La Roma è pronta a proseguire il suo tour de force con le ultime due tappe. In otto giorni la squadra di Juric ha affrontato Udinese, Athletic Bilbao e Venezia tutte in casa, conquistando alla fine 7 punti. Per Ivan Juric è stato il primo trittico con un impegno europeo e la squadra nella fatidica terza partita di ieri ne ha risentito, come ha ammesso lo stesso tecnico. Alcuni giocatori sono sembrati un po' scarichi con e senza il pallone, poi è servito l'ingresso di Pisilli per dare freschezza e dinamismo. Ma ora il calendario resta fittissimo e la Roma dovrà sfidare l'Elfsborg giovedì e poi il Monza, entrambe in trasferta. E per forza di cose Juric dovrà far ruotare i giocatori. Perché diversi elementi rischiano di essere spremuti, a partire dalla difesa che ha visto pochissimi cambi nelle ultime partite. In primis Angelino, che ha giocato per 90 minuti sette partite su sette della Roma in questa stagione, da braccetto mancino o da esterno. Come lui c'è Evan Ndicka, che però ai 630 minuti complessivi ne aggiunge pure altri 180 con la Costa d'Avorio. Un vero e proprio stacanovista da nove partite complete in 42 giorni, una ogni quattro giorni e mezzo.
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Roma, Mancini acciaccato e Ndicka stacanovista: è ora del turnover anche in difesa
Controlli per Mancini, si scalda Hermoso. E Hummels punta l'esordio
—E per Gianluca Mancini è valso lo stesso di Angelino, almeno fino al 57' del match col Venezia, quando si è dovuto arrendere per un problema alla coscia accusato nel primo tempo. Si è accasciato, ha stoppato il cambio con Hermoso che era già pronto e poi ha stretto i denti prima di lasciare il campo. Oggi il difensore si è sottoposto a degli esami, per lui un turno di stop in Svezia giovedì sera pare inevitabile anche per non peggiorare la situazione. Quasi scontato il ritorno da titolare di Hermoso dopo la panchina di ieri, ma la necessità di vincere (causa pareggio all'esordio) può limitare il turnover al centrale toscano. Ndicka dovrà stringere i denti, in attesa della prima da titolare di Mats Hummels, di cui ora ci sarà particolare bisogno: Juric potrebbe sganciare l'ex Bayern Monaco e Borussia Dortmund e fargli trovare i primi minuti in queste due partite. Qualcuno spera anche da titolare, visto che l'ivoriano sarà praticamente onnipresente insieme allo spagnolo. Per questo, a differenza di quanto fatto col Venezia (appena tre cambi rispetto al match di giovedì), stavolta ci sarà bisogno di qualche rotazione in più tra Elfsborg e Monza. E vale per la difesa come per il centrocampo, visto che Cristante è l'unico del reparto ad aver giocato tutte e tre le ultime partite da titolare (Le Fée resta ancora un mistero). Idem per Artem Dovbyk, ieri come il numero 4 apparso compassato anche in fase di pressing. A questi va aggiunto Zeki Celik, vero e proprio jolly tra difesa e mediana, che però già per la partita contro i lagunari era in dubbio e ha recuperato quasi in extremis. La mancanza di alternative nel suo ruolo (dovrebbe spostarsi El Shaarawy) costringe a non tirare troppo la corda anche con lui. Sulla trequarti invece scalda nuovamente i motori Baldanzi, con Dybala non al meglio e anche oggi in regime personalizzato a Trigoria dopo l'infortunio contro il Bilbao.
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