Tra le tante note negative di questo inizio stagione c'è da registrare anche l'infortunio di Saelemaekers che dovrà restare ai box almeno un mese a causa di una piccola frattura alla caviglia. Una defezione che pesa tanto sugli equilibri di squadra considerato che il belga era stato definito dallo stesso De Rossi "il più importante che potessimo prendere". Il belga assicurava ampiezza e polivalenza su quelle fasce che hanno visto in questi giorni anche l'allontanamento di Nicola Zalewski, messo ai margini del progetto tecnico dopo il mancato rinnovo, e la cessione di Joao Costa in Arabia Saudita. Il tecnico si ritrova così con poche frecce nel 3-5-2 appena ridisegnato. I titolari, a meno di sorprese, saranno Angelino ed El Shaarawy. Ma entrambi non potranno tirare la carretta tutte le partite. Bisogna quindi sperare che Saud Abdullhamid velocizzi il suo processo di ambientamento e che Celik ritrovi il barlume di quell'annata al Lille. Speranze che fanno a cazzotti con una realtà opaca. Non è escluso quindi che proprio Zalewski possa rientrare nei ranghi, magari a fronte di una nuova trattativa per il rinnovo del contratto. Un'ancora di salvezza inaspettata. L'alternativa è spostare Soulé sull'esterno, dove però l'argentino mostra qualche difficoltà essendo più abituato ad accentrarsi e cercare la giocata verso la porta avversaria. Occhio anche ai giovani. Dopo Pisilli potrebbe trovare spazio Mattia Mannini, che nella Primavera gioca sulla destra.
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Roma, l’esclusione di Zalewski e lo stop di Saelemaekers: ora le fasce piangono
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