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Mourinho: “Sempre stato onesto con la Roma. Voglio restare nonostante i problemi”

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Le parole del mister: "La mia posizione sulla Superlega è la stessa della Roma. Mancini domani gioca, il ritorno di Smalling è ancora lontano"
Redazione

La conferenza stampa di José Mourinho alla vigilia di Roma-Napoli che si giocherà sabato 23 dicembre 2023. I giallorossi tornano in campo dopo la sconfitta per 2-0 contro il Bologna. Il mister scioglierà gli ultimi dubbi di formazione. Ultima gara del 2023 in casa per la Roma che chiuderà l'anno a Torino contro la Juventus.

MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA

Il mondo del calcio si è diviso sulla Superlega. Qual è il suo pensiero? “Io sono allenatore della Roma e la posizione della Roma è anche la mia. Non commenterò, ho tanta esperienza nel calcio e l’ho vissuto in differenti momenti ma non voglio fare nessuna analisi pubblica. La posizione della Roma è chiara e io sono l’allenatore della Roma”.

Il Napoli rimane sempre una delle squadre con i valori tecnici più alti di questo campionato. “Certo sono i campioni con merito e hanno vinto in modo molto chiaro l’anno scorso. Hanno perso un giocatore e ne hanno presi tanti. Sono la stessa squadra. Hanno perso un bravissimo allenatore però hanno un mister con esperienza di calcio e di Napoli. Hai detto bene, i risultati sono diversi. L’anno scorso a questo punto non avevano perso però sono la stessa gente e hanno lo stesso potenziale. Hanno una panchina con tante soluzioni. Il Napoli è il Napoli”.

Perché ha scelto di comunicare di voler restare alla Roma in questo momento nonostante i problemi del FFP e della possibile abolizione del decreto crescita? “Il motivo è il discorso che hai fatto. C’erano dubbi sulla mia posizione, tu hai parlato dei tanti problemi e si poteva pensare che nella mia testa ci potesse essere un dubbio. Magari si poteva pensare che qualche problema o frustrazione mi potesse creare dei dubbi. Ho detto in maniera chiara la mia posizione. Il mio obiettivo è che non ci sono dubbi e che non dobbiamo neanche parlarne. Tante gente poteva pensare che voglio rimanere oppure no. Per me non dipende da nulla. È così, io sono sempre stato diretto e onesto. Quando ho firmato con la Roma, una settimana dopo ho avuto una fantastica offerta e ho informato con onestà. Non ho accettato per rispetto della Roma. Ho avuto la possibilità di andare ad allenare al Portogallo ma la società mi ha detto che era importante rimanere e sono rimasto. Dopo Budapest ho informato il club dell’offerta araba e ho detto di no. La mia onestà finisce qua e voglio rimanere con tutte le difficoltà e con le cose negative. Questa è la mia posizione  e non ci sono dubbi. Adesso non voglio parlarne più di questa posizione”.

Dove possono migliorare Lukaku e Osimhen. Drogba era più forte? “Sono due attaccanti fortissimi diversi tra loro. Uno si abbassa di più e crea intesa con i compagni. L’altro è più diretto e dà più di profondità. Sono due bravissimi giocatori e la Serie A deve essere felice di averli entrambi. Potrebbero giocare in altri campionati. Sono due top, non c’è storia. Drogba era diverso da loro. Difficile paragonare, non mi è mai piaciuto fare queste cose. Osimhen è il miglior giocatore africano e Drogba lo è stato. Lukaku ha i genitori africani però è europeo e non rientra in quella classifica. Stiamo parlando di top player”.

Come sta Mancini. Kumbulla verrà convocato? “Kumbulla non andrà neanche in panchina. Procede bene il recupero, non è successo nulla ma ha bisogno di riposo e oggi non si è allenato. Forse tornerà in panchina con la Juventus. Paulo va bene sta recuperando nei tempi stabiliti ma domani sarà fuori. Mancini si è allenato oggi per la prima volta ma gioca domani. Se non ha triple fratture nella tibia gioca e la squadra ha bisogno di lui e gioca domani. Il recupero di Aouar è lontano. Smalling deve ancora tornare in campo, non ha fatto neanche allenamenti individuali. Manca tanto”.

Sarà difficile affrontare il Napoli nonostante i tanti problemi? “Problemi sui risultati non sui giocatori. Sono gli stessi dell’anno scorso senza Kim. Giocano quasi gli stessi 11 della squadra che ha vinto lo Scudetto. Le difficoltà sono quelle che noi conosciamo però quando li abbiamo affrontati il pareggio è stato vicino. Abbiamo perso 1-0 all’80’, abbiamo pareggiato a Napoli e perso senza meritare la sconfitta. Abbiamo fatto bene contro di loro senza avere i risultati che meritavamo. Speriamo di fare un risultato migliore. Kvara, Osimhen, Raspadori, Simeone sono molto bravi”.

 

 

 

 

 

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