All’Olimpico è già tutto pronto per la sfida di domani sera tra Roma e Lione, gara di ritorno degli ottavi di finale di Europa League. Alla vigilia del match, il tecnico giallorosso Luciano Spalletti è intervenuto in conferenza dalla sala stampa di Trigoria. Al suo fianco presente anche Edin Dzeko.
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Spalletti: “Qualificazione aperta, niente paura”. Dzeko: “Siamo forti, dimostriamolo” – AUDIO – FOTO – VIDEO
Il tecnico ci crede: "In base al valore dei miei giocatori, abbiamo il 60% di possibilità di passare il turno. Cosa dirò a Pallotta? Ascolterò...". Il centravanti: "Nel calcio tutto è possibile"
Ecco le parole di Spalletti:
Bollettino medico: “Il dottore mi ha dato due o tre situazioni su cui fare chiarezza. Per quanto riguarda quella di Peres, gli esami sono negativi e vedremo oggi durante l'allenamento come si svilupperanno nella realtà gli esercizi per vedere come risponde il flessore sinistro. Perotti ha avuto quel risentimento prima di partire per Palermo al flessore destro, però poi si è allenato e ieri ha fatto quello che doveva fare. Quindi se ci sarà una conferma anche oggi, è come se fosse disponibile. Per quanto riguarda Emerson il dottore ha detto: 'Dicono al tendine rotuleo, ma non è quello. E' il tendine del quadricipite della coscia sinistra', perché le stesse informazioni se si hanno di traverso non sono poi quelle esatte. Poi non c'è nessun altro”.
Come si affronta tatticamente, anche alla luce di quello che è successo all'andata, una partita come quella di domani?
Si affronta andando a valutare bene quello che è successo nella partita precedente e quello di cui abbiamo bisogno in funzione del risultato precedente. Si può anche prendere in considerazione quello che non abbiamo saputo scegliere della partita precedente. Io ho visto molte cose fatte bene, quelle fatte male si prendono in considerazione perché, visto il primo tempo, si può fare diversamente ed andarci a lavorare nella maniera corretta. Noi abbiamo assolutamente voglia, abbiamo questo doppio desiderio domani sera. Sicuramente non vagheremo in giro per il campo.
Come ha trovato la squadra dal punto di vista mentale dopo la vittoria di Palermo?
Io la mia squadra la trovo sempre abbastanza bene quando ci parlo. Come ho già detto più volte, io gli riconosco questa maturazione, questo dialogo sempre aperto dove loro sono pronti a prendere in esame o a fare delle analisi in maniera approfondita e corretta per poi comportarsi di conseguenza. Io non ho mai visto dubbi nella mia squadra. E' chiaro che domani sera ci sarà bisogno di qualcosa di più, che è quello di non fare errori di valutazione durante la partita. Come diceva prima Edin, c’è questo risultato abbastanza importante che ci penalizza, però poi bisogna sempre vederlo con degli occhi giusti. Anche se avessimo perso 1-0 noi domani sera per qualificarci avremmo dovuto fare 2 gol. Di conseguenza è quella la strada. E visto quello che è successo e andando ad analizzare, la cosa è lì a portata di mano.
Cosa dirà a Pallotta?
Prima di tutto quando arriverà lo saluterò in maniera molto cordiale, perché io non ho niente di particolare da dirgli, ascolterò quello che avrà da dirmi lui. Non mi sembra che ci siano i presupposti per far venire fuori il casino che è venuto fuori. A me sembra corretto che un presidente possa dire le cose a un suo allenatore al quale ha dato in mano una squadra importante. Poi io devo portare a casa quelli che sono i risultati. Spero che siano soddisfacenti per lui conoscendo quello che succede, punto e basta. Poi io non ho da dire niente, ho solo da ascoltare.
Lione e Roma sono due tra le squadre che segnano di più in Europa. Una partita come questa si gioca più sugli errori in fase difensivae? Chi sbaglia meno potrebbe passare il turno? Sta pensando effettivamente di tornare alla difesa a 4?
Sarà una partita delicata sotto l’aspetto delle prese di posizione e delle attenzioni. Per noi una delle priorità per quanto riguarda la nostra difesa sarà sulle verticalizzazioni improvvise che loro faranno, perché dobbiamo fare la partita e dobbiamo andare dentro. Dovremo dare ritmo e cercare subito di far gol. Poi nel tentativo di dare ritmo e di forzare la causa non dovremo perdere mai di ordine, e dovremo avere questo equilibrio sul tentativo degli avversari di ripartenza improvvisa. Questo lo dobbiamo assolutamente fare. Per quanto riguarda il fatto delle difese deboli, penso che sia più una qualità dell’attacco delle 2 squadre. Sia noi che loro abbiamo giocatori forti nel reparto offensivo, quindi dipende da questo. La squadra può giocare come ha sempre giocato ultimamente, ma si può anche cambiare e si può andare a giocare anche a 4, se questo suona meglio. Quello che è fondamentale è l’equilibrio della squadra. Quando abbiamo preso gol a Lione, la squadra era numericamente a posto ma ha comunque preso gol, è segno che non c’è equilibrio nella disposizione tattica e in quello che invece è avvenuto. Poi si può giocare in tutte le maniere. Come ho detto prima, noi dobbiamo uscire senza rimpianti, dobbiamo andare a fare questa partita senza nessun timore di paura. Dobbiamo pensare che il risultato dell’andata è avvenuto ma che non significa assolutamente niente, e mi aspetto che domani sera la mia squadra faccia questo. In base a tutte le ultime considerazioni che abbiamo fatto, io sono estremamente convinto che loro domani sera mi verranno a fare la partita diventando delle stelle nella serata, non andando lì ad aver timore che succeda di prendere gol. Poi prendere gol ci può stare, ma la qualificazione è sempre aperta anche prendendo gol, perché 3-1 è un risultato che può avvenire. Io sono convintissimo che noi dentro la partita domani sera riusciremo a ragionare, a respirare e a fare quello che ci sarà bisogno di fare in questi 90′.
Emerson lo valuterete oggi durante l'allenamento e poi vedrete se convocarlo oppure sarà convocato anche se non sta benissimo?
Se può essere utile durante la partita anche partendo da fuori è chiaro che lo portiamo. Se non può giocare domani si va in 18, quindi c'è da trovare qualcuno che deve restare fuori. Quindi se sta male non si porta un giocatore che ha problemi lasciando fuori qualcuno sano. Si fanno le valutazioni approfondite che vuole il caso, sia a livello di scelte possibili che di problemi fisici, e poi si traggono le conclusioni. Ma vanno fatte oggi dopo l’allenamento, perché è la risposta di quella che sarà la conseguenza delle stimolazioni che avrà in allenamento che dirà poi tutto.
In 42 partite 17 volte avete fatto un risultato che vi qualificherebbe. Il 18esimo vi manderebbe ai supplementari. Quasi la metà. Si sente di avere il 50% di possibilità di passare il turno o in Europa cala un po' questa percentuale?
No, io di queste percentuali ne ho già parlato con i ragazzi. In base a quello che è il valore dei miei giocatori, sento di avere il 60% di possibilità di passare il turno.
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Ecco le parole di Dzeko:
Secondo te la squadra come deve affrontare la partita di domani mentalmente?
Secondo me domani sarà anche più difficile rispetto alla prima partita, perché adesso dobbiamo fare minimo 2 gol per superare il turno. Tutti dicono che siamo una squadra forte, e anche io la penso così. Ma secondo me lo dobbiamo dimostrare domani, perché domani è la partita per dimostrare se siamo forti o no.
Quali sono le chiavi per affrontare il Lione domani?
Secondo me come abbiamo fatto nel primo tempo a Lione, perché nel primo tempo abbiamo fatto abbastanza bene, abbiamo fatto 2 gol e anche altre occasioni. Il primo gol loro è arrivato su punizione laterale, abbiamo sbagliato noi. Dobbiamo concentrarci di più in queste situazioni, perché anche noi possiamo fare questo primo gol importante da punizione. Naturalmente penso che il Lione nel secondo tempo ha giocato in un modo molto aggressivo e noi no, e anche per questo dobbiamo fare anche noi così, dobbiamo essere aggressivi dal 1’ alla fine, perché solo così si può passare.
Ha detto che questa è la miglior stagione della sua carriera. Le dispiacerebbe chiuderla senza un trofeo?
Ancora non è la migliore, ci sono altri due mesi da giocare. Penso che posso migliorare, e come posso farlo io può farlo anche la squadra. Domani sarà una partita dove dovremo dare tutti un po’ di più rispetto a quello che stiamo dando ultimamente, poi si vedrà.
In estate dicevi che se fossi stato un giocatore da 50 gol saresti costato 80 milioni, adesso sei a 30 e ti resta un bello spicchio di stagione da giocare. Hai sorpreso anche te stesso del rendimento di quest’anno? Sei diventato veramente cattivo come ti chiede Spalletti?
Forse ancora non così cattivo come vuole il mister. Sì, mi ricordo quando ho fatto quell'affermazione. Io ho avuto sempre fiducia in me stesso, anche l’anno scorso quando non ho fatto molto bene nel mio primo anno in Italia. Ma come dico sempre, non voglio guardare indietro ma sempre avanti. Per adesso voglio fare sempre di più, voglio aiutare la squadra perché ha bisogno di me. Magari domani posso fare una buona partita e aiutare la squadra a passare il turno.
La curva ha fatto sapere che non ci sarà anche domani e l’Olimpico in generale faticherà a riempirsi. Secondo te questa Roma meriterebbe uno stadio diverso e più pieno? Come mai faticano a riempirsi anche gli altri settori dello stadio dove le barriere non ci sono?
L'unica cosa che posso dire è che per la squadra è sempre meglio, e più facile, quando lo stadio è pieno, perché noi abbiamo bisogno dei tifosi. Questa è l’unica cosa che posso dire. Lo abbiamo visto anche a Lione, lo stadio era pieno e anche quando siamo passati in vantaggio volevano fare di più perché i tifosi sono stati sempre dietro di loro. E poi hanno fatto 3 gol con il sostegno dei tifosi. Spero che magari in futuro cambierà qualcosa anche per noi, perché questa società e questa squadra hanno bisogno di tifosi che possano essere sempre dietro di noi.
Hai visto Barcellona-Psg? Ti ha fatto cambiare idea su cosa è possibile e cosa no?
Certo che l’ho vista, tutti l'hanno vista. Tutto è possibile, non è stata questa partita a farmi cambiare idea. Quando stavo al Manchester City abbiamo vinto il nostro primo scudetto dopo 44 anni negli ultimi 3 o 4′ della partita, perché fino al 91′ eravamo ancora 1-2 per il QPR. Poi ho segnato io per il 2-2 e un minuto dopo Aguero ha segnato il 3-2 e abbiamo vinto lo scudetto. Nel calcio tutto è possibile, io ci credo sempre.
Al termine della conferenza, Spalletti e Dzeko hanno parlato anche ai microfoni di Sky Sport.
Ecco le parole di Spalletti:
Rimonta difficile ma non impossibile...
Difficile... E' una partita dove non dobbiamo commettere nessun errore, non ci verrà perdonato niente però la partita è possibile vuoi perché i risultati che ci riguardano questa stagione ci vedono per il 50% gol superiori a quelli che necessitano per la qualificazione domani sera. Dipende da che punto di vista si guarda perché poi se avessimo perso 1-0 sarebbe stata la stessa cosa, noi dobbiamo fare due gol per qualificarci e la mia squadra ha assolutamente le carte in regola e le qualità per poterlo fare.
Che percentuali di passaggio del turno sentite di avere?
Io prima in conferenza stampa ho detto del 60% ed è per rafforzare la convinzione nei miei calciatori che tutto è possibile poi è chiaro che partendo da quel risultato li loro sono in vantaggio ma la qualificazione ce la giochiamo domani sera.
E' atteso l'arrivo di Pallotta: oltre a good morning cosa gli dirà?
Io non ho da dire niente al presidente, secondo me quello che è venuto fuori è anche eccessivo in quella che è stata una sua esternazione. Essendo lui il capo e il boss della società è chiaro che deve controllare tutti quelli che lavorano nella Roma, io sono uno di questi e lui mi può dare indicazioni in conseguenza di quelle che erano le sue aspettative.
Ecco le parole di Dzeko:
"Dobbiamo dimostrare di essere più forti, io penso che abbiamo perso il primo tempo e penso che sarà dura, siamo forti ma dobbiamo dimostrarlo".
Atteggiamento?
Dobbiamo dare un po’ di più perché domani serve tutta la squadra, servono 90′ di aggressività, alti con la difesa perché i loro attaccanti sono forti.
Delusione finire la stagione senza titoli?
È sempre un peccato non vincere niente, abbiamo bisogno di trofei e speriamo in futuro di vincere.
Il 6-1 del Barcellona sul PSG?
Nel calcio tutto è possibile, pensate a come ho vinto lo scudetto con il Manchester City.
Il pubblico?
Come dico sempre, abbiamo bisogno di loro, dei nostri tifosi perché con loro è sempre più facile. Speriamo che domani siano tanti.
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