L'ultima volta che ha messo piede all'Olimpico era gennaio. Lazio-Fiorentina era finita da un pezzo, i tifosi avevano già svuotato gli spalti, i compagni stavano salendo sul pullman. Edoardo Bove invece no. Era tornato in campo da solo, con addosso ancora la tuta, e aveva fatto due passi sul prato. Domenica ci tornerà ancora. Per la prima volta da avversario della Roma. Una prima volta diversa da quella vissuta lo scorso 27 ottobre, nella gara di andata al Franchi. Perché prima di tutto c'era stato il gol. Da ex. La Roma lo aveva ceduto in estate, dopo due anni da titolare e qualche rimpianto. A Firenze aveva trovato spazio, stava facendo bene. Poi si era fermato tutto. Il ritorno all'Olimpico contro i giallorossi chiude forse un cerchio. Perché in tutto questo, Roma non è mai stata lontana. Qui ha casa con la compagna Martina, qui torna ogni volta che può. A giugno, poi, si aprirà un altro capitolo. Più burocratico. Bove è in prestito dalla Roma e a fine stagione tornerà formalmente di proprietà del club giallorosso. Un altro passaggio sull'asse Firenze-Roma, un tavolo in cui tutti gli attori dovranno sedersi. La Roma, la Fiorentina, il ragazzo. Per capire insieme la strada migliore per il futuro.
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La Repubblica
Roma, l’Olimpico e la sua Boreale: Bove torna a casa
Il centrocampista torna dove tutto è iniziato. Domenica sarà un mix di emozioni e a giugno il futuro è un rebus
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