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Cristante: “Vogliamo vincere la coppa. Futuro? Penso solo a domani”

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Le parole del centrocampista giallorosso alla vigilia del match di Conference League: "Sappiamo di avere lo stadio pieno a spingerci. Da inizio stagione abbiamo detto che l’obiettivo era la finale e ora vogliamo prendercela"

Redazione

La Roma domani tornerà in campo in Conference League per la semifinale di ritorno contro il Leicester. Alla vigilia del match parleranno Mourinho e Cristante. Il centrocampista giallorosso è diventato un elemento fondamentale della squadra e a breve discuterà con la società il rinnovo del contratto.

Analizzando la gara ella gara d’andata quando avete abbassato il livello d’intensità vi sono venuti sopra. Loro si sono riposati nell’ultima gara, la difficoltà sarà tenere lo stesso ritmo per 90’? “E’ chiaro che la stanchezza si fa sentire e le gare diventano difficili ma in una partita così importante in casa si può anche andare un po’ sopra la stanchezza e stare al 100% fino al 90’. La stanchezza arriverà il giorno dopo”.

Il calcio italiano non vince dal 2010, sentite questa responsabilità e come state emotivamente? “Siamo carichi, siamo l’ultima squadra italiana rimasta nelle competizioni europee. Vogliamo andare avanti e vincere la coppa. Vogliamo entrare e giocare al 100% e poi si vedrà. Dobbiamo stare 90’ al massimo”.

Oggi è passato un anno dall’annuncio di Mourinho. Ti ricordi le tu sensazioni di quel giorno e cosa ha portato il mister? “Sono rimasto stupito perché non sapevamo nulla. Eravamo contenti perché è un onore essere allenati da Mourinho. Ha portato mentalità, ha vinto ovunque e ci ha portato questa mentalità forte e di vittoria. Domani dovremmo far valere queste sue caratteristiche”.

Qual è la tua posizione per il futuro? “Penso solo alla gara di domani, abbiamo una semifinale da fare in casa, le ultime gare in campionato e speriamo una finale. Dopo ci sarà tempo per vedere tutto”.

Cosa può significare giocare con 70mila persone? “Giocare a Roma con lo stadio pieno con il calore del tifo romano ti aiuta. Giochiamo per loro e vogliamo fare bene perché lo meritano. Lo stadio pieno ci carica e ci può dare la marcia in più”.

In questa stagione hai avuto una flessione nel rendimento. C’è stato un motivo in particolare? “Penso che la stagione è lunga, abbiamo fatto 50 partite. Se si fanno tutte a livelli altissimi può succedere che vari fattori possano influire sulle prestazioni”.

Negli ultimi anni hai cambiato totalmente ruolo. Ti ha aiutato fare il difensore centrale? “Giocando in diverse zone del campo poi tirando le somme si riesce ad avere una maggiore conoscenza di tutto il campo e hai una maggiore soluzione senza pensarci troppo”.

E’ la terza semifinale europea nelle ultime stagioni. Quanto è differente sta volta? “Quest’anno si arriva in maniera differente e arriviamo con una testa diversa. Giochiamo la seconda casa con un risultato di parità. Basta vincere con un gol senza fare imprese. Siamo concentrati, carichi e vogliamo andare in finale. Avremo 70mila persone a spingerci e vogliamo farcela”.

Cristante a Sky

È una partita che può indirizzare la vostra stagione. Che sensazioni avete, come ci arrivate? "Arriviamo carichi e da una bella partita in casa loro. Sappiamo che abbiamo lo stadio pieno a spingerci. Da inizio stagione abbiamo detto che l’obiettivo era la finale di Conference e vogliamo dare il 100% per prendercela".

Loro si sono riposati in campionato e stanno pensando solo alla Conference League. Qual è la loro forza? "Può aiutare il fatto di aver risposato in campionato però è una semifinale ed è una partita importante. Non stiamo a vedere questi dettagli. Andiamo lì al 100% per prenderci la finale".

Come hai fatto a diventare un intoccabile di Mourinho? "Giocando bene spero. Abbiamo fatto tante partite e siamo ancora in corsa per l'Europa League e per la finale di Conference. È stata una stagione lunga e difficile ma credo che abbiamo fatto una buona stagione e sarebbe bello coronarla con una competizione così importante".

Come hai fatto a capovolgere la direzione del tuo futuro. Ora c'è una necessità forte di farti rimanere a Roma. "Penso che non ci siano tante storie. Penso che conti solo la partita e nient’altro, è troppo importante per pensare al resto. C'è un finale di stagione da fare alla grande e la testa è tutta lì".

Mourinho ha detto ai tifosi di giocare la partita con voi. Cambia tanto questa differenza. "Cambia tanto ma loro ci hanno sempre aiutato tanto anche in trasferta non sono mai mancati. Se verranno allo stadio a giocare la partita con noi sarà davvero una spinta in più che ci può dare tanto".