news as roma

Roma, lo sguardo rivolto al futuro

(StadioSport.it – A.Nardo) Quando il dito indica la luna, lo stolto guarda il dito e non la luna. Rifacendoci ad uno dei proverbi più famosi, potremmo dire che la Roma di oggi è il “dito” e la Roma del domani è la “luna”.

Redazione

(StadioSport.it - A.Nardo) Quando il dito indica la luna, lo stolto guarda il dito e non la luna. Rifacendoci ad uno dei proverbi più famosi, potremmo dire che la Roma di oggi è il “dito” e la Roma del domani è la “luna”.

E’ un po’ da stolti limitarsi ad osservare e giudicare il presente, senza tener conto delle prospettive a lungo termine. E’ vero, fin qui il nuovo corso ispano-americano non ha convinto del tutto. Ci si attendeva un ingresso in grande stile dei nuovi proprietari, con investimenti sontuosi e colpi da favola. Ed era auspicabile un lavoro migliore da parte del tecnico Luis Enrique, più logico e lineare, vicino al modus operandi di Pep Guardiola e non a quello del mai rimpianto Carlos Bianchi. I risultati parlano chiaro: settimo posto in classifica dopo dieci giornate di campionato (a -7 dalle capoliste Udinese e Lazio) ed eliminazione prematura dall’Europa League. Il brodino di Novara è stato salutare, ma non basta a risollevare l’umore dell’esigentissima piazza romanista. Ora come ora, non c’è esaltazione. A tre mesi dall’ufficiale passaggio di consegne tra la vecchia e la nuova gestione, la Roma è ancora una semplice idea in fase di sviluppo.

Gran parte degli attuali punti interrogativi sembrano destinati ad esser sostituiti da risposte certe e rinfrancanti. Quando? Nei prossimi mesi, con calma e pazienza. La verità è una soltanto: il club sta vivendo una fase di completa rifondazione. In programma c’è la cancellazione totale del pessimo lavoro svolto dal 2008 ad oggi, sul piano economico, tecnico e manageriale. Molti interventi “energici e sostanziali” sono già stati compiuti (dirigenza sostituita in blocco e squadra ricostruita per metà), ma non è finita qui. Siamo solo all’inizio, e da qui alla prossima estate assisteremo ad altre molteplici variazioni. In primis, ci sarà da risistemare la situazione finanziaria con gli aumenti di capitale previsti. Poi, gradualmente, verrà completato lo “stravolgimento” dell’organico. Durante l’ultima campagna acquisti, il direttore sportivo Walter Sabatini ha portato a Trigoria la bellezza di undici nuovi elementi. Nonostante ciò, Luis Enrique è ancora alle prese con una contemporanea serie di ingomranti esuberi e pedine mancanti. Tra le sessioni di gennaio e giugno, il processo di restyling sarà definitivamente ultimato.

Come? Semplice. Ora che Franco Baldini ha lasciato la nazionale inglese, riappropriandosi del posto lasciato libero sei anni fa, l’ex ds di Lazio e Palermo è tornato ad occuparsi quasi esclusivamente delle questioni di mercato. E pronti e via, ecco il colpo: Nicolas Lopez, 18 anni, detto “El Conejo”, fantasista uruguaiano del Nacional Montevideo. Nuovo talento, inedita “gemma” fuoriuscita dal cilindro del dirigente umbro, che va ad aggiungersi ai vari Kjaer, José Angel, Pjanic, Lamela, Bojan, Borini. Talentuosi e intriganti Under 23 destinati ad incarnare la futura ossatura della Roma. Tanti andranno via a breve (Cassetti, Juan, Taddei, Simplicio, Borriello), pochi baluardi della vecchia guardia resteranno (Burdisso, Totti, probabilmente De Rossi, la cui vicenda contrattuale è ormai giunta alle battute finali). Oltre a Lopez, da qui agosto arriveranno almeno altri sette nuovi titolari. Dopodiché la “revolucion” sarà completa e la Roma, finalmente, potrà aprire il suo ciclo.