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Roma-Liverpool, parla Luciani dalla Questura: “Nessun allarme specifico. I tifosi Reds non saranno confinati”

Le dichiarazioni del Commissario Capo: "Siamo al lavoro da diverse settimane. L’attenzione rimane alta e massima, ma sempre con l’obiettivo di far vivere ai tifosi di casa e ospiti una giornata di sport in un’ottica d’inclusione"

Redazione

Roma-Liverpool non si giocherà soltanto in campo, ma anche fuori. A pochi giorni dalla semifinale di ritorno di Champions League, il Commissario Capo Giorgio Luciani, funzionario dell’ufficio ordine pubblico della Questura di Roma, è intervenuto ai microfoni di Radio Radio TV. Ecco le sue dichiarazioni:

Quali sono le preoccupazioni reali per questo arrivo in massa dei tifosi del Liverpool?

Noi stiamo già lavorando da parecchie settimane, ancor prima della partita di andata a Liverpool. Non ci sono preoccupazioni specifiche. Diciamo che è un match importante sia dal punto di vista sportivo che da quello dell’ordine pubblico. Le misure rimangono alte come qualsiasi altra partita, ovviamente con un’attenzione ancor più alta visto l’arrivo massiccio di tifosi inglesi.

C’è il timore che ci sia voglia di vendetta dopo quello che è successo a Liverpool?

Noi non abbiamo particolari indizi che ci portino a pensare questo. Non ci sono riferimenti o allarmi particolari in questo senso. L’attenzione rimane alta e massima, ma sempre con l’obiettivo di far vivere ai tifosi di casa e ospiti una giornata di sport in un’ottica d’inclusione. I servizi cominceranno dal giorno prima con un controllo capillare del territorio metteremo forze in campo ma sono forze che avevamo previsto già prima della partita di andata perché sarà una partita delicata in tutti i sensi. Particolari allarmi non ce ne sono.

Per fare in modo che ci sia meno contatto possibile tra le tifoserie, vista anche la concomitanza del concerto del primo maggio, è previsto un “confinamento” dei tifosi ?

No, nessun confinamento. I tifosi del Liverpool saranno invitati a godersi la città. Noi abbiamo predisposto dei sistemi di vigilanza e sicurezza per evitare qualsiasi tipo di problematica, però non ci sarà alcun tipo di confinamento, di zone particolari, quindi i tifosi inglesi come quelli di casa potranno godersi la città prima del match e anche durante il match garantiremo la massima tranquillità e vivibilità della città.

I numeri che abbiamo letto sono veri? C'è un dispiegamento di forze maggiore rispetto alle altre partite, si parla di mille uomini...

Ve lo confermo, ma vorrei porre l’attenzione su un dato specifico rispetto al passato: uno stadio così pieno, una tifoseria ospite così numerosa, a Roma non l’abbiamo avuta. Poteva essere il Liverpool, il Real Madrid o il Bayern Monaco, noi avremmo comunque predisposto un servizio di sicurezza elevato e con questi numeri. Ci sdaranno quasi 63mila persone allo stadio con quasi 5 mila tifosi ospiti che probabilmente arriveranno già dal primo maggio. I numeri sarebbero stati comunque questi, a prescindere dallo spiacevole episodio di Liverpool. Non ci scordiamo che, a prescindere dall’evento sportivo, dall’eventuale astio fra le due tifoserie noi dobbiamo sempre porre l’attenzione anche sulla questione del terrorismo, quindi l’impiego delle forze dell’ordine è sempre alto e molto attento anche e soprattutto per quel fenomeno. Quando si hanno questi numeri di persone che vivono il centro cittadino, noi ovviamente predisponiamo sempre un servizio importante a tutela delle persone. Ma nulla di eccezionale rispetto a quello che succede in altre occasioni.