo. L'anno solare sta vedendo i giallorossi viaggiare a ritmo Scudetto: 22 partite, 17 vittorie. Solo 4 pareggi e 1 sconfitta nel 2025, quest'ultima proprio contro l'Atalanta di Gasperini nel maggio scorso. Numeri incredibili che, se analizzati, mostrano un dato ancora più interessante. Ben 12 di questi successi, infatti, sono arrivati di misura, addirittura 10 per 1-0. La squadra di Ranieri nella seconda parte della scorsa stagione ha avuto la meglio con appena un gol di scarto su Udinese, Venezia, Parma, Como, Empoli, Cagliari, Lecce, Verona, Inter e Fiorentina, vincendo 8 di queste sfide per 1-0. Un rendimento confermato in questo avvio di campionato, che vede Mancini e compagni a punteggio pieno dopo due turni grazie alle vittorie (sempre per 1-0, ormai è d'obbligo) contro Bologna e Pisa. E nonostante in alcuni movimenti e trame di gioco si veda già la mano di Gasperini, questo è un rendimento alquanto insolito per l'allenatore di Grugliasco.
Basti pensare che l'Atalanta dell'anno scorso, che ha chiuso la stagione al terzo posto in classifica alle spalle di Inter e Napoli, aveva conquistato 9 delle 22 vittorie di misura e solamente 2 per 1-0. Un dato che stride, e non poco, se confrontato con quello della Roma-versione 2025, ancor di più considerando i successi arrivati con un solo gol segnato, di 'cortomuso'. Le squadre di Gasperini, come noto, fanno della prolificità dell'attacco uno dei loro punti di forza principali. L'anno scorso i neroazzurri sono stati il secondo miglior attacco della Serie A (78 gol segnati, uno in meno dell'Inter), due anni fa il terzo (72, dietro Milan e Inter) e nell'annata 2022-23 ancora il secondo (dietro il Napoli che ha vinto lo Scudetto). Insomma se questa, come pare evidente, è una delle caratteristiche cardine del neo-allenatore della Roma insieme all'aggressività tutto-campo e all'intensità nei 90', Gasperini è chiamato a trovare soluzioni per 'sbloccare' il reparto offensivo giallorosso e portarlo sui 'suoi' standard.
In casa Roma il 're' delle vittorie di misura è Soulé, con 4 reti (tutte in trasferta) contro Parma, Empoli, Inter e Pisa che hanno portato nella Capitale 12 preziosi punti. Dovbyk segue a ruota l'argentino, con 3 gol. Ora Gasp ha dalla sua un nuovo attacco rispetto alla passata stagione: è arrivato Ferguson, che non ha ancora trovato il suo primo gol in Italia, e anche un centrocampista di inserimento come El Aynaoui che ha qualche gol nelle gambe (l'anno scorso ne ha fatti 8 in Ligue 1). Il tutto in attesa di Bailey, che potrebbe dare linfa e alternative alla trequarti giallorossa. In questo inizio stagionale Soulé si è confermato una spina nel fianco delle difese avversarie e l'ingresso di Dybala a Pisa ha illuminato l'attacco della Roma, mentre El Shaarawy non ha effettuato alcun tiro verso la porta nelle prime due gare in cui è comunque partito da titolare e con la fascia al braccio. L'ex tecnico dell'Atalanta, poi, è chiamato a valorizzare sotto l'aspetto offensivo anche i giocatori già presenti in rosa come Koné, per il quale essere presente in zona gol sarà uno step necessario per consacrarsi come top, sempre tenendo a mente l'obiettivo di rivitalizzare Dovbyk e sfruttare le conclusioni da fuori di Cristante (l'anno scorso 4 gol e 3 assist, quest'anno la verticalizzazione per il 'fortunoso' gol di Wesley all'esordio contro il Bologna) e la vocazione offensiva degli esterni.
Marcello Spaziani
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