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Roma, l’epurazione di Mourinho è alla 2° fase. Ma a gennaio serve un aiuto

Roma, l’epurazione di Mourinho è alla 2° fase. Ma a gennaio serve un aiuto - immagine 1
L'anno scorso toccò a Villar, Diawara e Mayoral. Mou vuole i giusti atteggiamenti, quelli che non ha avuto Karsdorp

Francesco Balzani

La decimazione. Qualcuno l’ha studiata sui libri di storia, altri l’hanno conosciuta vedendo la serie tv Spartacus. Era uno strumento estremo di disciplina militare inflitto ad interi reparti negli eserciti di Roma per punire atti di codardia o ammutinamento. Se ne colpiva uno su dieci. Per dare l’esempio. Non è il caso di Karsdorp, sia chiaro. Anche perché si parla di calcio. Ma quella che sta iniziando somiglia molto alla seconda fase dell’epurazione di Mourinho nei confronti di quei giocatori che non hanno l’ambizione di crescere e di far crescere la Roma. Una pratica che parte dai primi mesi romani dello Special One quando a finire sotto accusa erano stati gli spagnoli Villar e Mayoral. Insieme a loro, poco dopo, anche Diawara, Calafiori e Reynolds. Puniti dopo Bodo, ma pure per atteggiamenti poco graditi dallo Special tra utilizzo dei social e risatine in allenamento. Nessuno li rimpiange. In estate ci si è concentrati sugli arrivi mentre le partenze di Mkhitaryan e Veretout Mou le avrebbe evitate.

 

Non solo Karsdorp, Mourinho vuole stringere il cerchio

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E proprio in questa fase, traditi tutti dalla euforia post Conference, alcuni elementi sono stati tenuti senza troppa convinzione. Tra loro Karsdorp, ma forse anche Kumbulla e Shomurodov.  Un passo che potrebbe essere compiuto a gennaio, a patto che dal portone d’entrata arrivi qualcosa più di Solbakken. Mourinho vuole solo giocatori che dimostrino di avere il famoso atteggiamento vincente, oltre che possibilmente doti tecniche superiori. Una questione quella degli atteggiamenti che risulta primaria nell'esame Special. E per questo nel mirino era finito pure Abraham, una risposta dall’inglese è arrivata. Ma serve di più. Così come serve qualcosa dal mercato. Il target riguarda soprattutto i giocatori in scadenza come Aouar o Ndicka (più difficile), ma a questo punto si deve guardare anche sulla fascia destra. Dalot è ormai lontano visto che è titolare inamovibile con Ten Hag, si riaffaccia Hector Bellerin in scadenza col Barça e praticamente mai impiegato.