Ieri sera, a San Siro, sono arrivate altre due reti in ripartenza: per la Roma si tratta del 9° e 10° gol subito in contropiede. Nessuna squadra in Europa ne ha concessi di più finora. E se è vero che il Milan ha una rosa superiore (concetto che nella mente dei romanisti si è affermato quando al 59' sono entrati Gimenez e Joao Felix), per vincere partite contro una squadra del genere non puoi permetterti di concedere chilometri di spazio.


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Roma, l’incubo ripartenze: nessuno ha concesso più gol in contropiede in Europa
Ancora l'incubo ripartenze
—Nel calcio poco, se non nulla, succede per caso. I problemi della Roma sulle ripartenze sono cronici e il secondo gol concesso ad Abraham, lanciato in porta solo davanti a Svilar, non è accettabile. Soprattutto perché arriva con modalità pressoché identiche a quelli subiti anche ad Alkmaar e Bologna. Una linea difensiva molto bassa anche quando si è in possesso vicino alla porta avversaria (10-15 metri sotto la metà campo), un centrocampo che fatica ad accorciare e si ferma per qualche strano motivo, cercando di intercettare un passaggio (invece di correre all'indietro) e gli esterni a tutta fascia che inevitabilmente non riescono a tornare in tempo.
Dopo 17 partite sotto la guida Ranieri, la filosofia è sempre quella: quando si gioca a 3, con i centrali si esce forte (?) sugli attaccanti. Ma se Ndicka spezza la linea (come si vede bene qui sopra), perché rimanere così bassi con gli altri due? E, soprattutto, perché ci sono 4 giocatori su Musah spalle alla porta a centrocampo?
Azione che ovviamente termina con il gol di Abraham (quinta rete dell'ex subita in stagione). La velocità di Theo Hernandez non lascia scampo al tentativo di Dybala e Hummels prova l'ultima mossa disperata cercando di intercettare il passaggio per l'uomo che sa bene di avere alle spalle. Con un centrocampo così macchinoso e sfilacciato, la presenza di Gourna Douath dal 1' contro il Venezia non è utopia. "Le abbiamo tentate tutte, abbiamo preso una traversa e invece abbiamo preso gol, come all'andata. Quando spingi spingi spingi può succedere, vuoi riaprire la partita... Quando hai una squadra con questa qualità è difficile non prendere ripartenze", queste le parole di Ranieri nel post-partita. Sì, la Roma inevitabilmente si scopre se attacca tanto - e nel primo tempo senza dubbio meritava almeno il pari. Sì, il Milan ha più qualità e lo ha fatto ampiamente vedere, ma quella di ieri è una partita che con qualche accortezza sarebbe potuta arrivare quantomeno ai rigori.
La trasferta continua ad essere un tabù
—Negli ultimi 10 mesi la Roma ha vinto lontano da casa solamente a Udine (due volte). Una statistica particolare ma che inevitabilmente preoccupa sia Ranieri che i tifosi. Domenica c'è una trasferta non impossibile contro il Venezia e giovedì prossimo una che vale metà della qualificazione agli ottavi di Europa League. Non è in discussione che fin dal suo arrivo Claudio Ranieri abbia rimesso la squadra sui binari giusti, ma la rosa ha ancora delle lacune e tanto, tanto lavoro da fare. Il calendario di fine stagione fa paura (da fine aprile ci sarà da affrontare in fila Inter, Fiorentina, Atalanta e Milan), ma la Roma finora ha vinto solamente il big-match del derby contro i biancocelesti. Troppo poco. E con una squadra che mostra ancora diverse falle evidenti, anche l'ipotetica doppia sfida contro la Lazio agli ottavi di Europa League impensierisce non poco i tifosi.
Federico Liuti
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