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Roma, Monchi: “Siamo stati superiori al Barcellona. Di Francesco è forte”

Il ds giallorosso a Roma Tv: "Ho capito quanto è grande essere tifoso della Roma"

Redazione

L'impresa della Roma contro il Barcellona continua ad entusiasmare i tifosi giallorossi. Ai microfoni di Roma Tv è intervenuto il ds Monchi che ha commentato così la rimonta della squadra di Di Francesco:

Quante ore hai dormito?

"Quattro. Sono andato a letto alle 3 più o meno e mi sono svegliato alle 7 per andare un pò in palestra. Ha dormito così anche Pallotta".

Quanti messaggi hai ricevuto?

"Ancora non lo so. Non ho potuto rispondere a tutto, ma più di 300 sicuro. Il telefonino spagnolo è ancora staccato, quando lo accendo ce ne saranno altri. E’ sempre bello che le persone ti mandino un messaggio, significa che pensano a te e sono felici, è importante".

Che notte è stata? Quando hai capito potesse succedere?

"Prima della partita, io l’ho giocata tante volte nella mia testa e ho pensato che era importante arrivare a fine primo tempo con un gol senza prenderne. Era la strada giusta. Poi ho pensato che se avessimo fatto il secondo gol sarebbe arrivato da solo il terzo con il passare del tempo. La diamica era questa. I tifosi erano con noi, il Barcellona era in difficoltà. Fare il secondo gol era la cosa più difficile, quando Daniele ha fatto gol ho pensato la prima volta che ce l’avremmo fatta".

Avete rotto il “Mai una gioia". La Roma ha giocato fino all'ultimo secondo dell'ultimo minuto.

"La Roma è stata migliore del Barcellona, molto superiore ieri. E’ vero che loro hanno Suarez, Rakitic, Iniesta e Messi e in un minuto possono farti gol, ma la sensazione era positiva. Non siamo mai stati in difficoltà. Alisson non ha fatto una parata importante, la Roma è stata superiore anche perchè altrimenti il portiere sarebbe stato il migliore in campo. La Roma ha meritato la qualificazione nei 180 minuti. Il risultato di Barcellona era ingiusto per quanto visto in campo".

Hai compreso bene la nostra passione e voglia di vincere?

"Ieri sono stato l’ultimo a uscire dallo stadio per capire. Ogni volta che mi fermavano al semaforo, le persone volevano una foto. Erano tantissimi,  ho visto anche i video dopo a Trigoria e per le strade. Mi ha aiutato a capire quanto è grande questa società e quanto è grande essere tifoso della Roma".

Che cosa ne pensi del sistema di gioco?

"Ieri è stata la vittoria di Eusebio Di Francesco. Ho parlato con lui per capire com’era andato l’allenamento, mi ha detto che era andato bene e che i ragazzi erano pronti, dicendomi che avrebbe cambiato il modulo e avrebbe messo il 3-4-3 per fare qualcosa di diverso e dare più fisicità alla squadra. E' stata una scelta difficile. E’ difficile fare una cosa diversa dal solito. Lo ha fatto perchè era convinto. Ha fatto una scelta che prima della partita poteva sembrare strana, ma era convinto. Questo vuol dire che è un allenatore forte. Io lo sapevo prima, ma il nostro allenatore è forte".

Sei già al lavoro per costruire il prossimo anno?

"Si, questo è un lavoro continuo che inizia ogni volta che il mercato finisce. Sono molto contento del lavoro fatto dal mio scouting, sarà il primo mercato fatto come il mio lavoro qui a Roma, stiamo lavorando. Non significa che abbiamo preso già 5 giocatori ma che stiamo costruendo la nostra idea di squadra per il prossimo anno".

Chi vorresti affrontare in semifinale?

"Arrivati fino a qui sarebbe lo stesso. Potrei dire il Siviglia perchè significherebbe che il Siviglia ha fatto fuori il Bayern. Una volta eliminato il Barcellona, però, dobbiamo capire che con lavoro, umiltà e sostegno dei nostri tifosi possiamo arrivare ovunque. Tutti sono rimasti impressionati dal sostegno dei tifosi".

Cosa hai pensato al momento dell'assegnazione del rigore?

"L'arbitro ci ha pensato. Ho pensato che Piqué dovesse prendere il rosso. Ero un pò arrabbiato perchè il rosso sarebbe stato importante in quel momento".

Ora testa al derby

"Già da ieri sera pensavo al derby, come preparare la partita e motivare la squadra. Il mister stamattina era già a Trigoria per lavorare con i suoi collaboratori per preparare la partita. Va bene il perocorso della Champions ma non possiamo dimenticarci del campionato. Ci sono punti da conquistare per arrivare all'obiettivo".

Metà stadio non ha guardato il rigore di De Rossi che si è preso una grande responsabilità dopo l'autogol dell'andata.

"Ieri il copione del film è stata perfetto. Nessun romanista aveva pensato ad un copione del genere".

Cosa ti dava fiducia per la rimonta?

"Non ero convinto al 100% ma ci credevo. Dopo l'andata a Barcellona ho parlato con Di Francesco e ci siamo detti che il risultato era ingiusto. Abbiamo pensato che facendo la stessa partita senza fare autogol e con un arbitraggio corretto avremmo avuto delle possibilità. A Siviglia nel 2013/14 abbiamo giocato un ottavo di finale contro il Betis perdendo l'andata in casa per 0-2. Dopo la gara eravamo morti e tutti ci davano per spacciati. Il giorno dopo ci siamo parlati e abbiamo capito di potercela fare. Qui è successo lo stesso. La squadra è arrivata alla partita credendoci tanto e giorno dopo giorno ci siamo convinti".