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Roma-Manchester City 0-2 LE PAGELLE: Mbiwa bodyguard, Naiggolan e Cholevas non mollano un centimetro. A festeggiare però sono i Citizens

In difesa ancora meglio Mbiwa di Manolas mentre a centrocampo è sempre Nainggolan a dettare le regole. Totti opaco, Gervinho e Ljajic sfortunati

Francesco Balzani

Risultato bugiardo e Roma fuori dalla Champions. Se togliamo gli occhi dal tabellone però non possiamo non applaudire la squadra giallorossa a cui si imputa solo qualche errore di troppo sotto porta. In difesa ancora meglio Mbiwa di Manolas mentre a centrocampo è sempre Nainggolan a dettare le regole. Totti opaco, Gervinho e Ljajic sfortunati.

DE SANCTIS 6: Impossibile anche solo immaginare di parare lo scaldabagno di Nasri. Nel primo tempo due volte su Milner: così così la prima, bene in uscita sulla seconda. Dopo la papera col Sassuolo gioca meno il pallone coi piedi.

MAICON 6: Di Milner se ne frega il giusto. Più ala che terzino, il Colosso è l’arma in più di Garcia nelle soluzioni offensive. Mansioni che lo distolgono spesso dai lavori di copertura, ma non ne limitano l’essenzialità.  Esce stremato. (76’ Florenzi ng)

MANOLAS 5,5: La presenza non la fa mai mancare però sembra meno imperiale rispetto alle prime uscite e solo in rare occasioni mette il muso fuori dalla zona di competenza. Si alterna con Mbiwa nel martellare Dzeko e coglie in pieno quel palo che fa tremare anche San Pietro. Il gol di Zabaleta è la botta finale.

MBIWA 6,5: Obama si è appuntato il suo numero di telefono, non sia mai serva una guardia del corpo in più. Django affronta a mani nude Dzeko ed esce vincitore in quasi tutti i round. Bene, come al solito, anche in fase di impostazione. Ad oggi è il miglior difensore della rosa. Chi lo avrebbe detto.

CHOLEVAS 6,5: Mezzo sedere di Hart gli nega la gioia del gol dopo 5 minuti. Il greco dalla faccia maleducata cresce di partita in partita e anche senza fare sfaceli regge botta contro Jesus Navas. Almeno Garcia ora sa di chi fidarsi a sinistra.

NAINGGOLAN 6,5 : A vederlo spadroneggiare a tutto campo ci si domanda perché sia rimasto in Sardegna tutto questo tempo. Rajda non è solo un guerriero. A dimostrarlo il lancio alla Totti per Gervinho a fine primo tempo. Fino alla fine non molla un centimetro. Uno così in Premier farebbe faville.

KEITA 5,5: Nasri lo marca a uomo per tutto il campo togliendogli il fiato e offuscandone i pensieri. Il maliano tiene in piedi la lavagna e prova in tutti i modi a non far perdere la bussola alla squadra ma alla distanza cala quasi sparendo dal campo.

PJANIC 5,5: Stasera, soprattutto nella ripresa, si è dovuto preoccupare più di cucire gli strappi che di tessere trame. Sarto d’alta scuola dal genio un po’ offuscato ci prova dalla distanza nella ripresa, ma trova Hart sulla sua strada. Quando sale palla al piede non sempre trova compagni in grado di muoversi senza palla.

LJAJIC 6,5: Dopo l’esame di italiano, ha preso pure la patente europea. Adem è ovunque e palla al piede è l’unico a creare la superiorità numerica e a provare la giocata vincente. Non gli riesce il colpo da biliardo, ma la stecca non gli cade mai dalle mani. Esce un po’ a sorpresa e sfoga tutta la sua rabbia per quel pallone calciato alto dopo una serpentina degna di Aguero. (67’ Iturbe 5,5: Meno sereno rispetto a Ljajic, si vede)

TOTTI 5,5: E’ sempre il centro di gravità permanente della Roma seppur con qualche sbavatura in più rispetto alla gara d’andata. Il capitano stretto nella morsa di Fernando e Mangala non ripete le magie dell’Ethiad  (70’ Destro ng: ha la palla del pareggio ma trova la deviazione di Zabaleta sulla linea)

GERVINHO 6,5: Tutti fuori dai binari, passa il Frecciarossa. Quando la Roma alza il passaggio a livello l’ivoriano trova sempre il varco per entrare in galleria. Il muro del City trema, ma non crolla complice anche qualche errore di precisione dell’attaccante. Resta il pericolo numero uno della Roma.

GARCIA 6: Fa la voce grossa schierando tutti i tenori. Fa bene perché nel primo tempo a giocare meglio, così come a Manchester, è la sua Roma. La sfortuna, qualche errore davanti (dove continua a mancare un grande bomber) e un paio di parate di Hart gli bloccano per la terza volta in carriera la strada agli ottavi. Il risultato è bugiardo e premia il City, forse più esperto e cinico. Se non fosse per quel 1-7 la Roma uscirebbe a testa alta dalla Champions.