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Monchi: “Contento per il Siviglia ma ora penso al presente. A Roma grande pressione, sto crescendo”

Il ds giallorosso dopo il passaggio ai quarti di Champions: "Abbiamo avuto un'evoluzione strana, ora stiamo raggiungendo il livello di inizio stagione e credo che stiamo giocando bene. Siamo più vicini a ciò che chiede l'allenatore"

Redazione

Dopo l'importantissima vittoria della Roma in Champions League contro lo Shakhtar e, di conseguenza, l'approdo ai quarti di finale, il ds giallorosso Monchi è tornato a parlare del Siviglia, club nel quale ha lavorato fino allo socorso giugno. Ecco le sue dichiarazioni rilasciate al quotidiano spagnolo Mundo Deportivo“Quando ho saputo che il Siviglia aveva segnato e mancavano pochi minuti sono rimasto contento. Ora però la mia testa è sulla Roma. Per i tifosi del Siviglia sarà una gioia dopo tanti anni ed è molto importante, sono felice per loro. Evitare il Siviglia ai quarti? Adesso ciò che voglio è solo vedere il nome della Roma a Nyon, per il resto vedremo cosa succederà“.

Poco dopo Monchi ha parlato anche a Radio Onda Cero. Ecco le sue dichiarazioni:

Più felice per la Roma o per il Siviglia?

Sono felice, in primis per la Roma perché è il club dove lavoro da 11 mesi, soffrendo e faticando all'inizio perché fuori dal mio contesto. Ovviamente sono felice anche per il Siviglia perché sapete che sono sevillista, però non è il momento di fare distinzioni. Sono molto contento e soddisfatto anche perché dopo molti anni di lavoro ho raggiunto i quarti di finale di Champions per la prima volta e la Roma ci è tornata dopo dieci anni.

Un sorteggio con il Siviglia sarebbe una buona notizia?

Lo è perché siamo tutte e due ai quarti, ma non sto assolutamente pensando a chi vogliamo incontrare e chi no. Voglio solo godermi questo momento per ora, perché ho fatto un cambio di vita molto grande. Oggi (ieri sera, ndr) voglio rilassarmi con chi mi è stato vicino in questo periodo, da domani inizieremo a fare la conta di chi è meglio incontrare. E' stata una partita molto tesa e difficile, ora è il momento di pensare a chi mi ha aiutato in questo passaggio così netto dopo una vita a Siviglia.

Più difficile fare il ds a Roma o a Siviglia?

E' differente, perché qui ho dovuto affrontare diverse novità. Non è stato facile perché a Roma c'è una pressione molto grande. E' la Capitale e ci sono nove radio che parlano ogni giorno della squadra. Ripeto, non è stato facile, ma a livello professionale mi ha permesso di crescere molto. Per tutti i professionisti è bello avere nuove sfide.

Chi ti ha detto che il Siviglia stava vincendo?

Ho una chat di amici del Siviglia, però la vera conferma l'ho avuta dal tabellone dell'Olimpico.

Quale Roma ti piace di più tra questa e quella di inizio campionato?

Abbiamo avuto un'evoluzione strana. Dicembre è stato un mese molto complicato, ora stiamo raggiungendo il livello di inizio stagione e credo che stiamo giocando bene, sia in campionato che in Champions. Siamo più vicini a ciò che chiede l'allenatore. Fortunatamente non si stanno ripetendo gli infortuni di prima e la profondità della rosa ci permetterà di essere competitivi nelle due competizioni perché in campionato abbiamo l'obiettivo di entrare in Champions.

Verrai a Siviglia durante la settimana santa?

No, verrò durante la sosta qualche giorno in Spagna. La settimana santa sarò a Roma perché ci sarà il campionato. Sarà l'occasione per conoscere meglio le tradizioni della città durante questo periodo particolare. Sono stato al Vaticano ma non ho avuto modo di conoscere Papa Francesco che è un grande appassionato di calcio.