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Roma-Liverpool, l’appello dei tifosi: “Coloriamo lo stadio. E’ il nostro sogno, si può fare” – FOTO

Il comunicato dei tifosi: "Perché se noi non siamo abituati a certi palcoscenici, loro non sono abituati all'amore di Roma"

Redazione

Archiviato il Chievo è il momento di buttarsi anima e cuore sul ritorno con il Liverpool. AllaRoma serve una nuova impresa, la squadra ci crede, i tifosi pure. E ci tengono a farlo sapere, con un comunicato che carica e commuove.

"Eccoci qua ragazzi, siamo di nuovo al punto in cui non abbiamo nulla da perdere, abbiamo nuovamente bisogno di una rimonta. Davanti agli occhi c'è ancora la gioia della partita contro il Barcellona, bene, levatevela, perché non basterà a passare il turno. Mercoledì porta allo stadio la tua sciarpa, la tua bandiera, porta ciò che più ti appartiene da Romanista. Coloriamo ogni spazio. Porta la tua voce, non negarla quando ti verrà chiesto di alzarla. Sarai concentrato sulla partita, lo sappiamo, lo siamo tutti. Vorresti giocare per dare il tuo supporto alla squadra, lo sappiamo, lo vorremmo tutti. Eppure solo cantando e tirando fuori tutto ciò che hai dentro potrai davvero far parte di quegli undici ragazzi in campo. La curva inizia il coro, le tribune e i distinti lo seguano sempre, non immaginate la differenza che farà. Sii parte di quel qualcosa che si vive e non si spiega, la voce torna, una semifinale cosi. non si può sapere. Mercoledì può finire un sogno, che é la rivincita dei nostri padri e la storia dei nostri figli, se vogliono prendercelo, devono venire a togliercelo dalle mani, perché noi saremo lì a proteggerlo, in tanti, in tutti. Con chi vuole crederci, con chi, lontano da ogni razionale ragionamento, darà comunque tutto ciò che può dare, consapevole che è l'unica cosa da fare. Provarci non costa nulla, mentre arrendersi costa la dignità. Perché se noi non siamo abituati a certi palcoscenici, loro non sono abituati all'amore di Roma. Non servono allenatori, non servono critiche, non servono lamenti. Vogliamo solo la tua voce e quella sana incosciente speranza che ogni romanista ha dentro di sé e che ci fa dire: FORZA ROMA, SI PUO' FARE".